La III Commissione Consiliare Permanente Urbanistica ha trattato nel corso della seduta del 23 settembre due odg.
In avvio è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato da un consigliere di opposizione avente come oggetto: Introdurre un principio di precauzione e forme di prevenzione nei processi di “transizione digitale” in atto nel territorio comunale.
L’atto, già discusso nel corso delle sedute del 17 giugno e del 16 settembre, alla luce delle risultanze dei precedenti dibattiti, è stato modificato nel dispositivo dal proponente nel seguente modo:
impegna l’Amministrazione:
1)A completare in tutto il territorio comunale il progetto della “Fibra Ottica”, che fu promosso a suo tempo per avere una connessione pulita e meno impattante e che ha comportato oneri economici notevoli ed un innegabile disagio per la cittadinanza a causa di interminabili lavori di scavo di cui è rimasta traccia evidente in tutte le strade cittadine, compatibilmente con il reperimento delle risorse necessarie;
2- A potenziare, particolarmente nelle scuole, una specifica campagna di informazione e sensibilizzazione supportata dalle autorità sanitarie sull’uso sicuro e consapevole delle tecnologie e dei dispositivi di radio e telefonia.
3- A mantenere costantemente aggiornato un programma di pianificazione (in sede di future modifiche al PRG), localizzazione e mappatura delle antenne nel territorio comunale, salvaguardando dove possibile in materia di competenza comunale aree o siti particolarmente sensibili (come strutture sanitarie, scolastiche ed assistenziali).
Successivamente è stato approvato con 8 voti a favore (maggioranza), 3 astenuti (opposizione) ed un contrario (opposizione) l’Ordine del giorno di un gruppo di maggioranza avente come oggetto : Adozione del manifesto di Coldiretti Umbria “ Tuteliamo il territorio e imprese”.
L’annosa questione – spiegano gli istanti – dei danni provocati dagli ungulati, soprattutto i cinghiali, alle attività agricole e zootecniche, ha assunto i connotati di assoluta gravità ed emergenza sotto il profilo sanitario, sociale ed economico, acuiti dalla pandemia.
Ciò in quanto il numero dei cinghiali presenti in tutto il territorio regionale è aumentato in maniera così rilevante tanto che la sicurezza nelle aree rurali e urbane è fortemente a rischio con l’invasione di campi coltivati, centri abitati e strade.
Non è un caso se in tempi recenti i casi di incidenti stradali, anche mortali, provocati da questi animali sono in aumento.
In ragione di ciò la Federazione Regionale Coldiretti Umbria con il manifesto dal titolo “tuteliamo territorio ed imprese” avanza proposte di adozione di misure straordinarie e ordinarie utili ad arginare l’emergenza e a gettare le basi per una migliore gestione della specie.
Sostengono i proponenti che sia necessario dare adesione come Amministrazione comunale alle istanze contenute nel documento e, di conseguenza, sensibilizzare le Istituzioni regionali al fine di un tempestivo avvio di misure per contrastare la diffusione dei cinghiali e per tutelare la incolumità pubblica e sostenere la ripresa produttiva delle imprese agricole danneggiate per effetto dell’invasività di tale specie.
Stante ciò nel dispositivo si impegna l’Amministrazione:
- A richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;
- A dato ampio risalto alla iniziativa della Federazione Regionale Coldiretti Umbria, i cui obiettivi questo Consiglio condivide come da premesse;
- Affinché siano intraprese tutte le iniziative, compatibilmente con le competenze del Sindaco e della Giunta comunale, idonee a sensibilizzare, la Regione e la Giunta regionale in ordine alla necessità di attuare gli interventi previsti nel Manifesto “Tuteliamo territorio ed
imprese”predisposto dalla Federazione Regionale Coldiretti Umbria;
- A trasmettere il presente ordine del giorno all’Assessore Regionale competente in materia di caccia.
Il vice presidente di Coldiretti Perugia ha confermato la gravità del problema che riguarda non solo gli agricoltori, ma in generale tutto l’ambito sociale poiché i cinghiali mettono a rischio l’incolumità delle persone. E’ quindi auspicabile l’attivazione di un percorso che preveda anche l’abbattimento selettivo che riporti la situazione alla normalità.
L’Amministrazione, con l’assessore alla sicurezza, ha concordato sull’entità del problema, acuito a seguito delle restrizioni legate alla pandemia. Oggi in sostanza il numero incontrollabile dei cinghiali crea vari problemi: in primis all’agricoltura e poi all’ambito urbano determinando incidenti stradali e danni a beni e persone.
E’ quindi necessario riportare questa specie numericamente alla sua originaria connotazione; pertanto è opportuno valutare la costituzione di un tavolo permanente per affrontare la situazione di crisi e trovare soluzioni adeguate con tutte le Istituzioni interessate. Dunque si esprime condivisione in merito all’adozione del manifesto di Coldiretti.
Nei vari interventi dei consiglieri di opposizione si è rimarcata la gravità del problema legato alla forte presenza sui territori dei cinghiali e degli ungulati in genere, con conseguenti danni economici e sociali all’agricoltura, alla infrastrutture ed alle persone.
E’ quindi fondamentale adottare soluzioni per contenere il fenomeno, anche utilizzando il sistema dell’abbattimento selettivo, purché ciò si accompagni ad una politica complessiva di interventi sul settore della raccolta dei rifiuti, della cura del territorio, ecc.
Parte dell’opposizione ha spiegato altresì che gli agricoltori dovrebbero essere risarciti per i danni subiti da chi non è riuscito ad evitare l’aggravarsi di questa situazione con politiche fallimentari.
Tutti i consiglieri di opposizione hanno comunque chiesto di approfondire l’odg attraverso le audizioni dei rappresentanti della regione e delle associazioni animaliste ed ambientaliste. Richiesta non accolta dai proponenti che hanno invece chiesto di mettere in votazione l’atto.