La II commissione consiliare permanente Bilancio, presieduta da Alessio Fioroni, ha concluso la discussione iniziata nella seduta precedente e ha approvato con 7 voti favorevoli (Pici, Renda, Zuccherini, Paciotti, Mori, Croce, Morbello) e 7 astensioni (Bonifazi, Casaccia, Casaioli, Rampichini, Mencaglia, Cagnoli, Fioroni) l’odg della consigliera Maria Cristina Morbello (M5s) su “Rafforzare uffici tecnici per fondi Pnrr”.
Quanto al contenuto dell’odg, esso cita il Centro studi di Cassa depositi e prestiti secondo il quale il flusso di risorse del Pnrr può colmare il fabbisogno di investimenti comunali rimasto in parte insoddisfatto negli ultimi anni. Cdp Think Tank stima che la capacità di investimento annua dei Comuni aumenterà del 60%. Il report del Centro studi di Cassa depositi e prestiti riporta l’elenco dettagliato dei capitoli di investimento che coinvolgono i Comuni. Solo per fare alcuni esempi, sono previsti 6 miliardi per interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni e 4,6 miliardi per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Tutte risorse attribuite direttamente ai Comuni come soggetti attuatori.
Lo studio di Cdp Think Tank elenca anche le risorse attribuite ai Comuni come soggetti attuatori in concorrenza con le Regioni.
I fondi del Pnrr – si legge ancora nell’odg – andranno a chi avrà le idee migliori, a chi saprà tradurle in progetti esecutivi e a chi riuscirà a realizzare le opere nei tempi fissati dai bandi di gara. Il PNRR mette in competizione i Comuni. Gli uffici tecnici rischiano di diventare il tallone di Achille perché dovranno rispondere in termini di quantità e qualità ai bandi di gara.
L’ordine del giorno, pertanto, impegna sindaco e giunta a rafforzare tali uffici, ad adottare best practice per semplificare e velocizzare programmazione e progettazione degli interventi e la definizione delle priorità e, ancora, a costituire un team di esperti, in collaborazione con associazioni di categoria e ordini professionali, per un confronto permanente sull’applicazione di best practice, nonché sull’attività di monitoraggio e verifica del rispetto dei cronoprogrammi per il conseguimento di obiettivi quantitativi e qualitativi inerenti ai fondi del Pnrr.
Su tali temi sono proseguite le audizioni. Hanno partecipato Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri, il consigliere Luca Cesaretti in rappresentanza dell’Ordine degli ingegneri, Andrea Di Matteo per Confindustria e, per il Comune di Perugia, gli assessori Luca Merli e Cristina Bertinelli, l’architetto Stefania Papa, responsabile della posizione organizzativa Europrogettazione nell’ambito della neocostituita struttura organizzativa Pianificazione territoriale e Progetti strategici, e la dirigente della unità operativa Risorse umane Paola Panichi.
In apertura, l’assessore al personale Luca Merli ha ricordato che tutti i Comuni si trovano alle prese con la difficoltà di affrontare un volume di lavoro aggiuntivo connesso alle risorse in arrivo. L’amministrazione, tuttavia, si è mossa per tempo e intende cogliere le opportunità offerte dalle normative sul piano delle assunzioni. L’assessore ha ricordato gli sforzi già compiuti a fronte dei pensionamenti e delle esigenze connesse al bonus 110.
La dirigente Panichi ha spiegato che l’attività degli uffici “Risorse umane” sul fronte Pnrr è iniziata già l’anno scorso. Si continuerà, in base alla pianificazione triennale, a puntare al rafforzamento delle strutture comunali con particolare attenzione agli uffici tecnici. In particolare, sono in corso procedure per il reclutamento di geometri, ingegneri civili e geologi. Tali attività, volte a rafforzare a regime la macchina comunale, sottostanno a precisi vincoli ordinamentali e finanziari. In relazione al Pnrr, è necessario sfruttare le possibilità offerte dalla normativa nazionale adottata lo scorso anno, a partire dal d.l. 80/2021 che mira a rafforzare la macchina amministrativa a tutti i livelli, sia con assunzioni a tempo determinato sia con incarichi di collaborazione. Tutti gli enti – ha proseguito Panichi – stanno studiando gli strumenti da mettere in campo. In tale quadro si collocano le iniziative di divulgazione e confronto con le realtà locali portate avanti da Anci, in sinergia con Ifel, Ragioneria generale dello Stato e Dipartimento della funzione pubblica. Nella fase attuale, “assolutamente iniziale”, ci sono ancora punti da chiarire sulle procedure da seguire. Quanto all’assistenza tecnica, esclusa dal finanziamento Pnrr, si profila la possibilità di convenzioni con diversi soggetti (come Sogei, Cassa depositi e prestiti, ecc.) per avere un supporto nelle attività legate alla realizzazione dei progetti.
