Il gruppo Idee Persone Perugia, con la consigliera Lucia Maddoli, ha interrogato la giunta per avere informazioni sulle motivazioni della prolungata chiusura e in generale sulla situazione del Museo della Scienza POST, nonché sui tempi di nomina dei nuovi membri del Consiglio di Amministrazione e sulle prospettive future che l’amministrazione comunale immagina per questa importante istituzione.
Spiega Maddoli che il POST è chiuso dal giugno 2022 – fatta eccezione per l’apertura di due settimane per lo svolgimento di centri estivi – per motivi non noti ma presumibilmente legati a questioni di carattere finanziario e organizzativo. Tale chiusura, a tempo indefinito, è accompagnata dalla mancata predisposizione di una offerta didattica per l’anno scolastico 2022/2023 che preclude di fatto la possibilità alle scuole della città e della Regione di poter usufruire di attività didattiche. Infine il mandato del consiglio di amministrazione della Fondazione Post risulta scaduto.
L’assessore al turismo Gabriele Giottoli rispondendo ai quesiti ha spiegato che il post rappresenta un patrimonio della città anche se negli ultimi anni ha subito una drammatica riduzione dei finanziamenti da parte del ministero competente (Miur), tanto che dal 2020 ad oggi non vi è stato dal Governo nazionale alcun trasferimento di risorse.
La situazione si è ulteriormente aggravata a causa della crisi economica e della pandemia; pur con ciò Comune e cda del Post hanno cercato di portare avanti l’attività del museo mantenendo i rapporti con le scuole e garantendo animazione in vari eventi, comprese le feste di quartiere. Ulteriore dato negativo che ha finito per penalizzare la struttura è stato un contenzioso da parte di alcuni ex dipendenti che ha portato alla condanna per una somma di 128mila euro. Infine lo scorso anno, stante la precaria situazione, si è assistito alle dimissioni di cinque dipendenti.
L’assessore Giottoli ha tuttavia evidenziato che il post ha notevoli potenzialità; l’auspicio è che a breve possa cominciare ad esprimerle grazie alla politica di rilancio pensata dai due soci, ossia Comune e Provincia. Quanto al cda si è deciso di prorogarne la durata al fine di evitare ulteriori problematiche.