Il Consiglio comunale, nella seduta dell’11 ottobre che ha visto i consiglieri tornare in presenza, ha approvato all’unanimità le modifiche al regolamento per l’assegnazione degli immobili comunali alle associazioni e agli enti del terzo settore, per sedi e/o lo svolgimento della propria attività.
La Giunta comunale, anche a seguito di un confronto con i rappresentanti del mondo associativo, ha rilevato l’esigenza di apportare delle modifiche al suddetto regolamento per renderlo più conforme agli indirizzi politici che lo stesso Consiglio si è prefissato con la delibera di approvazione del febbraio 2021, al fine anche di garantire trasparenza, equità e operatività delle associazioni. Gli uffici hanno, quindi, individuato possibili modifiche al testo, condivise nel corso di un confronto che ha visto coinvolti i rappresentati dell’esecutivo e le realtà associative della città.
In particolare, le modifiche principali riguardano l’art. 6 (Locali utilizzati), relativamente alla durata contrattuale, che è stata portata a quattro anni, non tacitamente rinnovabile, e l’art. 10 (Criteri e procedure di assegnazione), che è stato riscritto con una definizione più puntuale dei criteri di assegnazione, con l’obiettivo di non generare alcuna incertezza applicativa. Inoltre, si è voluto reintrodurre l’Osservatorio comunale sulla gestione del patrimonio concesso alle associazioni (Art. 14 bis), previsto nel regolamento previgente, che aveva compiti consultivi e di monitoraggio in ordine all’assegnazione e al corretto utilizzo e gestione degli immobili destinati a fini associativi. L’Osservatorio, oltre ad assolvere alle funzioni attribuite dal Regolamento, potrà essere organismo di riferimento per il coinvolgimento delle associazioni in un percorso partecipativo di proposta e di stimolo per gli atti di competenza dell’amministrazione comunale. Si prevede che l’Osservatorio sia composto dall’assessore al patrimonio, dall’assessore delegato all’associazionismo, da tre consiglieri comunali di cui due di maggioranza e uno di opposizione con il supporto del dirigente del servizio patrimonio, nominati con delibera del Consiglio comunale.
Altre modifiche formali riguardano l’art. 8 (Istanza di assegnazione – Requisiti), l’art. 9 (Contenuto della domanda), l’art. 11 (Durata contrattuale e oneri), l’art. 13 (Revoca dell’assegnazione) e l’art. 17.
Per l’esecutivo il regolamento rivisto è il frutto di un proficuo confronto con il mondo del terzo settore, che rappresenta per la città un importante punto di riferimento per tutte le attività di interesse generale della collettività, complementari all’azione della pubblica amministrazione.
Sulla proposta di giunta sono stati presentati alcuni emendamenti da parte dei gruppi di opposizione di centrosinistra. Eccoli nel dettaglio:
EMENDAMENTO N.1: Accolto
All’articolo 9, Comma 1 aggiungere lettera
“P – dichiarazione in ordine alla disponibilità a condividere la sede a tempo determinato con Associazioni che si trovano nelle condizioni straordinarie di cui all’Art. 13, Comma 2”.
EMENDAMENTO N.2: Respinto
Art. 10, comma 1 (punteggio)
Richiesta avanzata da due o più associazioni per un utilizzo condiviso: 5 punti per ogni associazione oltre la prima, per un massimo di 35 punti.
Autocertificazione dell’impegno a non svolgere qualsivoglia attività configurabile come commerciale, fatte salve donazioni e le iniziative di autofinanziamento, comprese quelle in collaborazione con soggetti esterni, Punti 10
Associazioni aggregate o affiliate … Punti 5
Iscrizione al Registro …. Nessuna modifica
Numero iscritti : ….. Nessuna modifica
EMENDAMENTO N.3: Accolto
Art. 10, comma 2
Aggiungere in fondo al primo periodo:
“che dispone l’assegnazione definitiva, dandone opportuna e puntuale motivazione, anche in base ai seguenti criteri: … “.
EMENDAMENTO N.4: Accolto
Art. 14 bis
Aggiungere comma 1 bis:
L’Osservatorio può svolgere un ruolo di facilitazione e supporto agli Uffici Comunali in ordine al verificarsi di fattispecie straordinarie di cui all’art. 13, comma 2.
L’opposizione ha rimarcato che la pratica ha avuto una gestazione molto lunga, quasi un anno, come è forse giusto che sia per i regolamenti. L’opposizione ha ritenuto giusto che si mettesse ordine a una materia disordinata, pur non trovandosi in sintonia, all’inizio, con l’impianto complessivo del nuovo regolamento, anche alla luce delle perplessità avanzate da alcune associazioni. L’approdo a un giusto equilibrio ha portato alla conferma del parere positivo sulla nuova versione del regolamento. E’ stato rimarcato il percorso portato avanti anche fuori del Consiglio comunale per tenere le associazioni al corrente dell’iter e che il testo sottoposto al voto del Consiglio è figlio anche delle modifiche chieste dall’opposizione la quale, nonostante le criticità rilevate nella prima versione del regolamento, ha sempre voluto proseguire la discussione. E’ stata comunque auspicata una mappatura costante e attenta sugli immobili a disposizione per agevolare le richieste delle associazioni.
Dall’assessore alla partecipazione e a Perugia digitale la precisazione che il portale previsto dal regolamento è in fase di implementazione e la condivisione del problema sollevato dall’opposizione riguardo la carenza di spazi per le associazioni che prima contavano su locali scolastici.