Presentando l’interrogazione “Mercato coperto: opera incompleta e senza destinazione”, la consigliera Tizi (M5s) ha ricordato che a metà del mese di agosto 2022, in risposta alla lettera con cui il Comune di Perugia aveva chiesto all’associazione temporanea di imprese Nuovo Mercato coperto una serie di integrazioni riguardanti il piano economico-finanziario già presentato, è stata recapitata agli uffici comunali una missiva con cui le imprese che si erano aggiudicate la gestione del Mercato hanno annunciato il passo indietro chiedendo la risoluzione dell’affidamento. Di conseguenza – rileva Tizi – il mercato coperto si presenta come un’opera incompleta e priva di specifica destinazione. Richiamando il dibattito che si è aperto sui giornali e sui social riguardo alla destinazione dell’opera e alle modalità con cui si intendono completare i lavori, l’atto rammenta le posizioni emerse, in particolare quelle di imprenditori che chiedono di destinare il Mercato coperto, una volta terminati i lavori, a Museo del Cioccolato, e quelle di esponenti del mondo universitario che provano, invece, a indicare una via condivisa, anche in collaborazione con l’Università nella forma della clinica-legale, per l’elaborazione di un percorso innovativo.
Tizi ha dunque chiesto all’esecutivo se le notizie riportate dai giornali corrispondano al vero e le intenzioni dell’amministrazione riguardo al completamento e alla destinazione del Mercato coperto.
Questa la risposta fornita dall’assessore all’urbanistica, Margherita Scoccia.
In via preliminare, occorre precisare che la procedura bandita in precedenza dal Comune di Perugia, finalizzata alla realizzazione e alla gestione di un Hub agroalimentare all’interno del Mercato Coperto e aggiudicata provvisoriamente ad una ATP, nel gennaio 2020, prevedeva come strumento contrattuale una Concessione Patrimoniale di bene pubblico, ai sensi del Regolamento Comunale per la Concessione di beni immobili in Centro storico, con una durata massima pari a 9 anni, rinnovabili eventualmente per altri 9.
Per concludere il procedimento e arrivare a una aggiudicazione definitiva del bene, il bando prevedeva che il proponente avrebbe dovuto presentare un progetto esecutivo e un piano economico finanziario aggiornato, in equilibrio e asseverato, unitamente a un piano di gestione coerente con il progetto.
Il bando stabiliva che l’operatore aggiudicatario procedesse al completamento di alcune opere interne al mercato coperto, come la pavimentazione, la realizzazione dei servizi igienici e gli impianti di climatizzazione e illuminazione, in parte considerabili oggetto di valorizzazione patrimoniale e quindi scomputabili dal canone, e in parte, invece, rientranti nelle opere di personalizzazione in base agli utilizzi di progetto.
Tali lavorazioni, come detto, sarebbero state oggetto di decurtazione dagli oneri di concessione.
Come è noto, la società ATP aggiudicataria nell’agosto scorso ha ufficialmente rinunciato all’affidamento definitivo a causa dei rincari delle materie prime necessarie per le lavorazioni e delle difficoltà di rientro finanziario riscontrate nell’attuazione degli investimenti.
In altri termini, la durata di 9 anni, rinnovabili, originariamente ritenuta congrua dal promotore in sede di offerta, si è rivelata inidonea a consentire gli ammortamenti e l’equilibrio dell’operazione.
Alla luce di tali circostanze, l’amministrazione comunale ha deciso di attivare da subito le procedure per la pubblicazione di un nuovo bando (sempre ad evidenza pubblica); in particolare è orientata a procedere con un bando di Valorizzazione Patrimoniale, attraverso lo strumento appunto della “concessione di valorizzazione”, che realizza una forma di partenariato pubblico-privato e che, secondo la normativa vigente e il regolamento comunale, può avere una durata maggiore rispetto a quella prevista in precedenza. I tempi e le modalità della concessione saranno ovviamente oggetto di approfondimento e specificazione nel bando stesso. In questo senso, già entro novembre, in sede di prossima variazione di bilancio, si ha intenzione di inserire la concessione di valorizzazione del Mercato Coperto nel PAVI, per poi procedere rapidamente con la pubblicazione del bando. Sarà comunque mantenuta la possibilità di scomputo dei lavori di valorizzazione dall’importo del canone.
In merito alle destinazioni, si ricorda che il finanziamento regionale che ha consentito l’investimento di recupero del mercato, per un ammontare di 4 milioni e 850 mila euro, è stato inserito nel programma PAC (piano di azione e coesione), dunque le finalità della valorizzazione e i contenuti del bando dovranno essere sempre in linea con gli obiettivi del finanziamento stesso, di valorizzazione e sviluppo del territorio.
In ogni caso, si ha l’intenzione di prevedere e assicurare tutte le funzioni già compatibili con le destinazioni d’uso ammesse nel precedente bando e dal prg (mercato, commercio, servizi), integrandole eventualmente anche con altre che garantiscano comunque lo sviluppo economico, turistico, commerciale, culturale del territorio, andando a escludere la grande distribuzione e garantendo la massima flessibilità nella destinazione e gestione degli spazi da parte dell’operatore.
Sarà quindi lasciato ampio spazio alla capacità progettuale e imprenditoriale dei concorrenti che potranno presentare le proprie proposte gestionali nel rispetto degli obiettivi dello sviluppo del territorio e delle destinazioni indicate.