Gli organismi collegiali indispensabili non portano questo nome per caso. Infatti sono previsti per legge, ai sensi del Decreto Legislativo 18/08/2000 n. 267.
Ma mentre il legislatore, più di vent’anni fa, ne ravvisava l’importanza e la necessità -appunto l’indispensabilità, non è dello stesso parere il Comune di Perugia. Infatti, di sette organismi indispensabili, a Palazzo dei Priori solo due sono effettivamente attivi e funzionanti: la commissione comunale per la qualità architettonica e paesaggistica, e la commissione albo d’oro.
Un numero che fa pensare, risultato di una volontà politica di non attivare questi importanti organismi, oppure dell’inerzia nel farlo. Sta di fatto che tanti di questi organismi, dalla consulta dei consumatori e utenti al forum per la disabilità, sono in attesa di essere insediati e attivati.
Inaccettabile da questo punto di vista l’immobilismo dell’amministrazione Romizi, figlio di un mal governo fatto di assenze politiche, di occasioni perse, di mancanza di visione, tutti elementi con cui il centro destra sta condendo il governo di questi ultimi anni.
Noi invece crediamo che questi organismi vadano rilanciati, e non ormeggiati, valorizzati, e non mortificati, in quanto capaci di portare un beneficio alla città, in primis in termini di partecipazione e condivisione delle idee e delle scelte.
La proposta per l’individuazione degli organismi indispensabili per l’anno 2021 è di una povertà numerica e politica tale da lasciare spazio solo alla perplessità e all’astensione. Che sia da pungolo all’Amministrazione per fare più e meglio il prossimo anno.