È stato discusso anche l’odg del gruppo Progetto Perugia con la proposta di istituire un tavolo tecnico con Anas e Regione Umbria sul Nodino e interventi sulle “Quattro corsie” e sulla viabilità secondaria, che è stato approvato con 18 voti a favore e 9 astensioni.
Illustrando l’atto il capogruppo Francesco Vignaroli ha ricordato che nell’area di Ponte San Giovanni è situato il punto di snodo del traffico più importante e trafficato dell’Umbria, dove si incrociano i due assi fondamentali della viabilità regionale. “La sezione stradale d’incrocio delle suddette arterie stradali, posizionata tra gli svincoli di Collestrada e di Ponte San Giovanni, -ha detto- è quotidianamente intasata dal traffico nelle ore punta.. Nel PUMS di Perugia, vi è una sezione, il Position Paper su temi strategici di interesse sovracomunale in cui è riportata la visione dell’Amministrazione Comunale su alcuni temi strategici di interesse regionale e comunale con l’auspicio che le proposte contenute nel documento possano essere oggetto di approfondimento nei tavoli tecnici regionali. In questo documento -jha ricordato ancora Vignaroli- si evidenziano come indispensabili e prioritari interventi finalizzati alla messa in sicurezza e alla fluidificazione dei due svincoli direzionali di Collestrada e di Ponte San Giovanni. Le simulazioni effettuate nel Piano Regionale Trasporti della Regione Umbria evidenziano che la quota prevalente del traffico di pertinenza della tratta Collestrada-Ponte San Giovanni è di scambio con la città di Perugia (85%): si rende quindi necessario attivare un tavolo tecnico con ANAS e Regione Umbria al fine di elaborare interventi utili per fluidificare il traffico.” In particolare, l’area interessata possiede una rete di viabilità secondaria che se opportunamente implementata, organizzata e correttamente mantenuta potrebbe svolgere un ruolo importante per dirottare una parte significativa del traffico locale che oggi si indirizza sulle “quattro corsie” e fornire il naturale completamento di un’operazione di fluidificazione e messa in sicurezza della tratta. Si evidenzia che l’ipotesia di realizzare il cd. “nodino” ha suscitato forti perplessità e preoccupazioni tra cittadini, associazioni e forze politiche per il notevole impatto ambientale che avrebbe la realizzazione di un’infrastruttura che andrebbe a portare beneficio solo sul cosiddetto “traffico di attraversamento” stimato dal PRT dell’Umbria intorno ad un valore del 15/20% del traffico totale.
Alla luce anche della delibera approvata dal Consiglio nel 2018 sull’avvio del procedimento di allargamento del Centro commerciale di Collestrada, i consiglieri propongono di impegnare l’amministrazione ad attivarsi presso la Regione Umbria, ANAS ed enti nazionali preposti, in collaborazione con i comuni limitrofi interessati, per costituire un tavolo tecnico volto ad analizzare, individuare e realizzare soluzioni efficaci soluzioni al problema del traffico nell’area in questione. In modo particolare, si invita a indirizzare la propria attenzione a garantire la tutela ambientale nelle soluzioni proposte; a studiare interventi migliorativi sulla connessione E45-Raccordo Perugia-Bettolle e sullo svincolo per Assisi/Foligno a Collestrada, rivalutando quanto già previsto in merito nella delibera 107/2018; a prevedere l’implementazione, organizzazione e manutenzione della viabilità secondaria. Quindi, a individuare modalità di confronto e partecipazione con la cittadinanza, specialmente con i residenti della zona, volto a attuare una progettualità che tenga conto anche delle esigenze del territorio.
Perplessità sono state avanzate dai consiglieri di centro sinistra rispetto all’esplicito riferimento che l’ordine del giorno fa al progetto di allargamento del centro commerciale di Collestrada, invitando i proponenti a eliminarlo dal testo. Una richiesta che il consigliere Vignaroli ha rifiutato, in quanto “il riferimento in questione è fondamentale perché ci ricorda che, in quell’occasione -ha precisato- Anas aveva già fatto un progetto alternativo al nodino, per cui già erano state stanziate delle risorse.”
L’atto, quindi, così come presentato dai proponenti è stato approvato con 18 voti favorevoli (Mattioni, Valigi, Bonifazi, Casaioli, Puletti, Volpi,Vignaroli, Rampichini, Mencaglia, Nannarone, Giustozzi, Befani, Arcudi, Pici, Cagnoli, Cesaro, Renda, Mori) e 9 astensioni (Giubilei, Bistocchi, Zuccherini, Borghesi, Ranfa, Paciotti, Croce, Maddoli, Morbello).