articolo a cura del gruppo Pd, capogruppo Sarah Bistocchi
Riceviamo e pubblichiamo
“Depositata questa mattina una interrogazione a firma del Gruppo del Partito Democratico a Palazzo dei Priori sul futuro della struttura socio-sanitaria di Madonna Alta Usl Umbria 1 e dei servizi ospitati dalla stessa, tema fortemente sentito dal circolo Pd Madonna Alta e dall’intero territorio.
In questo quartiere infatti, insiste un immobile situato in via Pian della Genna, recentemente ceduto dal Comune di Perugia a Usl Umbria 1, che eroga servizi socio-sanitari fondamentali per la persona e la sua salute: il Consultorio, il Centro di salute Perugia sud-ovest, il Centro diurno Alzheimer del Perugino, e i servizi sociali, a fianco di quelli sanitari.
Le criticità tuttavia, a fronte dei fondamentali servizi offerti, sono molteplici.
Intanto, l’immobile avrebbe dovuto ospitare anche il Centro di riferimento per i Disturbi dello spettro autistico dell’Umbria, che tuttavia, non risulta ancora operativo in sede.
Quanto ai servizi presenti, quelli consultoriali e di sostegno alle gravidanze sono attualmente al limite, data la carenza di personale e strumentazione adeguata, e il poco rimanente viene scarsamente comunicato all’utenza.
La struttura stessa versa in pessime condizioni, considerata la sua importante funzione, fatiscente e non adatta alla preziosa mole di servizi socio-sanitari offerti, e anche l’area verde circostante è oggetto di incuria.
Ma più in generale, ciò che desta preoccupazione in un territorio esteso e densamente abitato come quello di Madonna Alta, è la funzione che si intende dare alla struttura: l’erogazione di servizi territoriali a carattere socio-sanitario risulta cruciale per la zona, e non si può pensare di ridurne o mortificarne la portata per nessun motivo.
Tutti questi dubbi e criticità, sollevati dal quartiere e di cui il circolo Pd Madonna Alta si sta facendo interprete, sono stati raccolti da un’interrogazione a firma dell’intero Gruppo consiliare, che chiede risposte certe all’Amministrazione sulle intenzioni circa le condizioni della struttura, e la sorte del Centro di riferimento per i Disturbi dello spettro autistico dell’Umbria; sullo stato dei servizi al momento offerti e che rischiano lo svuotamento; e più in generale sul futuro della struttura e dei servizi erogati al suo interno nel medio-lungo periodo”.
Di seguito l’interrogazione integrale:
“PREMESSO CHE:
Nel quartiere di Madonna Alta insiste un immobile situato in via Pian della Genna 2, recentemente ceduto dal Comune di Perugia a Usl Umbria 1, che eroga servizi socio-sanitari fondamentali per la persona e la sua salute: il Consultorio, il Centro di salute Perugia sud-ovest, il Centro diurno Alzheimer del Perugino, e i servizi sociali, a fianco di quelli sanitari;
CONSIDERATO CHE:
L’immobile avrebbe dovuto ospitare anche il Centro di riferimento per i Disturbi dello spettro autistico dell’Umbria, che, tuttavia, non risulta ancora operativo in sede. Infatti, nel 2019, il Comune di Perugia vendeva il compendio immobiliare di Madonna Alta a Usl Umbria 1. L’alienazione si inquadrava nell’ambito dell’accordo che aveva, tra gli obiettivi, appunto il Centro di riferimento per i Disturbi dello spettro autistico dell’Umbria;
I servizi consultoriali e di sostegno alle gravidanze sono attualmente al limite, data la carenza di personale e strumentazione adeguata, e il poco rimanente viene scarsamente comunicato all’utenza, in particolare per quanto riguarda i servizi offerti ancora oggi, come ad esempio il percorso per la gravidanza, che offre alle donne la possibilità di essere continuamente seguite;
EVIDENZIATO CHE:
L’immobile versa, ancora ad oggi e a distanza di anni, in pessime condizioni, considerata la sua funzione fondamentale, soprattutto per un territorio come quello di Madonna Alta, che conta da solo circa 20.000 abitanti. La struttura infatti è fatiscente, e non adatta alla preziosa mole di servizi socio-sanitari offerti;
Anche l’area verde circostante è oggetto di incuria, ovviabile con una maggior attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, che tuttavia fatica a palesarsi;
VALUTATO CHE:
Non perplimono soltanto le condizioni in cui versa l’immobile e l’area verde circostante, ma anche la funzione che si intende dare alla struttura: l’erogazione di servizi territoriali a carattere socio-sanitario risulta cruciale per una zona estesa e popolosa come questa, e non si può pensare di ridurne o mortificarne la portata per nessun motivo;
SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA:
-Sulle intenzioni circa lo stato della struttura, che necessita di lavori di ristrutturazione promessi e attesi, ma non ancora effettuati, e lo stato dell’area verde circostante, importante per un’area densamente abitata come quella di Madonna Alta;
-Sulle intenzioni circa l’ubicazione del Centro di riferimento per i Disturbi dello spettro autistico dell’Umbria;
-Circa il Consultorio, quanti operatori prestano servizio, in quali orari, e se effettuano ancora le vaccinazioni; inoltre, quale sia la effettiva strumentazione disponibile, nonché la programmazione dell’acquisto di nuovo e ulteriore materiale;
-Circa gli altri servizi sanitari, quali sono presenti, e in quali orari;
-Circa i servizi sociali, quali sono presenti, quanti operatori prestano servizio, e in quali orari;
-Se corrisponde al vero il fatto che la suddetta struttura potrebbe vedere una riduzione o immiserimento dei servizi al momento offerti o di quelli attesi;
-Se sì, quali tra i preziosi servizi al momento offerti verrebbero trasferiti altrove;
-Se corrisponde al vero il fatto che si pensa di trasferire altrove importanti servizi per la persona a favore di un accoglimento in tale sede di semplici uffici amministrativi;
-In merito al futuro della struttura e dei servizi erogati al suo interno nel medio-lungo periodo: si necessita di un aggiornamento complessivo e di una panoramica di sistema che possa offrire, ai residenti del quartiere e non solo, la chiara situazione in cui lo stabile verserà nei prossimi anni”.