I consiglieri Bistocchi e Zuccherini (Pd) hanno presentato una interrogazione su “buoni servizio per prestazioni individuali di lavoro a domicilio “Family Help”. La consigliera Sarah Bistocchi in consiglio ha ricordato che Family Help è un intervento finanziato dal Por (Programma operativo sociale) Fse Umbria 2014-2020 nell’asse “Inclusione sociale e lotta alla povertà”, che può essere richiesto in base a un avviso pubblicato periodicamente. Prevede l’erogazione di un contributo economico a sostegno della persona che lavora o è inserita in un percorso di formazione o qualificazione professionale.
L’intervento – ha ancora spiegato Bistocchi – serve per affrontare le difficoltà legate alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, per coniugare il diritto di lavoro con il diritto di cura familiare e per ridurre la disparità di genere creando le condizioni necessarie per una maggiore partecipazione e/o permanenza delle donne sul mercato del lavoro, spesso non fatto per le donne, soprattutto in questo periodo. Il contributo massimo erogabile è di 2mila euro e deve essere usato per coprire le spese sostenute per la retribuzione di prestazioni/servizi integrativi flessibili da parte di un prestatore di lavoro a domicilio, ad esempio attività di supporto a bambini e ragazzi, ecc. Il Comune di Perugia, in qualità di capofila della Zona sociale 2, pubblica periodicamente e fino a esaurimento fondi un avviso pubblico per l’accesso al progetto Family Help: l’erogazione del contributo dipende dalla valutazione di ammissione della domanda presentata e dalla successiva approvazione della graduatoria.
Ciò premesso, vista l’importanza dello strumento, i consiglieri hanno chiesto di conoscere il numero delle richieste presentate, il numero di quelle soddisfatte e se sono stati rimodulati altri progetti per evadere il più alto numero possibile di richieste.
L’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi ha riferito che il progetto Family Help è nato con l’obiettivo di aumentare, consolidare e qualificare i servizi socio-educativi e le infrastrutture di cura e i servizi di sostegno rivolti a persone con limitazione dell’autonomia, oltre a potenziare la rete infrastrutturale, l’offerta di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali. Con Family Help si è inteso attribuire contributi alla persona che lavora o è inserita in un percorso di formazione o qualificazione professionale, per servizi rivolti ad agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, a coniugare il diritto al lavoro con il lavoro di cura familiare, prioritariamente svolto dalle donne e, pertanto, a ridurre la disparità, creando le condizioni necessarie per una loro maggiore partecipazione e/o permanenza sul mercato del lavoro.
Tale misura ha ricevuto un finanziamento complessivo di 553.391,71 euro ed è stata attuata attraverso la pubblicazione di una serie di avvisi pubblici, a partire dal 2018, sino a esaurimento delle risorse. L’ultimo avviso, pubblicato nel febbraio 2021, l’ultimo previsto per il settennio POR FSE 2014-2020, dispone di un fondo, al netto di quanto già speso per gli interventi già avviati negli anni precedenti, di 114.016,37 euro.
Alla chiusura dei termini di presentazione sono pervenute 339 domande e, dall’esito dell’istruttoria, sono state accolte 273 richieste. I fondi a disposizione hanno consentito l’ammissione al beneficio solo di 59 domande, scelte in ordine di graduatoria tra le 273 accolte. Dei 59 beneficiari finanziabili, alla data odierna ne risultano iscritti regolarmente al progetto 39. I restanti 20 non hanno inviato quanto necessario per l’iscrizione entro i termini previsti o hanno manifestato la volontà di non aderire alla misura. E’ pertanto in programma uno scorrimento della graduatoria finalizzato ad ammettere i primi 20 beneficiari non finanziati in odine alla graduatoria vigente.
L’ente ha provveduto a segnalare alla Regione Umbria il significativo numero di domande in possesso dei requisiti di ammissione che hanno ottenuto un punteggio insufficiente per rientrare tra le finanziabili. “Alla data odierna – ha concluso l’assessore Cicchi – siamo in attesa della erogazione da parte della Regione, poiché la stessa sta adottando i provvedimenti necessari per il trasferimento delle somme, di circa 400mila che potrebbero coprire circa 200 richieste”.