E’ stato approvato con 10 voti a favore (opposizione) e 18 astenuti (maggioranza) l’Ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, avente ad oggetto: “Parità salariale uomo-donna; istituzione di un tavolo permanente sulle tematiche di genere”.
Illustrando l’atto, la capogruppo Francesca Tizi ha spiegato che il primo maggio, festa dei lavoratori, deve essere un momento di riflessione in cui si tirano le somme sui risultati raggiunti e su quelli ancora da raggiungere; tra questi ultimi, in particolare, spicca il tema della parità salariale uomini-donne, ancora lungi dall’essere raggiunta.
Secondo studi ufficiali dal 2016 al 2018 la differenza retributiva è diminuita del 2,7%, ma resta comunque ampio il gap che è di 2.700 euro lordi pari al 10% in più a favore degli uomini. Questi valori posizionano l’Italia al 17° posto su 24 Paesi per ampiezza del Gender Pay Gap (disparità di trattamento) nel settore privato.
Dunque, pur essendo la legge ed i contratti collettivi nazionali di lavoro “uguali per tutti”, di fatto nel corso della vita lavorativa molti aspetti fanno sì che la parità retributiva uomo donna sia solo apparente; il rischio, peraltro, in epoca post pandemica, è che il divario economico tra uomini e donne aumenti ancora. Il costante aumento del divario retributivo è parte rilevante dei motivi per cui molte donne, ancora oggi, non sono economicamente indipendenti; per questo mettere in campo azioni e misure per la parità salariale tra uomini e donne è una questione di numeri, ma anche una questione di civiltà, libertà e diritti.
Ed infatti l’abbattimento del gap salariale uomo-donna – unitamente a politiche di supporto delle famiglie con prole – avrebbe ingenti effetti positivi sull’economia e sulla crescita demografica.
Oltre a cercare di sensibilizzare la società occorre intervenire in tutte le sedi per incentivare interventi miranti a realizzare la parità di genere e in particolare la parità salariale tra uomini e donne. In relazione a ciò l’odg impegna il sindaco e la giunta:
-a sollecitare il Governo affinché dia priorità alla parità di genere nell’utilizzo dei fondi europei ed avvii un piano specifico per l’occupazione delle donne anche assicurando la presenza paritaria dei generi nelle task force messe a punto per contrastare gli effetti della pandemia ad ogni livello istituzionale;
-a istituire un tavolo permanente per svolgere attività di condivisione, riflessione e confronto sulle tematiche che impattano sulla dimensione di genere a livello comunale, composto da rappresentanti cittadini dell’associazionismo, delle imprese e delle professioni, dei sindacati, delle università, al fine di investire sulla presenza femminile nel mondo del lavoro, portando avanti una battaglia di civiltà che dia la misura dell’emancipazione sociale e culturale di una comunità capace di valorizzare qualità individuali e differenze di genere.