Il Consiglio ha approvato la Preconsiliare n. 2279 del 28/07/2021, relativa all’approvazione dello stato di attuazione dei programmi relativi al D.U.P. 2021-2023 alla data del 30/06/2021 e all’approvazione del Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) per il periodo relativo al mandato amministrativo (sezione strategica) e per il periodo 2022-2024 (sezione operativa).
Alla pratica sono allegati anche il Programma biennale degli acquisti di beni e servizi per il periodo 2022/2023, il piano delle alienazioni e valorizzazione degli immobili non strumentali per il triennio 2022-2024, mentre il programma triennale del fabbisogno di personale è stato già approvato e il programma triennale dei lavori pubblici verrà adottato successivamente insieme al bilancio di previsione. Nel DUP sono comunque inseriti gli investimenti e la realizzazione di opere pubbliche che l’Amministrazione intende porre in essere nel triennio e le relative fonti di finanziamento.
Tra le azioni del documento, in particolare, l’esecutivo ha tenuto a sottolineare il processo di dematerializzazione e digitalizzazione degli uffici e dei servizi dell’ente e gli interventi previsti dal PNRR, ambiti nei quali la “rivoluzione” provocata dalla pandemia ha apportato significativi cambiamenti, per il periodo attuale ma anche per il futuro.
Sulla preconsiliare il collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole.
Non sono stati presentati dai consiglieri emendamenti sull’atto.
L’opposizione ha espresso un netto parere contrario sull’atto. I consiglieri intervenuti hanno riferito che, sulla base dello studio di Fondazione Etica, Perugia risulta tra i Comuni che si collocano agli ultimi posti per capacità amministrativa. Ciò confermerebbe la mancanza di strategie da parte dell’Amministrazione: sono una serie di progetti di cui si parla da tempo, ma senza che gli stessi vengano resi effettivi. Dunque, secondo l’opposizione, non vi è alcun rilancio della città, bensì una serie di criticità evidenti sia nelle aree centrali del Capoluogo che in periferia. Sono elementi che dovrebbe far riflettere la maggioranza – spiegano dai banchi della minoranza – perché appare chiaro come Perugia sia stata di fatto abbandonata a se stessa.
Rispondendo agli interventi dei consiglieri, l’Amministrazione con l’assessore al bilancio ha spiegato che negli ultimi due anni Perugia, come le altre città italiane, è stata di fatto travolta da una pandemia straordinaria; tuttavia si sta lavorando alacremente per recuperare il tempo perduto.
In merito allo studio di Fondazione Etica, citato negli interventi, l’Amministrazione ha rimarcato che dalla lettura dello stesso non emerge la metodologia usata per l’attribuzione dei voti, con ciò rendendo difficile l’analisi critica della relazione.
Vi sono però delle evidenti incongruenze e disparità, specie in termini di valutazione dei bilanci. Emerge, infatti, che a Comuni dichiarati pochi anni fa in dissesto, siano stati attribuiti punteggi alti essendo gli stessi ripartiti, di fatto, da zero. Ciò non è avvenuto, invece, per Perugia penalizzato, in maniera anomala, per aver messo in atto pratiche virtuose, dal 2014 in avanti, onde recuperare il disavanzo tecnico.