Il Consiglio comunale ha approvato con 26 voti favorevoli l’odg presentato dai consiglieri di minoranza in materia di “Interventi a favore della continuità didattica per gli alunni con disabilità”.
L’atto, approdato in Consiglio con una serie di emendamenti che hanno portato l’intera IV commissione a farlo proprio, nelle premesse delinea la situazione degli alunni con disabilità.
In base ai dati richiamati dai consiglieri, il 57% cambia insegnante di sostegno ogni anno; l’8,4% lo cambia durante lo stesso anno scolastico. L’atto porta quindi all’attenzione il problema della discontinuità didattica, “ostacolo grave all’inclusione scolastica, con effetti negativi su apprendimento e benessere psicologico”.
Anche se la gestione del personale scolastico è competenza statale, il Comune può svolgere un ruolo di supporto e coordinamento per migliorare le condizioni di inclusione nelle scuole del territorio in base alle normative vigenti (L. 104/1992, d.lgs. 66/2017 e 96/2019, DM 182/2020).
In particolare, è necessario coinvolgere scuole, famiglie e associazioni in una logica di co-programmazione e co-progettazione e il Comune può promuovere formazione e supporto per insegnanti di sostegno e personale educativo, rafforzare servizi di propria competenza (assistenti all’autonomia e comunicazione, trasporto, ausili, spazi) e sostenere le transizioni tra ordini di scuola, anche in raccordo con il progetto di vita.
Questi gli impegni specifici formulati per l’amministrazione di Perugia, ricordati in aula dalla consigliera Elena Fruganti:
– istituire un tavolo permanente di confronto tra Comune, dirigenti scolastici, Ufficio Scolastico Regionale, rappresentanze di famiglie e docenti, nonché valutare l’inserimento della figura del disability manager con l’obiettivo di monitorare la continuità didattica, promuovere attività continuative di supporto sostenute dal Terzo settore e proporre soluzioni efficaci, presentando un report di sintesi annuale preparato dagli uffici al Consiglio;
– promuovere iniziative di formazione e supporto per gli insegnanti di sostegno e il personale educativo, anche in raccordo con l’Ufficio Scolastico Regionale e le associazioni con competenze specifiche;
– sviluppare progetti comunali di inclusione scolastica volti a garantire continuità nel supporto agli alunni con disabilità;
– sollecitare la Regione Umbria affinché vengano adottate misure efficaci per garantire una maggiore dotazione di strumenti e spazi adeguati alle esigenze degli studenti e della didattica individualizzata (ad esempio CAA, ausili tecnologici, aule multisensoriali);
– valutare l’adozione di incentivi locali non economici o agevolazioni per i docenti di sostegno che operano stabilmente nelle scuole del territorio, al fine di favorirne la permanenza, come ad esempio corsi di aggiornamento gratuiti, fornitura di materiale didattico specifico, reti di pratica professionale, accesso prioritario a laboratori e materiali didattici specifici; valutare, d’intesa con le scuole, ulteriori forme di riconoscimento non in contrasto con la normativa statale;
– elaborare protocolli di transizione tra ordini di scuola e di continuità nei periodi ponte (es. centri estivi inclusivi).
Fruganti ha ringraziato i colleghi per il costruttivo dibattito in commissione.
Laura Tanci (Anima Perugia) ha sottolineato che da subito l’atto è stato bene accolto in commissione, dove, attraverso la discussione, sono emersi temi fondamentali come quello dei diritti degli allievi e delle famiglie e quello del fare rete. Il Comune, ha sottolineato la consigliera, tiene a fare la sua parte; la giunta, in particolare, ha stanziato una copertura economica per il sostegno ed è impegnata a istituire il tavolo per la disabilità che potrà interagire con quello previsto nell’odg.
Francesca Pasquino (Pd), ribadendo a sua volta il pieno sostegno all’atto, ha depositato un emendamento (approvato con 26 voti favorevoli) per integrare i primi due impegni in modo da coinvolgere anche le organizzazioni sindacali di categoria. L’odg, secondo la consigliera, nasce comunque all’interno di un quadro normativo che presenta criticità. La soluzione proposta dal ministro Valditara alla discontinuità didattica ed educativa, nella fattispecie, non è condivisa dal Pd. Il decreto, tra l’altro, non affronta la necessità di stabilizzare il personale e ciò determinerà cambiamenti frequenti di insegnanti; trascurato, secondo Pasquino, anche il tema della formazione obbligatoria degli insegnanti di sostegno.




