“L’interrogazione in oggetto deriva da un ordine del giorno già approvato dal consiglio che intendeva stimolare l’amministrazione comunale, gli esercenti e i cittadini con l’introduzione di buone pratiche per contrastare l’abbandono di rifiuti derivanti dal consumo di cibi e bevande da asporto. -ha spiegato il consigliere Croce- Purtroppo, a causa della pandemia, a questo atto non è seguita un’azione. Al momento attuale, data anche la situazione di confusione che si sta generando con la ripartenza, dovuta anche al lungo periodo di isolamento, ritengo che la massiccia azione di repressione e proibizionismo con cui si intende risolvere le problematiche non possa che infiammare solo gli animi.”
Secondo Croce l’attuazione di alcune buone pratiche che coinvolgano gli esercenti potrebbero essere, invece, di esempio per i cittadini e soprattutto segnare l’avvio per un processo nuovo. “I divieti non servono, -ha concluso Corce- servono gli esempi e forme nuove di responsabilizzazione degli esercenti nell’adozione di buone pratiche. Invito, quindi, l’amministrazione a prendere atto di questi modelli che non risolveranno da soli il problema ma possono contribuire.”
L’assessore Numerini ha ribadito la disponibilità dell’amministrazione a mettere in campo le sperimentazioni suggerite e anzi ha chiesto ai consiglieri maggiormente operanti nell’area del centro storico di coadiuvare la giunta e gli uffici in questa azione.
Il consigliere Croce ha, quindi, ribadito la necessità di agire in fretta e in maniera pianificata.