Articolo a cura di Nicola Volpi, consigliere comunale Progetto Perugia
Ieri in Consiglio Comunale è stato approvato a maggioranza l’ordine del giorno, da me presentato a nome di tutto il gruppo, che impegna Sindaco e Giunta Comunale a sottoscrivere l’appello per istituire la Giornata della Vita nascente, proposto dalla “Rete per la Giornata della Vita Nascente” per ottenere la calendarizzazione delle sei proposte di legge presentate da parlamentari di tutti gli schieramenti politici. Tale atto si inserisce a pieno titolo in continuità con le politiche già in essere da parte dell’amministrazione comunale sulla valorizzazione del ruolo della famiglia e dei comuni amici della famiglia.
È noto il problema storico del calo demografico in Italia, documentato ulteriormente dai dati Istat per il 2020 segnati in parte dalla pandemia ma in continuità purtroppo dal 1975, con conseguenze drammatiche che ci consegnano ormai un Paese invecchiato e quindi meno dinamico e vitale, meno capace di innovazione e creatività, meno aperto al futuro. Lo squilibrio generazionale investe vari campi: sistema pensionistico e sanitario, tenuta del tessuto relazionale ovvero maggiore solitudine per gli anziani, progressivo impoverimento della coesione comunitaria e solidaristica, inesorabile abbandono dei piccoli Comuni e delle aree interne e quindi danni in termini di salvaguardia del territorio e biodiversità, conservazione delle tradizioni culturali e del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico.
Anche il premier Draghi ha posto con forza il problema della denatalità, ma l’Italia può anche fare tesoro delle buone pratiche già sperimentate in altri Paesi, dall’assegno unico agli asili nido, dai servizi alla genitorialità alle politiche di conciliazione, dai congedi parentali a una maggiore equità fiscale per le famiglie: misure necessarie, ma non sufficienti, su cui il nostro Paese è comunque in forte ritardo.
Ad ogni modo i fattori che frenano la natalità non sono solo economici ma anche culturali, come emerge ormai chiaramente da indagini sociologiche e statistiche. È importante tornare a dare prestigio sociale al ruolo genitoriale, saper comunicare la ricchezza della relazione con i figli, fugare i dubbi e i timori su maternità, parto e allattamento, informare in generale sulle buone pratiche e su tutti gli aiuti introdotti da amministrazioni pubbliche e da privati a sostegno di chi desidera diventare genitore. I sei progetti di legge per istituire il 25 marzo la Giornata della Vita Nascente, depositati sia alla Camera che al Senato, hanno proprio queste finalità, oltre che essere prive di costi e firmati da esponenti di forze politiche di diversa collocazione, ovvero dare un forte segnale culturale ed aprire un dibattito che coinvolga tutto il Paese, attraverso manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di informazione e di riflessione, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, nella prospettiva di far emergere tutta la positività dell’esperienza genitoriale.