La IV commissione consiliare Cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha approvato all’unanimità nel corso della seduta del 27 luglio l’odg di Progetto Perugia su: “Incentivare le attività sociali rivolte agli anziani ed in particolare l’attività motoria nel post Covid”
Illustrando l’atto Nicola Volpi ha spiegato che la pandemia ha relegato in casa milioni di italiani, tra cui anche gli anziani. Infatti, la diffusione del COVID-19 ha obbligato diversi paesi ad attivare provvedimenti per la tutela della popolazione che includono le restrizioni dei contatti interpersonali e l’isolamento sociale. Se da una parte questi accorgimenti sono stati finalizzati a salvaguardare i sistemi sanitari ormai sovraccarichi e proteggere dal contagio i soggetti più a rischio come gli anziani, è anche vero che la separazione dai familiari e dalla rete di relazioni informali può comportare conseguenze preoccupanti per la popolazione della terza età.
Negli studi sul fenomeno dell’invecchiamento, infatti, si sottolinea il ruolo fondamentale dei contatti sociali nel contribuire alla qualità della vita dell’anziano, non solo in termini di mantenimento di uno stile attivo, dinamico e indipendente, ma anche nel rispondere ai bisogni di protezione, sicurezza e appartenenza che si intensificano in età avanzata. Il ritiro sociale e l’esclusione dalle relazioni familiari, da quelle informali costituite dalle amicizie e dalla rete di vicinato, può dunque minare il senso di sicurezza e la salute degli anziani.
L’art 4 del decreto riaperture-bis – evidenzia Volpi – dice che “dal 24 maggio 2021, in zona gialla, le attività di palestre sono consentite in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico, a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri e che i locali siano dotati di adeguati sistemi di ricambio dell’aria, senza ricircolo.”
Il 21 settembre 2020 il coordinamento del Centro Socio-Culturale di Perugia ha presentato il progetto “La terza età in palestra” per la Stagione 2020-2021 che prevede lo svolgimento delle attività consentite dalle norme indicate dal protocollo di sicurezza per il contenimento del contagio da Covid 19, seguendo le linee guida elaborate dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alla luce di ciò nel dispositivo gli istanti impegnano l’Amministrazione a mettere a disposizione facilitando l’uso degli spazi necessari (palestre, piscine, cva) di proprietà del Comune di Perugia affinché le attività sociali con particolare attenzione per quelle motorie rivolte agli anziani possano essere incentivate ed incrementate così che questi possano giovarne sia dal punto di vista fisico che sociale.
L’assessore ai servizi sociali Edi Cicchi ha sottolineato che l’odg propone un tema importante perché è fondamentale che gli anziani svolgano attività motoria e sociale, di attenzione all’alimentazione e, di conseguenza, di prevenzione. Azioni, queste, che sono mancate nel periodo della pandemia con gravi conseguenze per la qualità della vita degli anziani. Poter ripartire oggi, dunque, per l’assessore Cicchi è decisivo per la vita degli anziani sia dal punto di vista fisico che socio-aggregativo.
E’ quindi opportuno che tutti si diano da fare lavorando in rete per consentire agli anziani di sviluppare questa attività di rilievo.
L’assessore allo sport Clara Pastorelli ha confermato che il tema in oggetto è molto sentito dall’Amministrazione essendo nota la valenza dell’attività motoria per gli anziani. Proprio per cercare una ripartenza si sono svolti alcuni incontri con le associazioni che operano nel settore per capire come da settembre si potrà operare in sicurezza. E’ noto che le attività in oggetto si svolgono in spazi, come palestre, cva ecc. condivisi con scuole ed associazioni. Questi utilizzi, purtroppo, a causa dell’emergenza covid, si sono ristretti sia per i tempi che per le limitazioni delle capienze anche al fine di rispettare i protocolli di sicurezza imposti dalla normativa. La disponibilità dell’Amministrazione è quindi massima ma occorrerà verificare l’evoluzione della pandemia e, di conseguenza, conoscere ed applicare i protocolli che verranno stabiliti.
Il dott. Loreno Mercanti, Presidente del Coordinamento Centri Socio Culturali del Comune di Perugia, ha chiesto un aiuto concreto all’Amministrazione in termini di individuazione degli spazi utili per svolgere l’importante attività motoria e sociale in favore degli anziani. Ciò è fondamentale sia dal punto di vista logistico che economico, perché, in caso di decentramento, il coordinamento non ha le risorse sufficienti per garantire il servizio.
Mercanti ha precisato che vi è la volontà di ripartire con l’attività da settembre con il nuovo programma, ma vi sono delle difficoltà legate all’indisponibilità di alcune strutture come cva o centri aggregativi.
Il consigliere della Lega Alessio Fioroni ha parlato di odg concreto ed utile perché pone al centro dell’attenzione la generazione più colpita dal covid. Si tratta di una generazione che rappresenta la memoria storica e la saggezza; per tali ragioni va tutelata in ogni modo possibile con iniziative culturali, sport e socialità.
Alla proposta contenuta nel dispositivo, sostiene Fioroni, si frappongono purtroppo alcuni ostacoli, ossia la carenza di spazi e di risorse, che, tuttavia, l’Amministrazione comunale è chiamata ad eliminare essendo quella in oggetto un’autentica priorità.
Per Lucia Maddoli (IPP) il tema proposto nell’odg è condiviso e sostenuto appieno.
Secondo la vice presidente del Consiglio comunale l’Amministrazione deve ascoltare ed accogliere il grido d’aiuto lanciato da Mercanti, rappresentato peraltro con garbo. Nel condividere l’intervento di Fioroni, Maddoli ha auspicato che il Comune rafforzi il sostegno alle associazioni che forniscono servizi alla terza età.
In replica il consigliere Volpi, nel ringraziare gli intervenuti, ha sottolineato l’importanza di assegnare al tema discusso un ordine di assoluta priorità onde consentire di individuare le soluzioni al problema.