Tra il 2021 ed il 2034 – ha precisato Maria Cristina Morbello presentando l’interrogazione – verranno assegnati ai comuni, che hanno facoltà di richiederli, contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
Il complesso edilizio del Comparto Monteluce (previa individuazione degli strumenti giuridici da utilizzare per l’eventuale acquisizione totale o parziale) potrebbe rientrare tra le tipologie di investimento di cui alle lettere a) e b) dell’art. 2 del Decreto del 2 aprile 2021. Anche il TramTreno potrebbe rientrare tra le tipologie di investimento di cui alla lettera c) dell’art. 2 del Decreto del 2 aprile 2021.
Si chiede quindi all’Amministrazione:
– se intende chiedere i contributi fino a 20 milioni di euro per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, le cui finalità sono riportate alle lettere a), b) e c) dell’art. 2 del Decreto 2 aprile 2021;
– se intende valutare i contributi previsti all’art. 1 del Decreto 2 aprile 2021 per il complesso edilizio del Comparto Monteluce e/o per il TramTreno.
L’assessore Otello Numerini ha precisato che il bando citato in scadenza il 6 settembre è preso in considerazione dall’Ente tanto è vero che verranno presentati dai progetti che, peraltro, l’Amministrazione sta proponendo continuamente in occasione di ogni pubblicazione di bandi pubblici. Il bando sulla rigenerazione urbana, infatti, è stato seguito fin dalla sua emanazione, approntando il lavoro necessario per parteciparvi.
Quindi l’Amministrazione non è lenta nel cogliere le opportunità, anzi il contrario visto che è stata ammessa al bando periferie ed al Pinqua. Si è quindi deciso di partecipare al bando sulla rigenerazione urbana non inventandosi azioni fantasiose, ma progetti su cui si lavora da mesi ed, in particolare, la riqualificazione dell’asta del Tevere, da Ponte Pattoli a Ponte San Giovanni. Il progetto consta di vari interventi tra cui spiccano: la riqualificazione della pista pedonale e ciclo pedonale con riconnessione alle frazioni dell’area; riqualificazione della torre di Pretola; recupero della torre della Catasta e del percorso di Ponte Felcino; interventi su aree verdi (in primis Bosco didattico).
Numerini ha spiegato che per partecipare al bando di rigenerazione non si sono potuti proporre interventi su Monteluce e Tram Treno, perché la prima non è di proprietà dell’Ente e perché gli interventi sul trasporto pubblico non erano previsti nel bando.