Il consigliere Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha interrogato la giunta sulla “situazione di grave degrado e pericolosità” delle scalette di via del Laberinto.
L’area residenziale di corso Cavour – ricorda Croce – è in stretta connessione con le sottostanti via del Cortone e via San Domenico, in quanto quasi tutte le abitazioni sono sprovviste di garage o parcheggi di pertinenza e tali vie offrono svariate possibilità al riguardo. A causa della conformazione dell’area su livelli differenti, se si vuole accedere a viale San Domenico bisogna necessariamente percorrere alle due estremità via Ripa di Meana o via Bonfigli e poi immettersi su quel viale.
Per i pedoni, inoltre, i collegamenti a monte tra le due aree sono offerti anche dall’attraversamento di via Piantarose (traversa di via XIV Settembre) in direzione di via del Cortone, dall’imbocco di via del Cortone posto a metà strada tra l’intersezione di corso Cavour con via XIV Settembre e da piazza Giordano Bruno, tramite l’attraversamento di via del Persico.
A valle, invece, la situazione è più complicata e anche priva di adeguata segnalazione, poiché l’unico collegamento al servizio dei residenti della parte terminale di corso Cavour, di Borgo XX Giugno e via Bonfigli è rappresentato dall’attraversamento di via del Laberinto, a cui si può accedere anche dalle intersezioni di via del Canterino e via del Deposito.
Al termine di questa via, carrabile per i residenti ma senza uscita, è posta una scalinata di dimensioni particolarmente strette che conduce quasi a valle della rampa di via del Cortone, nei pressi del Circolo del Tempobono e di alcune abitazioni.
La scalinata di via del Laberinto in questione presenta diversi dislivelli e lungo il suo attraversamento confina con giardini e aree verdi private che la rendono particolarmente buia e impervia dopo il calare del sole. Inoltre, questa piccola, angusta ma fondamentale via di collegamento per i residenti della zona si trova in uno stato di degrado ben visibile dal pessimo stato in cui si trovano gradini e staccionate originari e dall’apparizione, lungo molte parti del percorso, della rete elettrosaldata che era stata posta alla base del camminamento ai fini della sua stabilità, e può considerarsi pericolosa ormai anche per persone normodotate e senza difetti di deambulazione.
Ciò premesso, Croce ha chiesto:
se nel quadro delle opere di riqualificazione del costone che separa Corso Cavour dalle sottostanti via del Cortone e via San Domenico è stato programmato anche il rifacimento o almeno la messa in sicurezza di questa scalinata, come è avvenuto per tutte le altre a partire da quella posta in fondo a via Piantarose scendendo a valle;
se nella programmazione delle opere pubbliche per l’immediato futuro è possibile prevedere un intervento relativo a questa infrastruttura, che tenga conto anche della sua adeguata illuminazione e segnalazione.
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L’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini ha inizialmente dato conto dei lavori sul contrasto al rischio idrogeologico in atto in via Ripa di Meana, ormai in fase di conclusione. Tali opere hanno consentito di riqualificare tutta l’area limitrofa, anche tramite la ripavimentazione di un tratto di via San Domenico e di via del Cortone, il potenziamento dell’illuminazione ed il completo rifacimento delle scalette di via Piantarose e che conducono in via del Cortone.
Le scalette di via del Laberinto non rientrano in questo appalto e non si potranno riqualificare, pertanto, nell’ambito di questo intervento.
Numerini, tuttavia, ha riferito che, visto quanto emerso dai sopralluoghi effettuati sul posto, è stato previsto sulle scalette un intervento di manutenzione ordinaria nonché di potenziamento dell’illuminazione. Quanto invece alla cura del verde un primo intervento è stato già effettuato ed un secondo è programmato in prossimità della primavera.