La biblioteca di San Matteo degli Armeni si conferma luogo della pace e di celebrazione dei diritti umani.
Nei giorni scorsi, infatti, si è svolta nel Giardino dei Giusti di San Matteo degli Armeni, la cerimonia di inaugurazione della panchina gialla in memoria di Giulio Regeni, alla presenza dei rappresentanti di Amnesty international e dell’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonard Varasano.
La panchina gialla vuole rappresentare un simbolo concreto per ricordare il giovane ricercatore sequestrato, torturato e ucciso all’inizio del 2016 in Egitto.
Ancora oggi la vicenda giudiziaria legata alla morte di Giulio Regeni non è conclusa: il 10 ottobre è in programma una nuova udienza del processo in Italia a carico dei quattro agenti della National Security Agency egiziana.
L’idea di posizionare la panchina a San Matteo degli Armeni è stata proposta dagli attivisti e dalle attiviste del gruppo di Perugia di Amnesty International, ed è stata subito accolta e realizzata dalla biblioteca e dal Comune di Perugia.
Tecnicamente la panchina è il frutto del lavoro congiunto messo in atto dai dipendenti della biblioteca e dagli attivisti di Amnesty che hanno unito le forze per costruirla con materiali di riciclo.
“Con l’istallazione della panchina gialla in memoria di Giulio Regeni – spiega l’assessore Leonardo Varasano – il giardino della biblioteca comunale di San Matteo degli Armeni, già scenario di significativi messaggi in tema di diritti umani, si arricchisce ulteriormente. Anche Perugia contribuisce alla memoria del ricercatore triestino, nella speranza che si arrivi a far luce sulle vicende che ne hanno portato alla scomparsa. La panchina, d’intesa con Amnesty International Perugia, è stata collocata in uno spazio simbolicamente molto rilevante, tra gli olivi dedicati a Chiara Lubich e Piero Terracina”.