E’ stato approvato con 29 voti favorevoli l’ordine del giorno presentato dal consigliere Riccardo Mencaglia del gruppo consiliare Fratelli d’Italia: “Ufficio postale di Solfagnano – Richiesta attivazione tavolo di confronto con Poste Italiane per aumento personale”.
Nel corso degli ultimi anni, complice anche la crisi pandemica – ha spiegato Mencaglia – si è assistito ad una progressiva e inesorabile “desertificazione bancaria”, dovuta a molteplici fattori quali la digitalizzazione del sistema bancario, che hanno determinato la chiusura delle filiali locali di diversi istituti bancari ed altresì il ridimensionamento delle sedi degli uffici postali, causando gravi disservizi per l’utenza, in particolare quella più fragile ed anziana.
I comuni maggiormente colpiti da questo ridimensionamento sono stati Perugia, Foligno, Città di Castello e Terni, ma ancora più impatto negativo lo si è avuto nei piccoli comuni, che sono stati privati di un vero e proprio servizio essenziale.
Nel corso degli anni 2015-2020 (Fonte Banca d’Italia) in Umbria il numero di sportelli è passato da 511 a 392 e quello dei Comuni serviti è passato da 82 a 75 (su 92).
Tale problematica è stata al centro, nel 2021 (anno in cui sono stati chiusi ben 21 sportelli), di un tavolo di confronto tra Anci Umbria, Coordinamento dei Piccoli Comuni dell’Umbria e i vertici della Banca d’Italia, nonché di diverse proteste da parte dei sindaci e sollecitazioni al mondo della politica.
Nell’ambito di questo scenario, si rileva che l’ufficio di Poste Italiane di Solfagnano è diventato un punto di riferimento strategico per l’erogazione dei servizi postali ed essenziali non solo della frazione, ma anche di quelle attigue di Resina, Sant’Orfeto, La Bruna e Pierantonio. Si è quindi determinato un considerevole aggravio di lavoro per i dipendenti dell’ufficio, che si trovano in numero non sufficiente per sopperire all’esponenziale aumento di tutti i servizi richiesti dai cittadini.
Per questo l’odg impegna l’amministrazione a convocare con urgenza un tavolo di confronto con i rappresentanti della Direzione Poste Italiane di Perugia per garantire un aumento di personale nella filiale di Solfagnano e, possibilmente, in tutte le sedi interessate da analoga situazione.
La consigliera Roberta Ricci (Lega), nel dibattito, ha rilevato che il tema della chiusura degli uffici postali e della riduzione dell’orario degli sportelli è molto sentito in tutto il territorio nazionale. Gli sportelli postali, in particolare, hanno rappresentato un importante presidio sociale sul territorio anche in periodo pandemico, offrendo una possibilità di intrattenere relazioni. La consigliera ha quindi espresso un plauso agli operatori che continuano a mantenere alta l’attenzione nei confronti dei cittadini e fanno fronte a un’attività più impegnativa nei casi di carenze di organico. Ricci ha anche ricordato le raccolte di firme organizzate in varie parti del territorio per mantenere aperti gli uffici o garantire un’attività più continuativa. La digitalizzazione dei servizi che interessa la nostra società – ha proseguito la consigliera – deve avvenire con gradualità: i cittadini non sono sempre pronti ad affrontare questa svolta e spesso necessitano di un contatto diretto con i responsabili degli sportelli.
Nicola Paciotti (Pd) ha ricordato che, al netto della digitalizzazione, per garantire in modo effettivo un servizio pubblico va sempre considerato il target a cui viene erogato e le sue specifiche esigenze.