Comunicato stampa Progetto Perugia – I percorsi storici del contado perugino devono essere riscoperti e valorizzati per consentire al capoluogo umbro di esprimere tutte le sue potenzialità nell’ambito della rete nazionale dei cammini e, in particolare, della Via di Francesco. E’ l’idea al centro dell’ordine del giorno del gruppo consiliare Progetto Perugia approvato all’unanimità in terza commissione. Un atto che ricorda l’importanza dei cammini culturali e che, come spiega il consigliere Gino Puletti, “dà il via a prospettive progettuali in un ambito di grande attualità sul quale Perugia dovrà investire con decisione nell’immediato e prossimo futuro. Tutte le iniziative a livello nazionale ed europeo delineano prospettive molto interessanti”.
I cammini storici rappresentano un patrimonio identitario da difendere e rilanciare anche in chiave di promozione del turismo “lento” e sostenibile. Un esempio – si legge nell’atto – è il “sentiero delle lavandaie” che fiancheggia il fosso Camposanto, citato negli annali del Comune del 1298 e percorso fino agli anni ’60. Altri sentieri da riscoprire sono quello che da Ponte San Giovanni risaliva per Pieve di Campo lungo il fosso Santa Margherita fino alle mura urbiche e quello che da Ponte Felcino risaliva lungo il torrente Rio fino al Bulagaio e Porta Sant’Angelo. Proprio i molini presenti lungo quest’ultimo corso d’acqua, a Ponte Felcino, furono la prima fonte energetica del lanificio che rappresenta dal 1860 la prima industria sorta in Umbria. Analoga situazione si riscontra sul versante occidentale, dove i percorsi consentivano un agevole collegamento con il lago Trasimeno e la Toscana.
Il consigliere Gino Puletti sottolinea che “una variante importante della Via di Francesco è costituita dal tratto che da Valfabbrica giunge a Perugia passando per Pianello, Ripa, Lidarno, Ponte Valleceppi e Pretola e, da qui, attraverso il ‘sentiero delle lavandaie’, raggiunge Monteluce e il centro del capoluogo umbro”.
L’ordine del giorno ricorda che negli ultimi anni il Comune e l’Agenzia forestale hanno già attuato progetti di recupero e valorizzazione dei percorsi storici in collaborazione con le associazioni locali e che, grazie ai bandi di finanziamento europei, tramite Regione e Sviluppumbria sono state pubblicate interessanti mappe e guide. L’invito è quindi a proseguire con “tutte le iniziative necessarie per assumere un ruolo importante e centrale nell’ambito della Via di Francesco con le diramazioni lungo il Tevere e verso il Trasimeno”.
L’atto cita, in particolare, la manutenzione del piano viabile e delle pertinenze, attraverso lo sfalcio periodico della vegetazione, il miglioramento del collegamento diretto tra l’aeroporto di Perugia e la Via di Francesco che corre al limite dell’infrastruttura, ma anche lo studio e la ricognizione dei percorsi che dal contado risalivano alla città, a completamento del lavoro già avviato negli ultimi anni.