II COMMISSIONE CONSILIARE BILANCIO/NUMERO ANTIVIOLENZA SUGLI SCONTRINI: DISCUSSI GLI ODG DEL M5S E DEL CENTRO SINISTRA
Nel corso della seduta odierna, presieduta dal consigliere Francesco Zuccherini, la II Commissione Bilancio ha preso nuovamente in esame gli ordini del giorno presentati dai consiglieri del M5S e del centro sinistra sul tema della campagna antiviolenza sulle donne e, in particolare, del numero antiviolenza da apporre sugli scontrini fiscali delle farmacie e delle attività commerciali, già discussi nella seduta del 9 giugno scorso. Al termine della discussione, gli atti sono stati rinviati su richiesta delle stesse proponenti per accogliere i diversi suggerimenti emersi nel corso delle sedute e valutare la possibilità di riunire i due atti in uno condiviso.
“Sulla scia di progetti già presentati in altri Comuni, il M5S -ha spiegato la capogruppo M5S Francesca Tizi- il nostro ordine del giorno impegna Sindaco e Giunta ad attivarsi presso le farmacie comunali (AFAS) e le altre attività commerciali perugine e proporre l’adesione alla campagna d’informazione contro la violenza sulle donne e di genere attraverso l’apposizione in calce agli scontrini fiscali della dicitura: «Se sei vittima di stalking o violenza, chiama il 1522» o il numero dei Centri locali di Antiviolenza.
Tizi ha ricordato come il fenomeno della violenza domestica si sia acuito a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, anche nella nostra città. “Il 1522 -ha ribadito- è un numero gratuito che collega le vittime di violenza e stalking con la rete dei Centri Antiviolenza. È attivo 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno e consente un avvicinamento delle vittime ai servizi antiviolenza con la garanzia dell’anonimato. Il M5S è molto sensibile al tema della violenza sulle donne: molto si deve ancora fare in termini di sensibilizzazione e di aiuti.”
La capogruppo ha, altresì, ricordato come in occasione dell’8 marzo le consigliere pentastellate abbiano presentato un altro ordine del giorno per impegnare la Città a far dipingere nei parchi cittadini, a cominciare da quelli di maggiore frequentazione, una delle panchine già esistenti con il colore rosso (a cui apporre targhette con il numero dei Centri Antiviolenza) per mantenere un faro acceso sul drammatico problema della violenza sulle donne e per non dimenticarne le vittime. Altro impegno del Movimento anche quello di promuovere azioni per l’equità salariale delle donne, anche in considerazione dell’importanza che gli aspetti economici hanno sulla libertà e l’autonomia delle donne stesse.
Il secondo atto, invece, è stato proposto dalla capogruppo Pd Sarah Bistocchi con i gruppi consiliari Partito democratico, Idee Perugia e Rete Civica Giubilei, che impegnarne l’Amministrazione a farsi promotore presso le farmacie comunali e private, nonché presso le attività commerciali, che insistono sul territorio perugino, affinché venga inserita negli scontrini fiscali la frase “Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522”; quindi, ad attivarsi presso le stesse, per invitarle all’adesione alla campagna d’informazione medesima, in quanto per le donne vittime di violenza il passo più complicato e spesso più rischioso è appunto chiedere aiuto, ma anche capire come farlo e, infine, a mettere in campo, in via generale, strumenti e politiche a contrasto della violenza sulle donne, che dall’ONU è stata definita “un flagello mondiale”, a causa della sua diffusione in tutti i Paesi del mondo, compresa l’Italia.
Tra gli effetti indiretti dell’emergenza coronavirus –ha spiegato Bistocchi- c’è l’annoso e preoccupante aumento dei casi di violenza domestica e di genere. Un aumento registrato anche in Umbria e testimoniato dall’Istat.
In ragione di questa crescita preoccupante, si rende necessaria la più diffusa sensibilizzazione e informazione in merito ai servizi messi a disposizione delle vittime di abusi per far emergere situazioni di violenza e di stalking, non solo a livello nazionale, ma anche e soprattutto a livello regionale e territoriale.
In particolare chi è vittima di violenza può contattare il 1522, numero gratuito di pubblica utilità antiviolenza e stalking. Il numero è collegato alla rete dei Centri Antiviolenza e alle altre strutture per il contrasto alla violenza di genere presenti sul territorio.
Il numero 1522 è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, ed è accessibile gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. Il servizio mediante l’approccio telefonico sostiene l’emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l’assoluta garanzia dell’anonimato;
In questo contesto, riferisce la capogruppo, già alcune farmacie comunali, in Toscana ma anche in Umbria, segnatamente a Città di Castello, sono diventate luogo di riferimento per la campagna di informazione contro la violenza sulle donne.
