I consiglieri Fabrizio Croce e Lucia Maddoli (Idee Persone Perugia) hanno presentato una interrogazione relativa ai tempi e alle modalità di riapertura al pubblico del Cassero di Porta Sant’Angelo e alla sua destinazione d’uso.
L’area di Porta Sant’Angelo – ha ricordato la consigliera Maddoli –, con il Cassero e le sue mura medievali, gli antichi edifici di corso Garibaldi fino al tempio di San Michele Arcangelo e l’area immediatamente fuori le antiche mura (con il complesso della biblioteca di San Matteo degli Armeni e il convento di Monteripido), costituisce una delle zone di maggior pregio storico, culturale e paesaggistico della città, che attira molti turisti.
Il Cassero è la più grande e maestosa delle porte medievali che si apre sulla cinta muraria cittadina del XIV secolo, dalla cui sommità si gode un panorama splendido e unico sulla città e sul paesaggio umbro fino alla catena degli Appennini. In passato la torre è stata sede del Museo delle Porte e Mura Urbiche e più recentemente del percorso didattico diffuso degli strumenti musicali antichi. Il Cassero è chiuso da oltre un anno, dal settembre 2020, e si registrano numerose richieste di informazioni e interesse circa la possibilità di visitarlo.
L’assessore alla cultura Leonardo Varasano ha ricordato che il monumento, dotato anche di una importanza di contesto rispetto alla zona di Porta Sant’Angelo, è stato oggetto di una delibera di giunta dell’ottobre 2020. Con questo atto l’amministrazione ha deciso di intraprendere un percorso progettuale, tale da coinvolgere le istituzioni e le realtà associative presenti nel borgo e proseguire l’esperienza di “Musìca: percorso didattico degli strumenti musicali antichi”. Un laboratorio cittadino di progettualità condivisa, impostato sia sulla vitalità delle associazioni sia sul coinvolgimento dei soggetti e delle attività artigianali presenti.
Con delibera di giunta del novembre 2021, l’amministrazione ha stabilito di proseguire l’obiettivo di valorizzazione attivando una procedura di partenariato speciale pubblico-privato, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, dopo la pubblicazione di un avviso esplorativo di manifestazione di interesse.
Ad oggi sono stati predisposti un avviso esplorativo, un capitolato e altri allegati tecnici.
In particolare è stato elaborato un capitolato, contenente gli elementi strutturali dell’accordo, da sottoscrivere in seguito con il “partner” al quale verrà aggiudicata la procedura, e quindi con l’indicazione degli impegni reciproci, delle caratteristiche dei servizi richiesti all’interno del progetto di gestione e si valorizzazione del bene.
E’ stato altresì necessario elaborare un previsionale economico-finanziario, in relazione a costi/investimenti e ricavi del progetto, ferma restando la necessaria allocazione del rischio operativo in capo al partner.
E’ stato anche attivato il rapporto con gli uffici territoriali del Ministero della Cultura per costituire un “tavolo tecnico e laboratorio permanente sul partenariato”, con lo scopo di definire il progetto di valorizzazione coerentemente con il piano che verrà individuato al termine della procedura e degli obiettivi strategici fissati dal Comune. Al tavolo tecnico spetterà, inoltre, la pianificazione delle attività di valorizzazione, il controllo del loro corretto svolgimento, la valutazione degli obiettivi raggiunti e degli impatti prodotti.
Recentemente il MIC, con nota protocollata nel dicembre 2021, ha individuato e comunicato i nominativi dei propri referenti. Si è provveduto quindi alla convocazione del tavolo congiunto con il Ministero, il cui avvio è programmato per domani, martedì 1° febbraio, a Palazzo della Penna; considerato che il partenariato speciale pubblico privato – a livello regionale – non è stato finora sperimentato da altri enti, potrà essere in questo modo definito il piano operativo e garantita la migliore effettuazione di quanto sopra. Qualora il 1° febbraio il tavolo si concludesse, l’avviso potrebbe essere pubblicato nel giro di una quindicina di giorni.