Il Consiglio ha approvato, con 20 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto, la variante al P.R.G., parte operativa, per modifiche al T.U.N.A. Pronunciamenti su osservazioni e approvazione ai sensi dell’art. 32 C. 5 L.R. 1/2015.
La pratica in oggetto – come ha illustrato la presidente della III commissione, Cristiana Casaioli – era stata già adottata, con delibera del Consiglio comunale n. 24 del 21.3.2022 (per la relazione su provvedimento e seduta vai al seguente link: https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/resoconto/consiglio-comunale-approvata-variante-al-prg/ ).
Sull’atto così adottato è pervenuta, nei termini, una sola osservazione formulata dalla S.O. Pianificazione Territoriale e Progetti Strategici (interna) rispetto alla quale non sono pervenute repliche successive. Successivamente è pervenuta una osservazione fuori termine non pertinente, in quanto la richiesta di modifica cartografica e l’area indicata non sono riferibili al provvedimento che si configura come variante esclusivamente normativa e, quindi, non oggetto di controdeduzione.
L’osservazione pervenuta nei termini è finalizzata a integrare l’art. 134 del TUNA, oggetto di adozione della presente variante, mediante l’introduzione di una prescrizione particolare per la zona classificata dal PRG come Acfi n. 10°, concernente il recupero e la riqualificazione del complesso immobiliare denominato ex Palazzetti a Ponte San Giovanni, previsto e finanziato dal Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA).
In particolare con la richiamata osservazione:
-viene sinteticamente descritta la proposta progettuale finanziata dal PINQUA, che potrà subire delle modifiche in sede di progettazione definitiva, che prevede la trasformazione dell’attuale complesso immobiliare in un “ecoquartiere” sostenibile, attraverso cinque azioni sinergiche: demolizioni (sia parziali che integrali) degli edifici esistenti; innesti strategici di elementi funzionali; connessioni diffuse; integrazione sociale; efficientamento energetico. In particolare per i quattro edifici, completati solo nelle parti strutturali, privi di finiture e impianti e attualmente inutilizzabili ed in stato di abbandono, sono previste le seguenti funzioni: – l’edificio “A”, di cui verrà ridotto il numero dei piani, sarà destinato prevalentemente a residenze di carattere sociale ed in parte ad attività commerciale e servizi comuni alla residenza;- dell’edificio “B” rimarrà il solo piano terra, dove sarà realizzato un asilo-nido con annesso spazio verde recintato;- l’edificio “C” sarà completamente demolito e la sua impronta potrà ospitare una “dépendance laboratoriale” dell’Ipogeo dei Volumni, organizzata in due container; – l’edificio “D” sarà destinato a servizi per attività sociali. Il soggetto attuatore degli interventi previsti nel progetto PINQUA sarà l’Ater Umbria (che dovrà acquisire l’intero complesso immobiliare) il quale (ad ultimazione dei lavori) concederà in uso gratuito al Comune di Perugia gli spazi di socialità e quelli con finalità di interesse pubblico individuati all’interno dell’edificio “D”;
-viene rilevata una sostanziale compatibilità del progetto PINQUA con le destinazioni d’uso previste nel TUNA per la zona Acfi 10a ed evidenziata la forte diminuzione delle volumetrie attuali (circa la metà) previste dal progetto;
-viene chiesto un diverso “mix funzionale” in quanto differente da quello previsto dall’art. 29 del TUNA (fissato con la procedura concertata sottoscritta nel 2004, nella misura del 30% di direzionale e del 70% di residenziale). Pertanto viene chiesto di inserire nell’art. 134 la seguente prescrizione particolare:
…. “In deroga a quanto stabilito nelle disposizioni contenute nell’articolo 29, per la zona 10a è ammessa, con attuazione diretta, la realizzazione degli interventi previsti nel progetto finanziato nel PINQUA di cui al Decreto interministeriale n. 395 del 16/09/2020, la cui esecuzione sarà a cura dell’Ater in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale. Sono ammessi interventi di demolizioni (totali e parziali) e completamento degli edifici esistenti con riduzione delle volumetrie attuali, inserimento di nuovi elementi funzionali, altezze massime non superiori a quelle degli edifici esistenti, funzioni prevalentemente di carattere sociale (edilizia residenziale sociale, servizi pubblici) ed in parte attività commerciali e per servizi privati”.
L’osservazione sopra indicata, volta a inserire nella norma del TUNA le condizioni per l’immediata attuazione del progetto già finanziato nel PINQUA, è meritevole di accoglimento in quanto tende ad agevolare la realizzazione del progetto stesso, intervento di rilevante interesse pubblico, per la rigenerazione di un complesso immobiliare in stato di abbandono e non più rispondente alle necessità del mercato immobiliare e del quartiere di Ponte San Giovanni, senza consumo di nuovo suolo e con una forte riduzione della volumetria realizzata.
L’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia ha precisato che “rispetto al precedente atto di adozione ora, in approvazione, abbiamo inserito questa nuova norma per procedere con la progettazione definitiva ed esecutiva del Pinqua e realizzare, nei tempi previsti, un progetto che comporta una ulteriore diminuzione della SUC eliminata con l’atto”.
Il consigliere Francesco Zuccherini (Pd) ha ricordato che l’atto in esame abbraccia una serie di azioni, alcune sostenute anche dall’opposizione, tra cui l’iter del Pinqua. Ci sono, però, altri aspetti toccati dalla variante che non convincono l’opposizione, come le disposizioni relative a Pian di Massiano. Come già fatto in precedenza, è stata quindi chiesta una votazione separata articolo per articolo.
Dopo un quesito relativo alle modalità di votazione formulato da Casaioli e il chiarimento tecnico fornito dal Segretario generale in base al regolamento consiliare (art. 65, comma 1), il presidente del Consiglio ha dato il via libera anche alla votazione per punti. Quindi si sono svolte, nell’ordine, la votazione sull’osservazione, la votazione per punti e la votazione sull’atto nel suo complesso.
L’osservazione relativa all’atto è stata approvata con 29 voti favorevoli (unanimità).
Votazione per punti dell’atto:
-art. 9: approvato con 29 voti favorevoli.
-art.126: approvato con 29 voti favorevoli.
-art. 134 (come modificato dall’osservazione): approvato con 26 voti favorevoli e 3 astenuti.
-art. 140: approvato con 29 voti favorevoli.
-art. 155: approvato con 20 voti favorevoli e 9 astenuti.
-art. 162: approvato con 29 voti favorevoli.
-art. 164: approvato con 20 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto.
-art. 167: approvato 29 voti favorevoli.
-art. 171: approvato con 28 voti favorevoli.
-art. 172: approvato con 29 voti favorevoli.
L’atto votato nella sua interezza con le modifiche oggi apportate in Consiglio è stato invece approvato con 20 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto.