La III commissione consiliare permanente urbanistica ha dedicato la seduta del 14 ottobre alla discussione della mozione presentata dai gruppi di opposizione di centro-sinistra su: Ampliamento centro commerciale di Collestrada e “nodo” stradale di Ponte San Giovanni.
Nel corso dell’illustrazione dell’atto è stato sottolineato che qualche mese fa (luglio) si è appreso che la Giunta Comunale ha avviato l’iter amministrativo relativo al progetto per l’ampliamento del Centro Commerciale di Collestrada richiesto dalla società Eurocommercial (proprietario della struttura). Si tratta di un allargamento dell’area commerciale molto importante: venticinquemila metri quadrati di nuovi spazi in più e di un’estensione del parcheggio, che sarà in grado di ospitare altre 850 automobili, con un investimento complessivo di 90 milioni di euro. Tale ampliamento dovrà essere approvato in Consiglio Comunale con le due necessarie varianti al PRG: una relativa all’ampliamento stesso, la seconda relativa alla viabilità.”
Il tema più rilevante del progetto, oltre all’opportunità di ampliare un complesso commerciale già imponente, riguarda la viabilità sulla E45 e l’impatto che l’aumento del volume di traffico avrà in un’area già pesantemente interessata da un quotidiano, imponente flusso di automezzi. Inevitabilmente, quindi, per rendere praticabile il progetto si dovranno affrontare due delicatissime questioni: quella del cosiddetto “nodo di Collestrada” e quella dell’accesso alla città. Su questo tema è in corso da anni una discussione su cui l’opposizione auspica un chiarimento definitivo. A lungo si è ritenuto che la soluzione sarebbe stata l’allargamento a tre corsie della E 45 nel tratto Collestrada-Ponte san Giovanni e il raddoppio delle rampe e delle corsie di accesso alla città (oltre al prolungamento Madonna del Piano – Corciano). Poi è subentrata l’ipotesi del “nodino”: ovvero la costruzione (ex novo) di un’arteria stradale che collegherebbe Collestrada con Madonna del Piano; un’opera, questa, che secondo gli istanti non solo devasterebbe una zona preziosa dal punto di vista ambientale, storico ed economico ma porterebbe un vantaggio limitatissimo sullo snellimento del traffico. Da notizie di stampa è emerso che Comune di Perugia e Regione avrebbero espresso ad Anas la loro preferenza per l’ipotesi di allargare la sede stradale e le rampe rispetto all’ipotesi “nodino.
Il raddoppio del centro commerciale di Collestrada, infine, rischia per gli istanti di determinare pesantissimi riverberi negativi su un centro storico già in gravissima crisi.
Per questo nell’atto si chiede all’amministrazione:
-di informare con la massima urgenza il Consiglio Comunale sullo stato di attuazione del progetto;
-di portare a conoscenza e alla discussione del Consiglio Comunale i piani di Eurocommercial, che di fatto fino ad oggi sono rimasti coperti dal massimo segreto.
– di chiarire se sono allo studio iniziative che possano compensare i sicuri effetti negativi che il raddoppio del centro commerciale avrà sulle attività del centro storico di Perugia;
-di fare chiarezza sulla questione “nodo”, anche alla luce del recente incontro tra Regione, Comune e Anas.
L’assessore all’urbanistica ha chiarito, preliminarmente, che occorre tenere separati i due argomenti, contenuti nella mozione, riguardanti da un lato il possibile ampliamento del centro commerciale di Collestrada e, dall’altro, la realizzazione del nodo/nodino di Perugia perché di competenza di soggetti diversi.
In merito alla citata delibera del 23 giugno l’assessore specifica che la stessa non ha avviato alcun percorso di variante al prg, ma fornito meri indirizzi sulla cosiddetta procedura compensativa.
L’interlocuzione, quindi, è oggi in una fase embrionale, visto che Eurocommercial ha esclusivamente presentato dei punti che la giunta ha ritenuto essere alla base della citata procedura compensativa: il riferimento è alla capacità edificatoria (25mila mq), nettamente ridotta rispetto all’originaria proposta (ex Ikea) illustrata e votata in Consiglio comunale, ecc. Il progetto embrionale, va detto, si muove all’interno del principio del consumo di suolo “zero”, insistendo peraltro su un’area oggi compromessa (ex Enel) con l’obiettivo di riqualificarla unitamente alla collina di Collestrada. Il progetto definitivo, in ogni caso, quando depositato verrà adeguatamente partecipato con Consiglio comunale e cittadinanza.
La posizione della giunta rispetto a quello che si configura come un investimento “poderoso” è di cogliere l’opportunità economica ed occupazionale per la città, valorizzando necessariamente la città “compatta” e, dunque, tutte le aziende ed attività che dovessero subire degli effetti dall’eventuale ampliamento del centro commerciale.
Il progetto, infine, non potrà che prendere in considerazione anche il tema viario e del traffico, con riferimento non solo all’accesso al centro commerciale, ma a tutta l’area circostante.
Su un piano totalmente diverso, invece, si pone il tema del nodo/nodino di Perugia che coinvolge, in qualità di protagonisti, soggetti istituzionali diversi, ossia Anas, Regione e Comuni. L’indirizzo dell’Amministrazione in questa partita è di privilegiare soluzioni che siano il meno impattanti possibile per i territori coinvolti.
Nei primi interventi l’opposizione ha fatto presente come i due temi, ampliamento centro commerciale e nodo di Perugia, non siano poi tanto svincolati tra loro essendo stati, finora, in larga parte trattati insieme. L’opposizione ha comunque auspicato che su tutta questa importante partita possa essere garantito in futuro un confronto aperto con consiglio e cittadinanza per individuare soluzioni condivise.
La maggioranza ha invece chiesto di sapere se la delibera di giunta, citata in atti, del giugno 2021 possa essere considerata atto di avvio di un procedimento amministrativo finalizzato all’ampliamento del centro commerciale di Collestrada. Dal punto di vista generale è stato detto che, rispetto ad alcuni mesi fa, non vi sono sul tema delle novità particolari e che, comunque, come accaduto finora, non vi è dubbio che verrà garantita la massima partecipazione sia in Consiglio che con la città.
La dirigente della mobilità Margherita Ambrosi, intervenendo in aula, ha chiarito, preliminarmente, che l’avvio formale del procedimento avverrà solamente quanto Eurocommercial presenterà il progetto trattandosi di procedura ad istanza di parte.
Di conseguenza la delibera di giunta di giugno rappresenta solo un atto di indirizzo generale.
Rispondendo all’opposizione la dirigente ha chiarito che l’ampliamento ipotizzato del centro commerciale di Collestrada deve, per specifici vincoli imposti dalla legislazione regionale, farsi carico di prevedere interventi migliorativi infrastrutturali necessari per non aggravare la situazione viaria preesistente.
Si tratta, in sostanza, di interventi che non riguardano solo la viabilità comunale ma anche quella della E45 su cui interlocutore necessario è Anas.
Quanto al nodino di Perugia Ambrosi ha ricordato che Anas ha ottenuto sul punto specifici finanziamenti nazionali per ciò che riguarda la progettazione; in tale contesto il Comune di Perugia ha espresso alcune riserve sull’opera che rischia di non essere risolutiva rispetto alle esigenze della città. Resta il fatto che il quadro di valutazione di Anas è diverso da quello dell’Ente essendo proiettato su un orizzonte nazionale/europeo e, quindi, sulla velocizzazione delle tratte interessate dai flussi.
Uno dei consiglieri di opposizione ha confermato la propria posizione sul tema del cosiddetto “nodino” (tratto Collestrada-Madonna del Piano): questo può essere utile solamente se considerato il primo tratto funzionale alla realizzazione dell’intero “nodo” di Perugia (Collestrada-Madonna del Piano-Corciano). Con 14mila mezzi pesanti al giorno che attraversano l’area di Perugia il problema del traffico non si può risolvere con infrastrutture parziali e che attengono al solo trasporto urbano. Solo il nodo pertanto può determinare benefici reali, consentendo alla città di Perugia di uscire da una situazione viaria difficile.
In questo contesto è chiaro che l’eventuale ampliamento del centro commerciale di Collestrada non potrà far altro se non peggiorare una situazione già al collasso: per questo servono misure adeguate che partano da una visione strategica della città, oggi mancante.
Nel chiedere un consiglio aperto sulla questione, il consigliere ha confermato la sua contrarietà all’ampliamento del centro commerciale ed il favore al nodo di Perugia.
Dai banchi della maggioranza è stato precisato che l’area di Collestrada ad oggi, dal punto di vista commerciale e trasportistico, è considerata “satura”. In ragione di ciò qualunque ipotesi di ampliamento del complesso commerciale potrà essere presa in considerazione solamente ove si accompagni ad una adeguata riqualificazione ed al potenziamento di tutto il contesto circostante.
In chiusura di dibattito l’assessore all’urbanistica ha rassicurato i presenti sul fatto che ogni ipotesi progettuale che verrà avanzata sarà adeguatamente partecipata in Comune ed in città, perché è fondamentale approfondire ogni riflesso che un eventuale ampliamento del centro commerciale dovesse apportare al tessuto economico, sociale e viario della città.
Al termine della discussione la mozione è stata rinviata al fine di procedere con ulteriori audizioni.