È stato discusso ma non votato per mancanza del numero legale l’odg, presentato dai consiglieri Bistocchi e Zuccherini sulla Nuova Monteluce e, in particolare, lo stato dei lavori dell’ ex Convento e gli impegni del Comune di Perugia per il rilancio del quartiere.
“Il progetto di rilancio dell’intera area è ancora ben lontano dal realizzarsi pienamente -hanno ricordato i proponenti- e ciò penalizza le attività commerciali che hanno investito nel progetto oggi in estrema difficoltà a causa del percorso tentennante del comparto, così come i cittadini del quartiere.”
Nell’atto si rammenta che da tempo all’interno della Nuova Monteluce sono stati spostati alcuni uffici del Comune, occupando un immobile condotto in affitto in attesa della completa riqualificazione dell’ex convento: per la locazione sopra citata è stato stabilito un canone annuo, a far data dal 15 luglio 2015 e fino al 31 dicembre 2017 pari a 162.925,13 € oltre IVA e oneri accessori, mentre a far data dal 1 gennaio 2018 il canone annuo si sarebbe trasformato in 228.095,18 € oltre IVA e oneri accessori.
Ed è proprio la ristrutturazione dell’ex convento a sollevare l’attenzione dei proponenti i quali rilevano che, a fronte di un affidamento lavori intervenuto nel corso del 2018, ancora oggi gli stessi non risultano conclusi a causa di una serie di ritardi accumulati per via di specifiche problematiche insorte nel tempo. Tale ritardo accumulato ha creato un danno economico al Comune di Perugia, che ha visto aumentare il proprio canone di locazione degli immobili adiacenti, come da contratto, di più di 65.000 € annui. Il ritardo, tuttavia, ha creato un danno anche al “Fondo Monteluce”, visto che negli anni passati si è registrato l’interesse di alcune società in partecipazione pubblica ad acquisire l’immobile attualmente occupato dagli uffici comunali. Cosa divenuta impossibile per il perdurare della presenza degli uffici stessi.
Ritenuto il progetto complessivo fondamentale non solo per il quartiere di Monteluce, ma per la città e la Regione tutta, dunque, i consiglieri nel dispositivo propongono di impegnare l’Amministrazione a riferire in Commissione consiliare permanente e in Consiglio comunale sulle motivazioni che hanno indotto i contraenti a stabilire l’aumento del canone di locazione dell’immobile, a partire dal 1 gennaio 2018; a riferire in Commissione consiliare permanente e in Consiglio comunale sullo stato dei lavori dell’ex Convento ubicato nel complesso della Nuova Monteluce e di proprietà comunale e dei ritardi nel progettare e bandire i lavori di ristrutturazione dell’immobile e, infine, a riferire in Commissione consiliare permanente e in Consiglio comunale, anche con gli altri soggetti interessati, sui piani di valorizzazione e rilancio di questa importante area della città, che necessita di politiche ed interventi mirati.
La consigliera M5S Morbello ha ripercorso, come già fatto in commissione, la storia finanziaria del Fondo Umbria Comparto Monteluce senza la quale, a suo avviso, non è possibile comprendere fino in fondo le ragioni del fallimento di un’intera classe politica, che, da un lato, ha preso le decisioni, dall’altro, non ha saputo arrestare la corsa verso il baratro finanziario. “Oggi -ha sottolineato- le soluzioni si lasciano ad altri, questa volta, come riportano i media locali, ad AMCO: Asset Management Company, società partecipata dal MEF nel settore della gestione dei crediti deteriorati, il cui intervento certificherà l’inadeguatezza della classe politica domestica, che -ha ribadito, dicendosi favorevole all’intervento di AMCO- non ha saputo, per troppo tempo, trovare alcuna autonoma soluzione per il quartiere di Monteluce. Adesso -ha, quindi, concluso- è di fondamentale importanza completare la riqualificazione dell’intera area dell’ex Policlinico per rilanciare il quartiere, i commercianti e le aziende che hanno investito e che operano nel comparto. È altrettanto importante che non siano le imprese che hanno realizzato i lavori a dover pagare per scelte scellerate di cui non hanno nessuna colpa, ricordando che i debiti vanno pagati e al 100%.”
Per il consigliere Zuccherini il mancato rilancio dell’area sarà un problema che resterà in capo alla città ed è per questo, a suo avviso, che sarebbe necessario il protagonismo del Comune per potenziare tale rilancio, sul cui piano peraltro ha lamentato una scarsa informazione.
Al termine, anche il consigliere Croce ha preso la parola per sottolineare come la riqualificazione di quella parte della città sarebbe cruciale per tutta la città e per stigmatizzare il comportamento dei consiglieri di maggioranza usciti dalla seduta, senza così affrontare il dibattito. Al termine, l’atto è stato messo in votazione ma è venuto a mancare il numero legale, per cui la votazione sarà ripetuta nella seduta successiva dell’assemblea.