Commissione cultura: il 6 maggio la seduta
Commissione cultura: il 6 maggio la seduta
“Non possiamo accettare che un nostro connazionale venga trattenuto in un Paese straniero senza accuse formali, senza possibilità di comunicare con la sua famiglia e senza alcuna garanzia sul rispetto dei suoi diritti fondamentali. È inaccettabile il silenzio delle istituzioni venezuelane e preoccupante il ritardo nelle risposte diplomatiche. Perugia non resta a guardare”. Così Lucia Maddoli, consigliera comunale di Orchestra per la Vittoria, in un comunicato annuncia la presentazione a nome di tutti i gruppi di maggioranza di una mozione urgente nel Consiglio comunale del 3 marzo per chiedere un intervento immediato del Governo e del Ministero degli Affari Esteri per il rientro in Italia di Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela dal 15 novembre 2024.
“Trentini, impegnato in missioni umanitarie da anni, si trovava in Venezuela con l’Ong Humanity e Inclusion per portare aiuti alle persone con disabilità – ricorda Maddoli -. Durante un viaggio da Caracas a Guasdalito, è stato fermato a un posto di blocco e successivamente trasferito a Caracas, dove risulta tuttora detenuto senza accuse formali e senza che nessuna rappresentanza diplomatica italiana sia riuscita a incontrarlo”.
“La nostra mozione – continua Maddoli – chiede al Governo di fare tutto ciò che è necessario per riportare Alberto a casa: ottenere informazioni chiare e ufficiali, attivare un dialogo immediato con le autorità venezuelane e garantire che riceva l’assistenza consolare e sanitaria di cui ha diritto. Non possiamo permettere che il tempo passi nell’indifferenza”.
“La vicenda di Trentini – si legge ancora nel comunicato – sta mobilitando sempre più istituzioni e cittadini: la petizione online per la sua liberazione ha già raccolto oltre 75mila firme, e diverse città, tra cui Bologna, Mestre e Venezia, hanno già approvato mozioni simili per fare pressione sul Governo e sulle istituzioni internazionali”.
“Questa non è solo una battaglia per Alberto, ma una battaglia per la dignità, la giustizia e il rispetto dei diritti umani,” conclude Maddoli. “Ci aspettiamo una risposta ferma e decisa dalle nostre istituzioni. Il Comune di Perugia farà la sua parte”.
“La mozione – conclude la nota – sarà discussa in Consiglio comunale oggi; se approvata, sarà trasmessa al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Esteri, al Parlamento Europeo, alle Nazioni Unite, all’Ambasciata del Venezuela in Italia e all’Anci nazionale, affinché la voce di Perugia si unisca a quella di tante altre città italiane per chiedere giustizia”.