E’ stata approvata con i voti a favore dell’opposizione e l’astensione della maggioranza e di Mori (IV) la Mozione presentata dai gruppi consiliari Idee Persone Perugia, Rete Civica Giubilei, Partito Democratico, avente ad oggetto: “ Rispetto del diritto internazionale per una pace giusta e duratura in Medio Oriente”.
La consigliera Lucia Maddoli, illustrando l’atto, ha ricordato che nelle settimane scorse si è assistito ad una nuova terribile escalation di violenza in Palestina, con una durissima repressione da parte delle Forze Armate israeliane ai danni della popolazione palestinese di Gaza, che ha provocato tantissimi morti tra i civili, 243 quelli accertati, di cui 66 bambini e molte donne e anziani, e più di mille feriti.
A seguito degli intensi bombardamenti delle forze israeliane, la popolazione civile di Gaza, già era alle prese con le difficoltà del Covid, versa in condizioni umanitarie gravissime, con carenza di generi alimentari, situazione critica negli ospedali e con gravissimi danni e distruzioni anche a molti altre strutture importante socio-sanitarie danneggiate.
L’uso indiscriminato delle armi e le uccisioni di civili indifesi sono crimini contro l’umanità, atti da condannare con fermezza e determinazione (con riferimento ai bombardamenti israeliani a Gaza, ma anche al lancio di razzi operato da Hamas che ha provocato la morte di 9 cittadini israeliani e 3 stranieri);
Per costruire vera pace e sicurezza per entrambi i popoli in quella terra martoriata occorre rimuovere alla radice le ingiustizie alla base del conflitto israelo-palestinese, che inevitabilmente alimentano posizioni estremiste e violente, a partire dalla applicazione delle numerose risoluzioni delle Nazioni Unite sulla questione e dal riconoscimento del diritto del popolo palestinese ad un proprio stato e al pieno godimento dei diritti umani.
Considerato che:
La miccia che ha portato a questa nuova escalation di violenza ha radice – spiega Maddoli – negli ennesimi espropri da parte di Israele di case palestinesi nel quartiere arabo di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est, nelle violenze sproporzionate usate dalla polizia israeliana contro i palestinesi radunati sulla spianata delle moschee per la festa della fine del Ramadan, e negli impedimenti creati dalle autorità israeliane ai cittadini palestinesi di Gerusalemme al fine di ostacolare la loro partecipazione alle elezioni politiche palestinesi.
Il proliferare delle colonie israeliane in Cisgiordania – illegali secondo il diritto internazionale , come più volte denunciato dalle Nazioni Unite – sta stringendo sempre più i palestinesi in una morsa opprimente che non permette loro di vivere e muoversi liberamente e di godere dei proprio diritti di cittadinanza.
In ragione di ciò gli istanti chiedono al Consiglio comunale:
di esprimere rammarico e dolore per le tante vittime tra la popolazione civile, di cui molti bambini, donne e persone anziane, causate da questa nuova ondata di violenza e guerra;
di chiedere al governo italiano di:
-assicurarsi che Israele faciliti le operazioni di soccorso e assistenza umanitaria nella striscia di Gaza garantendo l’apertura dei varchi per il passaggio dei mezzi e persone di soccorso;
-di farsi promotore in sede ONU e di Unione Europea di una determinata azione diplomatica di pace basata sul rispetto del diritto internazionale, chiedendo in particolare di: fermare l’espropriazione e la demolizione delle case a Gerusalemme Est e gli insediamenti illegali in Cisgiordania; rimuovere gli ostacoli che impediscono le elezioni libere e regolari in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza, assistendo l’Autorità Nazionale Palestinese per l’organizzazione e la realizzazione delle elezioni elettorali anche con l’invio osservatori internazionali per monitorare il processo elettorale;
-di agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere ai due Stati di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità.
Il Consiglio si impegna ad inoltrare il presente atto alle seguenti autorità:
al Presidente della Repubblica;
al Presidente della Camera dei deputati;
al Presidente del Senato;
al Presidente del Consiglio dei ministri;
ai Capigruppo parlamentari di Camera e Senato”.
Elena Ranfa (PD) si è unita alle parole espresse da Maddoli ritenendo che le richieste contenute nel dispositivo dell’atto siano moderate e, per l’effetto, condivisibili.
Questa misura, invece, non si riscontra in Medio Oriente in quanto vi è una grande sproporzione tra le due parti in conflitto.
Per questo è importante far partire, anche dal Comune di Perugia, una richiesta di pace, giustizia ed uguaglianza.