Respinto dal consiglio comunale con 3 voti favorevoli, 10 astensioni e 13 voti contrari l’odg della consigliera M5S Maria Cristina Morbello sul tema della sicurezza a Fontivegge.
La consigliera, in sede di illustrazione, ha riferito che i residenti del quartiere di Fontivegge sono esasperati dal degrado urbano e dai ripetuti episodi di criminalità, spaccio di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.
Con il Decreto legge n. 14 del 20 Febbraio 2017, convertito in Legge n. 48 del 18 Aprile 2017, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, ferme restando le competenze esclusive dello Stato in materia di ordine pubblico e sicurezza, il legislatore è intervenuto con una serie di disposizioni per cui, di fatto, il Sindaco ha il potere di mettere in campo attività preventive e repressive volte a consentire una migliore “qualità della vita” per l’intera comunità e per garantire la “sicurezza urbana” quale “bene pubblico relativo alla vivibilità e al decoro delle città”. Con ordinanze contingibili e urgenti il Sindaco può adottare, quale ufficiale del Governo, misure dirette a prevenire e contrastare le situazioni che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità.
Secondo Morbello l’allarme lanciato, anche recentemente, dai residenti di Fontivegge, prova che l’attuale Amministrazione comunale non ha fatto quanto necessario per un incisivo controllo del territorio e per un netto contrasto alla diffusa criminalità.
È quindi necessario un cambio di passo in merito alla “polizia di prossimità” al fine di esaminare gli esposti e le segnalazioni provenienti dai cittadini e di mettere in campo misure ferme e stabili.
Per questo Morbello propone di impegnare l’Amministrazione ad adottare misure affinché siano esaminati tutti gli esposti e le segnalazioni dei cittadini agli Uffici del Comune di Perugia al fine di dare pronte, adeguate ed efficaci risposte; ad adottare misure volte ad incrementare – rispetto a quanto già fatto fino ad oggi – in modo stabile la presenza di pattuglie di Polizia locale appiedate per un più incisivo controllo del territorio; nonché a chiedere all’Autorità competente di aumentare gli sforzi fatti fino ad oggi al fine di adottare in modo massivo l’ordine di allontanamento, c.d. “Daspo urbano”, previsto dagli artt. 9 e 10 del Decreto Legge 14/2017 a tutela della sicurezza e del decoro urbano. Propone anche che l’amministrazione si impegni a chiedere all’Autorità competente di aumentare gli sforzi fatti fino ad oggi contro l’occupazione arbitraria di immobili – con emissione di ordini di sgombero – ex art. 11 Decreto Legge 14/2017, a limitare maggiormente la vendita di alcolici e superalcolici nella zona di Fontivegge con ulteriori provvedimenti restrittivi in materia di orari di vendita e di somministrazione e, per l’effetto, chiedere all’Autorità competente di aumentare gli sforzi fatti fino ad oggi al fine di adottare provvedimenti ex art. 100 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza volti alla sospensione dell’attività di pubblici esercizi in caso di reiterate violazioni in tema di vendita di alcolici e nel caso in cui l’esercizio sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. L’impegno richiesto da Morbello riguarda, infine, l’adozione di misure volte all’utilizzo di droni per documentare attraverso riprese video l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti e di sfruttamento della prostituzione, la richiesta alle Autorità competenti di aumentare i controlli in borghese all’interno delle attività commerciali attenzionate e l’incremento dell’illuminazione pubblica e dei sistemi di videosorveglianza tecnologicamente avanzati.
Nel dibattito è intervenuto l’assessore alla Sicurezza Merli, a ribadire che le azioni richieste sono state già messe in campo dall’amministrazione. “Ho già spiegato in commissione, nel corso dell’ampio dibattito che c’è stato sul tema -ha precisato- che l’amministrazione ha già avviato da tempo un lavoro concreto, che stiamo portando avanti quotidianamente, anche con le altre forze dell’ordine, che peraltro hanno competenze che il Comune non ha, e con cui c’è un confronto continuo e costante. Non si può pensare che schioccando le dita i problemi si risolvano, soprattutto quando vanno avanti da tanto tempo.”