Il Consiglio ha approvato con i voti a favore della maggioranza ed i voti contrari dell’opposizione le modifiche al regolamento per la disciplina dell’imposta municipale unica (IUC), componente Tari. , proposta è stata poi aggiornata a successive sedute per i necessari approfondimenti.
Illustrando la proposta l’assessore Bertinelli ha tenuto a sottolineare, in particolare, l’introduzione di misure di aiuto alle utenze domestiche e a quelle non domestiche che hanno subito danni economici in conseguenza della pandemia. “Per le agevolazioni -ha spiegato- sono stati stanziati per le utenze non domestiche 2,6 milioni di euro a valere sull’art. 6 del decreto sostegni, a cui si aggiungono i 4,1 milioni di euro stanziati sul fondo funzioni fondamentali 2020, di cui 700mila euro destinati alle utenze domestiche. Questi ultimi rappresentano praticamente il doppio rispetto allo stanziamento destinato ogni anno al finanziamento della riduzione prevista in favore delle utenze domestiche in condizioni di maggior disagio economico. Altra modifica significativa -ha aggiunto Bertinelli- riguarda la possibilità di dilazioni e rateizzazioni prevista per coloro che, per effetto della pandemia, non sono stati in grado di adempiere al pagamento della Tari nel 2020, per uno stato temporaneo di difficoltà, che possono richiedere la dilazione fino a 6 mesi o rateizzazioni fino a 24 mesi al solo interesse legale. Riteniamo, come giunta, -ha concluso- che tali modifiche rappresentino un atto significativo di vicinanza da parte dell’amministrazione verso i cittadini e le imprese della città che hanno subito gli effetti della pandemia. Ci siamo adoperati in tutti i modi per andare loro incontro con misure eccezionali.”
Le modifiche al regolamento, nel dettaglio, riguardano, in particolare gli articoli 6 bis e 6ter e, soprattutto, 7quater e 8 bis e prevedono l’introduzione, per il 2021, di una specifica riduzione della TARI in favore delle utenze non domestiche che, nel periodo 1° gennaio-30 giugno 2021, sono state oggetto di chiusura obbligatoria dell’attività, per effetto di provvedimenti statali o locali, o di restrizioni all’esercizio della stessa (es. limitazioni al numero dei clienti, agli orari, ecc.), ovvero che abbiano comunque registrato una riduzione del fatturato medio mensile, registrato nel periodo 01/04/2020-31/03/2021 rispetto a quello del periodo 01/04/2019-31/03/2020, di almeno il 30% (con un’ulteriore riduzione nel caso di calo di almeno il 60%). Le riduzioni, che possono arrivare anche ad oltre il 45%, riguardano l’intero ammontare del tributo (quota fissa e variabile) e dovranno essere richieste presentando apposita istanza entro il prossimo 15 settembre, utilizzando l’apposita modulistica che sarà messa a disposizione dal Comune e dal Gestore. Le riduzioni saranno applicate direttamente sulla tassa dell’anno 2021, mediante ricalcolo dell’avviso di pagamento già inviato. A questo proposito, per le utenze che presenteranno la domanda di riduzione, vi sarà la possibilità di sospendere il pagamento della terza e quarta rata della Tari, in attesa del ricalcolo.
Inoltre, per agevolare i soggetti che hanno avuto maggiori difficoltà nel provvedere al pagamento del tributo per l’anno 2020 a causa dell’emergenza epidemiologica, è stata proposta una specifica norma che consente ai soggetti che riceveranno gli avvisi di liquidazione (solleciti) della TARI 2020, di richiedere la dilazione del pagamento fino a 6 mesi ovvero la rateizzazione fino a 24 mesi, a condizione che siano in regola con i pagamenti fino al 2019.
A questo proposito è stato anche specificato che la possibilità attualmente prevista di dilazione o rateizzazione del pagamento dell’avviso si realizza solo dopo l’avviso di accertamento, mentre con le modifiche apportate al regolamento si prevede che tale possibilità vi sia anche prima, ovvero all’avviso di liquidazione.
Altre modifiche sono state poi introdotte per aggiornare e armonizzare il regolamento alla luce delle modifiche normative nazionali sia apportate dalla legge di bilancio che dal cd decreto sostegno, con la previsione anche di alcune semplificazioni sia per i cittadini che per il gestore del servizio.
