E’ andata in scena nel corso della mattinata del 30 marzo presso la sala dei Notari di palazzo dei Priori la proiezione del docu-film “Sulle sponde del Perugino”, di Giovanni Piscaglia, organizzata nell’ambito delle celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte di Pietro Vannucci.
Presenti, in una sala gremita, il sindaco Andrea Romizi, l’assessore regionale Paola Agabiti Urbani, il direttore della Galleria nazionale dell’Umbria Marco Pierini, il direttore generale di Arpa Umbria Luca Proietti, il presidente del comitato quinto centenario Perugino Ilaria Borletti Buitoni, il regista Giovanni Piscaglia, l’attore Marco Bocci, l’assessore Leonardo Varasano, la dirigente regionale alla cultura Pinna, il prefetto Armando Gradone e le principali autorità civili, militari e religiose della città, provincia e regione.
Il docufilm rappresenta un estratto del film “Rinascimento immortale” che verrà proiettato in oltre 200 sale italiane. Il docufilm verrà poi messo a disposizione delle scuole.
E’ stato l’attore Marco Bocci a prestare volto e voce per la narrazione.
“Dietro questo splendido progetto – ha sottolineato il sindaco Romizi – c’è il pensiero “diabolico” di tante persone: ho molto apprezzato questo tipo di impegno non casuale e che ha fondamenta solide nel nostro territorio. Il docufilm ha il merito di enfatizzare il legame forte che c’è tra il paesaggio, l’arte, la devozione, la cultura e la tradizione, tutti valori di cui l’Umbria è depositaria”. Il sindaco ha tenuto a sottolineare come questi legami siano stati perfettamente rappresentanti nell’enciclica “laudato sì”, all’interno della quale è stato ben chiarito come le sorti dell’ambiente siano strettamente legate a quelle dell’umanità intera.
“Dunque da qui oggi parte un messaggio forte, che sentiamo nel profondo”.
Il sindaco ha poi concluso evidenziando che il docufilm consentirà di ripercorrere tanti luoghi incantevoli della nostra Umbria per scoprire i capolavori del Perugino e non solo.
“Siamo onorati, quindi, di ospitare questa proiezione in sala dei Notari, cuore pulsante della vita cittadina da secoli, nella consapevolezza che si tratta di un capolavoro straordinario. L’invito che rivolgo a tutti è: partendo dalla visione del docufilm e dalle opere del Perugino innamoriamoci di nuovo dei nostri luoghi”.