La II Commissione Consiliare Permanente bilancio, presieduta da Francesco Zuccherini, ha trattato nel corso della seduta del 9 giugno due odg riguardanti il tema delle campagne antiviolenza sulle donne.
Il primo atto, in particolare, è stato proposto dal M5S ed ha come oggetto: “Numero antiviolenza su scontrini fiscali farmacie AFAS e attività commerciali-Campagna antiviolenza sulle donne”.
Illustrando l’atto Francesca Tizi ha riferito che dai dati Istat si rileva che in Italia il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni (6 milioni 788 mila) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Purtroppo, anche la Regione Umbria non è immune a gravissimi atti di violenza contro le donne. Fenomeno questo acuito a causa della crisi sanitaria che stiamo vivendo. E, infatti, il numero verde antiviolenza 1522 nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 ha registrato 64 donne vittime di violenza (26 in più rispetto al 2019) mentre le chiamate effettuate al numero antiviolenza sono state 125 ossia 42 in più rispetto al dato registrato nell’anno 2019.
Il numero 1522, numero gratuito di pubblica utilità antiviolenza e stalking, è collegato alla rete dei Centri Antiviolenza, attivo 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile gratuitamente, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l’assoluta garanzia dell’anonimato.
Già in alcune farmacie comunali della Regione Toscana è stato promossa la campagna di informazione contro la violenza sulle donne. In particolare si sono utilizzati gli scontrini fiscali di farmacie comunali e private, ma anche di altre attività commerciali, come mezzo di informazione inserendo in calce allo scontrino la dicitura: «Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522».
In relazione a quanto esposto il M5S propone quindi di impegnare l’Amministrazione: ad attivarsi presso AFAS ovvero presso le attività commerciali perugine per proporre l’adesione alla campagna d’informazione contro la violenza sulle donne e di genere attraverso l’apposizione in calce agli scontrini della dicitura: «Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522».
Il secondo atto, invece, è stato proposto dalla capogruppo Pd Sarah Bistocchi con i gruppi consiliari Partito democratico, Idee Perugia e Rete Civica Giubilei ed ha per oggetto: Scontrini fiscali emessi da farmacie e attività commerciali contro lo stalking e la violenza sulle donne.
Tra gli effetti indiretti dell’emergenza coronavirus – spiega Bistocchi – c’è l’annoso e preoccupante aumento dei casi di violenza domestica e di genere. Un aumento registrato anche in Umbria e testimoniato dall’Istat.
In ragione di questa crescita preoccupante, si rende necessaria la più diffusa sensibilizzazione e informazione in merito ai servizi messi a disposizione delle vittime di abusi per far emergere situazioni di violenza e di stalking, non solo a livello nazionale, ma anche e soprattutto a livello regionale e territoriale.
In particolare chi è vittima di violenza può contattare il 1522: numero gratuito di pubblica utilità antiviolenza e stalking. Il numero è collegato alla rete dei Centri Antiviolenza e alle altre strutture per il contrasto alla violenza di genere presenti sul territorio.
Il numero 1522 è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, ed è accessibile gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. Il servizio mediante l’approccio telefonico sostiene l’emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l’assoluta garanzia dell’anonimato;
In questo contesto, riferisce la capogruppo, già alcune farmacie comunali, in Toscana ma anche in Umbria, segnatamente a Città di Castello, sono diventate luogo di riferimento per la campagna di informazione contro la violenza sulle donne.
E’ possibile infatti utilizzare gli scontrini delle farmacie comunali e private, ma anche di tutte le attività commerciali, come mezzo di informazione inserendo la frase “Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522” su ogni scontrino.
Lo scontrino in sostanza può costituire un modo discreto per mantenere una mano sempre tesa verso le donne vittima di violenza;
Per questo motivo gli istanti propongono di impegnare l’Amministrazione:
-A farsi promotori presso le farmacie comunali e private, nonché presso le attività commerciali, che insistono sul territorio perugino, affinché venga inserita negli scontrini fiscali la frase “Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522”;
-Ad attivarsi presso le stesse, altresì, per invitarle all’adesione alla campagna d’informazione medesima, in quanto per le donne vittime di violenza il passo più complicato e spesso più rischioso è appunto chiedere aiuto, ma anche capire come farlo;
-A mettere in campo, in via generale, strumenti e politiche a contrasto della violenza sulle donne, che dall’ONU è stata definita “un flagello mondiale”, a causa della sua diffusione in tutti i Paesi del mondo, compresa l’Italia.