L’architetto Papa ha ricordato che il Pnrr è già realtà nel Comune di Perugia, visti i finanziamenti ottenuti, in particolare, dai due progetti Pinqua (30 milioni), da un altro progetto a valere sul bando Rigenerazione Urbana (10 milioni) e dal Brt. L’architetto ha parlato anche del bando Parchi e giardini che mette a disposizione due milioni per ciascuna delle tre domande che un ente può al massimo presentare: il Comune si è già accreditato nella relativa piattaforma. Papa ha a sua volta menzionato le possibilità previste dalle normative per il rafforzamento delle risorse umane. In particolare, Invitalia si sta facendo carico di accentrare, attraverso gli strumenti degli accordi quadro, una serie di fasi prestazionali e il Comune ha trasmesso una richiesta di preadesione.
Il geometra Tonzani e l’ingegnere Cesaretti hanno ribadito la costante disponibilità di ordini e collegi a collaborare, auspicando al contempo la disponibilità all’ascolto da parte delle amministrazioni. Cesaretti, in particolare, ha sottolineato che tavoli di confronto sarebbero importanti. Così i professionisti, che relazionandosi con il Comune si sentono “rappresentanti dei cittadini”, potrebbero comprendere eventuali difficoltà e dare un contributo. Perugia – è stato sottolineato – dovrebbe essere un esempio per tutti gli altri Comuni della regione e la Rete delle professioni tecniche dell’Umbria è pronta a fare la propria parte. Di Matteo ha introdotto poi il tema del caro energia, così preoccupante per le imprese, auspicando che siano attivate tutte le ottimizzazioni necessarie per evitare che si traduca in maggiori costi e più alte tariffe. Ribadendo l’utilità di un costante confronto, ha suggerito anche il coinvolgimento di Ance.
L’assessore al bilancio Cristina Bertinelli ha sottolineato il particolare momento storico segnato dalle conseguenze di due anni di pandemia. Con il Pnrr – ha detto – è intervenuto un input di rinascita e, malgrado una situazione di costante precarietà in cui tutte le previsioni vengono di continuo messe in discussione, è indispensabile restare pronti al massimo sforzo per una ripartenza significativa. Gli enti locali, prima della pandemia, hanno peraltro subìto una spending review che ha assottigliato le strutture con il blocco del turnover. Ora, però, vi sono previsioni di supporto finanziario anche per gli apparati tecnici e funzionali e si resta altresì in attesa di interventi statali per affrontare gli incrementi di spesa per l’energia elettrica (solo per l’illuminazione pubblica – questo l’esempio fatto – il Comune paga 4 milioni sicché, in base alle stime, ne servirebbero altri due). Bertinelli ha infine accolto l’invito dei rappresentanti delle professioni a incentivare il dialogo.
In sede di discussione, a prendere la parola è stata la consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia), ricordando che il Comune ha da tempo varato un piano per risparmiare sul fronte dell’illuminazione pubblica. Purtroppo, malgrado gli sforzi fatti per migliorare la qualità di vita dei cittadini, ci si trova di fronte a una realtà che muta di continuo e a nuove sfide. Secondo Casaioli, l’amministrazione si è comunque dimostrata pronta a cogliere le opportunità di finanziamento, come nel caso del Brt, previsto come idea progettuale già nel Piano urbano della mobilità sostenibile.
In chiusura, la proponente dell’odg ha rimarcato che il Consiglio comunale deve essere coinvolto nella scelta dei progetti da presentare. Nei prossimi due mesi – ha ricordato – scadono bandi Pnrr per 10 miliardi (un quinto dei fondi che dovranno essere gestiti dai Comuni) e per partecipare è sufficiente una semplice relazione. Secondo Morbello, Perugia non è pronta, visto che gli uffici tecnici non riescono a smaltire neanche l’ordinario. Ha quindi invitato il Comune ad aprirsi alle professioni e alle associazioni di categoria e a rafforzare gli uffici tecnici partendo da assunzioni a tempo determinato, come previsto dalla legge di conversione del decreto n. 152/2021.