Entro breve tempo la biblioteca del circolo Amerindiano troverà sede negli spazi comunali del complesso di via Fratti, piano terra e primo piano. La giunta, infatti, nel corso della seduta del 20 luglio ha approvato il testo della convenzione tra Comune di Perugia e l’associazione Centro studi americanistici “circolo Amerindiano” onlus per la gestione della biblioteca.
Attualmente la biblioteca risulta ubicata in via Guardabassi, in locali non più sufficienti per contenere l’imponente materiale librario e il patrimonio documentario della biblioteca in possesso dal Circolo Amerindiano, né per accogliere utenti e visitatori.
Da qui la necessità del trasferimento in via Fratti, in un immobile più vasto ed adatto al bisogno.
Occorre ricordare che il progetto prevede di trasferire in via Fratti diversi servizi:
-la Biblioteca specializzata in Americanistica “Tullio Seppilli” (dichiarata dal Ministero dei Beni Culturali di “Elevato Valore Storico”), contenente attualmente circa 30.000 volumi, più altri 10.000 di prossimo arrivo da donazioni testamentarie;
-la Collezione Etnografica sulle Americhe “Gerardo Bamonte”, con oltre 2000 oggetti etnografici originali, alcune riproduzioni museali e plastici, nonché diverse centinaia di altri pezzi in donazione ma non ancora acquisiti;
-il Centro documentazione audio e video “Daniele Fava”, contenente decine di migliaia di audio e videonastri, oltre 40 Tera di archivio e documentazione scientifica;
-il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”.
“Abbiamo accolto con favore la richiesta del Circolo Amerindiano – spiega l’assessore alla cultura Leonardo Varasano – perché siamo consapevoli del grande lavoro che svolge dal punto di vista sociale e culturale con un’intensa attività di studio, tutela, promozione, divulgazione e valorizzazione del patrimonio demo-etno-antropologico delle culture americane. Il materiale che il Circolo gestisce, oltre che ingente è in molti casi anche unico e dunque estremamente prezioso. Per questo abbiamo convenuto che la biblioteca dovesse avere una sede più adeguata sia per poter ospitare tale materiale che per consentire una fruibilità da parte di visitatori ed utenti, tra cui ricercatori italiani e esteri, studenti e scolaresche. Grazie alla nuova sede saremo in grado di ampliare l’offerta del patrimonio librario a disposizione dei cittadini e degli utenti tutti”.