E’ possibile infatti utilizzare gli scontrini delle farmacie comunali e private, ma anche di tutte le attività commerciali, come mezzo di informazione inserendo la frase “Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522” su ogni scontrino.
Lo scontrino in sostanza può costituire un modo discreto per mantenere una mano sempre tesa verso le donne vittima di violenza;
Nel corso della discussione in commissione sono intervenute le rappresentanti del Centro Pari Opportunità della Regione e della Provincia di Perugia nonché delle numerose associazioni che si occupano della problematica, quali Associazione Libertas Margot, Associazione Progetto Donna, Associazione Liberamente Donna, Unione Donne Italiane, Associazione Il Coraggio della paura, ReteAntiViolenza, RU Rete umbra autodeterminazione.
Tutte le ospiti hanno confermato l’importanza di quanto proposto, in considerazione della necessità di fornire alle donne vittime di violenza quante più informazioni possibili per permettere loro di uscire da una situazione complicata ed estremamente delicata, in cui il rischio di non farcela è elevato. È stato ricordato come la violenza domestica sia lo zoccolo duro della violenza di genere, quella con i numeri più alti e quella più difficile da contrastare proprio perché si consuma all’interno delle mura domestiche. Ma è stato sottolineato come essa non sia un problema privato, ma al contrario una questione di interesse pubblico contro cui tutti sono chiamati ad agire, non solo per dire alle donne vittime di violenza “non sei sola”, ma più in generale per un cambiamento culturale della società, che deve partire dalla politica.
Le ospiti hanno anche ricordato che è già stato approvato un protocollo d’intesa tra la Regione e i farmacisti per l’inserimento del numero 1522 e del numero numero regionale antiviolenza 800.861.126 negli scontrini delle farmacie, nonché per l’avvio di una formazione adeguata per i farmacisti stessi.
Perplessità sono state sollevate sull’opportunità di allargare l’iniziativa anche agli altri operatori commerciali, in mancanza di una adeguata formazione. Tuttavia, è stato ribadito che non è compito dei commercianti occuparsi dell’accoglienza delle donne vittime di violenza, ma solo di dare quanto più diffusione alle informazioni di base affinché esse sappiano a chi rivolgersi. Spetta poi ai centri anti violenza gestire il percorso di uscita delle donne da situazioni di violenza, che proprio per la loro complessità e delicatezza richiedono professionalità e approcci specifici.
Dalle associazioni è arrivato anche l’invito ad allargare l’iniziativa anche ai medici di base, che insieme alle farmacie sono un canale qualificato di accoglienza delle confidenze delle donne vittime di violenza, nonché a fare uno sforzo ulteriore perché le stesse attività commerciali si impegnino a favorire un atteggiamento di sensibilizzazione e di testimonianza a favore della nonviolenza nei confronti delle donne, nella loro attività quotidiana. Infine, l’impegno di tutti, soprattutto della politica, a favorire un cambiamento radicale nella cultura della società, a cominciare dalle scuole.
Nel dibattito tra le diverse forze politiche, la consigliera di Progetto Perugia Cristiana Casaioli ha espresso perplessità rispetto al coinvolgimento dei commercianti proprio per la necessità della consapevolezza e di un adeguato approccio alla tematica da parte degli stessi.
A suo avviso vi possono essere altri strumenti più adeguati di contrasto alla violenza sulle donne anche per sensibilizzare al necessario cambiamento culturale. Per questo, ha annunciato voto contrario agli ordini del giorno.
Dal canto suo il consigliere di Fratelli d’Italia Riccardo Mencaglia ha ricordato come per legge in farmacia sia già previsto l’obbligo di rendere visibile il numero 1522 e, come, il protocollo firmato dalla regione con le farmacie abbia dato piena accoglienza alla campagna antiviolenza nelle farmacie stesse.
Per il consigliere di Perugia Civica Pici è necessaria una forte sinergia tra istituzioni e associazioni di volontariato che operano sul tema, in considerazione della necessità di un approccio qualificato. Pici ha anche ricordato l’importanza di promuovere un linguaggio adeguato non ostile per contrastare la cultura della violenza in generale.
Anche la consigliera leghista Daniela Casaccia ha evidenziato che, dato il protocollo già esistente per le farmacie, di fatto si tratterebbe di valutare l’allargamento dell’iniziativa alle altre attività commerciali, valutandone la necessità e l’opportunità.
Al termine, quindi, le capogruppo Tizi e Bistocchi hanno ribadito che si tratta di ordini del giorno politici, con cui il consiglio si deve assumere una responsabilità politica e che il numero sullo scontrino è un veicolo di comunicazione per dire alle donne che non sono sole , orientandole verso i CAV. Al termine, come detto, la discussione è stata aggiornata per ulteriori verifiche anche rispetto alla possibilità di fare un atto unico, condiviso da entrambi gli schieramenti i proponenti.