Tali modifiche hanno riguardato, ad esempio, l’art. 6 (Superfici escluse), 6bis (Adempimenti a carico delle utenze non domestiche per l’uscita dal servizio pubblico) e 6ter (Riduzione per le utenze non domestiche per l’avvio al recupero dei rifiuti urbani al di fuori del servizio pubblico), l’art. 7ter (Riduzioni e agevolazioni) e, infine, gli articoli 8 (Pagamenti) e 9 (Tributo giornaliero).
La consigliera Maria Cristina Morbello (M5S) ha sottolineato che sulla tari occorre distinguere tra le misure introdotte dal Governo e quelle stabilite dall’Amministrazione comunale.
A fronte della grave crisi economica dovuta alla pandemia, ha spiegato Morbello, il Governo nazionale nel 2020 ha versato al Comune di Perugia ben 20 milioni di euro in più rispetto al 2019 per aiutare i cittadini. Per fortuna oggi, su pressione anche del M5S, si introducono finalmente delle agevolazioni in favore dei cittadini sulla scorta dei fondi governativi.
Per il resto, invece, va segnalato che le scelte autonome operate dall’Amministrazione comunale sono andate in controtendenza visto che si è determinata un’autentica stangata su famiglie ed imprese. Tardano ad arrivare, poi, azioni non più rinviabili, come l’introduzione della tariffa puntuale o il cambio di passo in termini di gestione della raccolta.
Da qui il voto contrario preannunciato da Morbello.
Francesco Zuccherini (PD) ha evidenziato che sulle modifiche al regolamento necessarie per recepire i fondi del Governo vi è da parte di tutti un giudizio positivo, perché ciò consentirà di sostenere le famiglie ed i cittadini in genere. Va precisato, però, che questa iniziativa si è resa possibile solo grazie ai fondi allocati a tal proposito dal Governo che si aggiungono alle varie forme di sostegno attivate dal livello centrale.
A fronte di questo, molto poco se non nulla è stato fatto dal Comune per alleggerire la pressione sui cittadini, partendo proprio dalla Tari.
Perplessità sorgono anche sulle modalità con cui vengono rimodulate le percentuali applicabili per il computo della tari, in quanto determinano delle evidenti disparità di trattamento. Criticità infine permangono per i metodi di calcolo della tari, che la rendono all’oggi iniqua.
La capogruppo del M5S Francesca Tizi ha rimarcato che a settembre 2020 si è assistito ad un consistente aumento della tari, mentre gli sconti applicati ad alcuni categorie non sono stati finanziati dal Comune, ma sono stati spalmati sugli altri cittadini.
Oggi si assiste ad una riduzione della tari soprattutto per le utenze non domestiche, ma solamente grazie agli stanziamenti disposti dal Governo.
Un motivo di contrarietà per Tizi è dovuto al fatto che si procede ad una modifica del regolamento ma perdendo l’occasione per introdurre la tariffa puntuale, pur se prevista nelle linee programmatiche del sindaco.
Per il capogruppo FdI Michele Nannarone va rivolto un plauso alla giunta perché, di fronte alla situazione disposta dal decreto “Sostegni”, si è subito attivata al fine di intervenire rapidamente onde allineare il regolamento iuc, componente tari, ai provvedimenti nazionali. Nannarone ha quindi dissentito rispetto alle critiche mosse dall’opposizione sul calcolo della tari , ritenendo che l’azione dell’Amministrazione abbia invece introdotto soluzioni che favoriscono i cittadini e non il contrario.
Per Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) quello in esame è un atto importante nel quale vengono colte tutte le opportunità per sostenere i cittadini a poca distanza dall’emanazione dei decreti nazionali.
Casaioli ha espresso perplessità per le critiche avanzate dall’opposizione circa l’azione posta in essere dalla giunta, rea di aver solamente recepito le agevolazioni disposte dal Governo nazionale; per la consigliera, infatti, si tratta di un’operazione del tutto legittima e normale.
Infine a chi sostiene che i fondi statati siano stati rispetto al 2019 superiori di 20 milioni di euro, Casaioli ha ricordato come fino al 2019 i tagli da parte del Governo nazionale siano stati nell’ordine dei 18 milioni di euro.
In chiusura la consigliera ha parlato di manovra positiva che consente di aiutare concretamente cittadini ed imprenditori.