Dura discussione oggi in Consiglio tra maggioranza e opposizione su di un tema che tutto dovrebbe fare tranne che dividere: il tema della violenza sulle donne e gli scontrini antiviolenza.
“Sulla scia di progetti presentati nella Regione Toscana e anche in alcuni Comuni umbri, abbiamo presentato nel mese di marzo un ordine del giorno per impegnare Sindaco e Giunta ad attivarsi presso le farmacie comunali (AFAS) e private, nonché nelle attività commerciali perugine, per proporre l’adesione alla campagna d’informazione contro la violenza sulle donne attraverso l’apposizione in calce agli scontrini fiscali della dicitura: «Se sei vittima di stalking o violenza, chiama il 1522»”.
Lo affermano Francesca Tizi, Capogruppo M5S, e Sarah Bistocchi, Capogruppo PD, al Comune di Perugia.
“Le restrizioni dovute alla pandemia – proseguono le Consigliere – hanno acuito un fenomeno già molto diffuso: la violenza domestica è aumentata nell’ultimo anno anche nella nostra Città ed occorre tendere una mano alle donne in difficoltà mettendole a conoscenza della possibilità di ricorrere all’aiuto fornito dal numero gratuito 1522, un numero che collega le vittime di violenza e stalking con la rete dei Centri Antiviolenza. Si tratta di un servizio attivo 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno e consente un avvicinamento delle vittime ai servizi antiviolenza con la garanzia dell’anonimato”.
“Il senso dell’ordine del giorno congiunto è proprio quello di aiutare le donne a denunciare le violenze subite per cercare di risolvere, ad un sol tempo, il dramma personale che colpisce la singola persona e famiglia e il dramma sociale della violenza di genere, perché solo affrontando i problemi e, conseguentemente offrendo supporto alle vittime di violenza, è possibile anche a livello collettivo e sociale pensare ad una nuova concezione dei rapporti uomo-donna”.
“Grave il voto negativo della maggioranza oggi (tranne un favorevole), ma ancor più grave la discussione che ha accompagnato l’atto. Grave che nella massima Assise cittadina non si riesca a capire l’importanza in termini di sensibilizzazione e di messaggi positivi di ordini del giorno come questo. Ma soprattutto grave l’attacco e l’utilizzo di alcune parole da parte di consigliere di maggioranza: mera pubblicità, cartello pubblicitario, gioco. La violenza sulle donne è tutt’altro che un gioco, e mentre quasi tutti i Comuni umbri aderiscono ad iniziative analoghe a quelle presentate dai nostri gruppi, chi governa Perugia sceglie di bocciarle”.