L’Assessore Cicchi impossibilitata a partecipare alla seduta ha fatto sapere che è già stato siglato un accordo con Anci Umbria, Federsanità Umbria, Centro Regionale Pari Opportunità dell’Umbria, Federfarma Umbria, Assofarm Umbria e Ordine dei Farmacisti della provincia di Perugia e Terni per l’inserimento del numero antiviolenza sugli scontrini.
Il dottor Raimondo Cerquiglini, sia nella sua qualità di direttore di Afas che di rappresentante di Assofarm, ha riferito che il tema della violenza risponde al concetto di salute, partorito dall’Università degli studi di Perugia tramite il lavoro del Prof. Seppilli.
Afas e Assofarm sono sempre state, quindi, vicine al tema della trasmissione del benessere perché fa parte della loro mission.
Cerquiglini ha poi illustrato le iniziative assunte finora sull’argomento, evidenziando che le farmacie pubbliche e private dell’Umbria, insieme agli ordini professionali dei farmacisti, ad Anci, Federsanità, e centro pari opportunità dell’Umbria hanno firmato lo scorso 26 aprile un protocollo al fine di inserire sugli scontrini fiscali delle farmacie le parole “stop violence” e se sei vittima di violenza chiama il n. nazionale 1522 o il numero verde del centro pari opportunità dell’Umbria.
Abbiamo ritenuto opportuno assumere questa iniziativa – spiega Cerquiglini – perché ben conosciamo la mala cultura che permea il tema della violenza sulle donne e crediamo che l’iniziativa assunta possa contribuire a dare un’opportunità in più alle donne che si trovano in una situazione di sofferenza.
La consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha sostenuto come dai piccoli gesti, come la frase riportata sugli scontrini, si possano ottenere grandi risultati. Per questo qualsiasi strumento utile per sostenere una donna nel momento del bisogno può essere importante e determinante.
Far sapere, in particolare, alle donne che ci sono strumenti per aiutarle ad uscire da un incubo è quindi fondamentale.
Il capogruppo FdI Michele Nannarone ha avviato una riflessione, ritenendo in sostanza più adeguato inserire sugli scontrini un messaggio in lingua italiana e non, come ora, in lingua inglese. Così facendo, infatti, si trasmetterebbe un messaggio più diretto e comprensibile verso le donne vittime di violenza fisica e psichica.
Infine il capogruppo, alla luce di quanto proposto nell’odg del M5S (inserimento della frase negli scontrini emessi dalle attività commerciali diverse dalle farmacie), ha proposto di ampliare il lotto delle audizioni inserendo i rappresentanti delle categorie.
Il consigliere Riccardo Mencaglia (FdI) ha evidenziato come occorre distinguere tra due situazioni. Da un lato le farmacie sono obbligate per legge ad esporre nei loro locali il numero antiviolenza. Al contrario, nell’ottica di un’ulteriore sensibilizzazione, ad aprile è stato sottoscritto liberamente un protocollo per dar corso all’iniziativa sugli scontrini fiscali citata, recepita dalle farmacie pubbliche e private.
Pur apprezzando lo spirito della proposta avanzata da Nannarone, Mencaglia ha riferito che si è deciso a livello nazionale di inserire il messaggio sugli scontrini “stop violence” in lingua inglese per cercare di intercettare le denunce anche delle donne vittime di violenza straniere, ivi comprese le turiste occasionalmente presenti in Italia.
Mencaglia ha quindi evidenziato, nel merito dei due odg, come la proposta ivi avanzata sugli scontrini sia stata superata dal protocollo sottoscritto anche dalle farmacie, pur dovendosi per onestà intellettuale segnalare che gli atti risultano presentati in Comune prima (a marzo) della firma del protocollo, intervenuta ad aprile.
Il consigliere, infine, ha espresso qualche perplessità sulla opportunità di estendere l’iniziativa degli scontrini anche agli esercizi commerciali diversi dalle farmacie, venendo a mancare in tal caso il rapporto diretto con un operatore della sanità.
Bistocchi e Tizi, in replica, hanno espresso qualche perplessità circa la proposta lanciata da Nannarone in merito all’utilizzo sugli scontrini della lingua italiana, alla luce dell’opportunità di intercettare con l’inglese una più ampia fetta della popolazione femminile. Resta, invece, secondo Tizi valida la proposta di estendere l’iniziativa a tutti gli esercizi commerciali così da ampliare la politica di sensibilizzazione.
Casaioli in chiusura ha concordato con Mencaglia sulla necessità di circoscrivere l’iniziativa degli scontrini alle sole farmacie.
I due odg saranno ulteriormente approfonditi tramite altre audizioni nel corso della prossima riunione prevista per venerdì 11.