Illustrando l’interrogazione sullo stato di dissesto e pericolo di strada Rancolfo-Valcaprara, la consigliera PD Erika Borghesi ha spiegato che a Rancolfo è presente un invaso con sbarramento di ritenuta, ad uso irriguo, alimentato da una piccola diga superiore. L’impianto e’ di proprietà della Comunità Montana – Associazione dei Comuni del Trasimeno e Medio Tevere; nella parte soprastante l’invaso vi è la Strada comunale di Rancolfo-Valcaprara interessata da un forte dissesto che ha creato una situazione di pericolo per la circolazione.
Da molti anni la zona è attenzionata in quanto interessata da un evidente dissesto idrogeologico.
Il Comune di Perugia in data 18 novembre 2020 ha emesso un ‘ordinanza, grazie all’intervento di Prefettura e Regione, per chiedere conto circa la messa in sicurezza dell’invaso. Nell’ordinanza comunale è riportato puntualmente quanto comunicato dalla Regione; di conseguenza è stato ordinato al proprietario di svuotare completamente e lentamente l’invaso, disattivando l’adduzione dalla piccola diga superiore che lo alimenta.
Ad oggi l’invaso risulta pressoché svuotato.
Le condizioni della strada comunale evidenziano invece un importate dissesto e una situazione di pericolo, che ha comportato il restringimento della carreggiata mediante apposizione di transenne e nastro segnaletico, opera provvisionale però poco adeguata, visto che le transenne risultano divelte.
È necessario che il Comune intervenga immediatamente, affinché si possa riaprire, ad interventi fatti, la viabilità a doppio senso di marcia.
Nell’interrogazione si chiede a Sindaco e Giunta quali interventi si intendono realizzare per ripristinare le condizioni di sicurezza stradale e la relativa tempistica.
Inoltre se si e’ a conoscenza di quali interventi per la messa in sicurezza e l’adeguamento normativo verranno realizzati nell’area dell’invaso.
L’assessore Otello Numerini, in risposta, ha riferito che, dopo molteplici interventi effettuati sull’invaso fin dagli anni ‘90 essendo quella una zona franosa, il Sindaco, su richiesta della Regione con l’ordinanza n. 2027 del 18.11.2020, rettificata con l’ordinanza n. 57 del 18.01.2021, aveva ordinato alla proprietà dell’invaso di effettuarne lo svuotamento. Nella nota della Regione Umbria si legge che l’invaso dovrà rimanere svuotato “fino ad avvenuti lavori di messa in sicurezza che, nel caso di mantenimento dell’opera idraulica, dovranno essere effettuati previa redazione di un progetto esecutivo di adeguamento alla normativa statale e regionale vigente in materia di sbarramenti di ritenuta (…), progetto che poi dovrà essere approvato dal Servizio regionale vigente”. Gli sviluppi del futuro del lago sono quindi di competenza dell’Autorità idraulica Regionale previa intesa con la proprietà dell’invaso, ovvero la Comunità Montana ora gestita dal Commissario liquidatore.
Riguardo alla situazione di dissesto e di pericolosità del manto stradale, sostanzialmente si tratta di realizzare un consolidamento della strada.
Numerini a tal proposito ha garantito che verrà effettuato nel più breve tempo possibile un intervento di messa in sicurezza della strada; per compiere l’intervento strutturale sarà invece necessario attendere la definitiva messa in sicurezza dell’invaso da parte del privato.