La IV commissione consiliare Cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Roberta Ricci del gruppo Lega Salvini per Perugia: “Adesione all’Associazione Regionale “Strade della Ceramica” e all’Associazione Nazionale Città della Ceramica”.
Ricci ha ricordato che con legge n. 188 del 1990 lo Stato promuove la ceramica artistica tradizionale attraverso l’istituzione del Consiglio Nazionale Ceramico (CNC) con il compito di tutelare il settore, valorizzandone il patrimonio storico e culturale. Allo scopo è stato creato il marchio della “ceramica artistica tradizionale” (CAT).
Attualmente in Italia le “città della Ceramica” riconosciute dal CNC sono 46 e dal 1999 le stesse si sono unite per costituire l’Associazione Italiana Città della Ceramica (AICC) la cui finalità è quella di creare una rete nazionale delle città.
Ad oggi il CNC ha riconosciuto come “Città della Ceramica” ben 5 Comuni in Umbria: Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto come soci fondatori dell’AICC, Deruta e Città di Castello in un secondo momento (l’iscrizione del Comune di Umbertide è in fase di ultimazione) portando così la nostra Regione al secondo posto a livello nazionale dopo la Campania ed assieme alla Sicilia.
Il Consiglio Nazionale Ceramico (CNL) ha stilato un ulteriore elenco di città italiane che hanno i requisiti storici per ricevere in futuro il riconoscimento di “Città della Ceramica” (oltre 100) tra le quali sono presenti i Comuni di Perugia, Fratta Todina, Nocera Umbra.
Perugia, in particolate, fin dal ‘400 ha un patrimonio di materie prime, conoscenze tecniche e competenze acquisite dell’arte ceramica che vanta radici storiche profonde.
Nel 2009 a Perugia si è costituita l’associazione culturale “ARTICITY botteghe artigiane del centro storico” per dare impulso alle attività artigianali del territorio umbro e in particolare del centro storico.
Nel 2019, invece, è stata fondata l’Associazione “Strada della Ceramica in Umbria-Umbria Ceramic Way”, di cui fanno parte i Comuni iscritti all’AICC, per promuovere azioni comuni volte a valorizzare la tradizione ceramica ed il turismo legato a questa tradizione artistica, attraverso la costruzione di una rete regionale delle città.
Secondo Ricci in una politica di rilancio del settore economico, culturale e turistico della città, le potenzialità del settore della ceramica tradizionale sono altissime e pertanto, devono essere valorizzate attraverso strategie di marketing condivise. Per fare ciò è necessario includere la città di Perugia in un circuito più ampio sia a livello regionale che nazionale.
Per questo la consigliera propone di impegnare l’Amministrazione:
-ad aderire “all’Associazione Nazionale ” Città della Ceramica” e all’associazione Regionale” Strade della Ceramica;
-a valorizzare e promuovere la figura del Maestro Artigiano riaprendo il relativo elenco regionale.
Il sindaco di Deruta Michele Tognaccini ha ripercorso le tappe che hanno portato alla creazione dell’associazione regionale, fondata da 5 comuni umbri, con l’obiettivo di valorizzare questa eccellenza della regione; si tratta di un sodalizio unico nel suo genere in Italia. “Saremmo felici ed orgogliosi se anche Perugia volesse aderire a questa associazione stante la sua storia nel settore della ceramica”.
Ciò secondo Tognaccini sarebbe fondamentale per favorire lo sviluppo di tutto il territorio potenziando una forma di turismo esperienziale.
Deruta, ha continuato Tognaccini, è capofila dell’associazione ed è presente anche nel direttivo nazionale di Aicc. Il sindaco ha quindi evidenziato che tra i comuni coinvolti è nata una positiva sinergia: si è creato infatti un gruppo di lavoro utile per promuovere i territori e le sue eccellenza artistico-artigiane.
L’assessore allo sviluppo economico Gabriele Giottoli ha parlato di un tema che l’Amministrazione sta cercando di portare avanti da tempo.
Nell’auspicabile adesione all’associazione ci sono due elementi fondamentali: il primo è rappresentazione dall’aggregazione tra diversi Comuni e realtà che va in un solco già avviato da Perugia in altri settori. Ciò infatti è fondamentale per superare tutte le barriere.
In secondo luogo va evidenziato che la ceramica fa parte della storia della città: per questo aderire all’associazione è necessario. Ciò consentirà di fare da volano al settore dell’artigianato valorizzando la figura del maestro artigiano che altrimenti rischia progressivamente di scomparire.
Il dott. Franco Billi, dirigente regionale allo sviluppo economico ha confermato la piena disponibilità della Regione dell’Umbria a sostenere questo settore anche dal punto di vista economico, in linea con quanto già fatto finora. Billi ha ricordato che i maestri artigiani sono riconosciuti dalla regione che tiene un apposito elenco, mentre per la formazione/insegnamento sarà possibile agire sviluppando un apposito progetto con Arpal.
Ilaria Tamburi del settore artigianato, cultura e turismo del Comune di Deruta ha confermato che l’ente sarebbe onorato di accogliere Perugia all’interno dell’associazione regionale della ceramica essendo ciò consentito dallo statuto. Quanto, invece, all’adesione all’associazione nazionale ciò richiede, preventivamente, il riconoscimento di Perugia quale comune di antica tradizione ceramica a seguito di specifica procedura. Tamburi ha confermato la disponibilità di Deruta a valorizzare la figura del maestro artigiano, chiedendo in tal senso un sostegno economico alla regione.
La serie delle audizioni è stata conclusa dall’intervento del maestro artigiano Maria Antonietta Taticchi, presidente fin dalla sua costituzione di Articity, associazione nata con l’intento di promuovere il piccolo artigianato artistico del centro storico, in passato un po’ dimenticato a vantaggio delle grandi aziende.
Taticchi, invece, ha confermato l’importanza di lavorare per tramandare queste tradizioni che rischiano, altrimenti, di perdersi.
Per ciò che concerne i maestri artigiani, Taticchi ha riferito che, inizialmente, molti di essi hanno richiesto ed ottenuto dalla regione il riconoscimento; tuttavia nel tempo il registro è stato chiuso rendendo impossibile l’iscrizione di altri. Taticchi ha sottolineato che effettivamente esiste una legge regionale sul tema (33 del 2013), ma la stessa viene scarsamente applicata e finanziata: ha quindi chiesto un cambio di passo al fine di dare la possibilità ai maestri artigiani di essere tali, favorendo di conseguenza lo sviluppo di tutto il territorio.
La consigliera Francesca Renda (TPPU) si è detta a favore dell’odg perché la ceramica rappresenta un’eccellenza che le istituzioni sono chiamate a promuovere. Ciò in quanto è fondamentale valorizzare prodotti che caratterizzano l’Umbria con l’effetto di fare da volano all’economia dei territori.
Per Gino Puletti (Progetto Perugia) le audizioni degli ospiti hanno fatto emergere quanto sia importante sostenere le iniziative che coinvolgono l’artigianato storico soprattutto al fine di rafforzare la compattezza dei territori e recuperare quelle eccellenze che si stanno perdendo.
L’artigianato artistico, infatti, è l’emblema del “made in Italy” all’estero; occorre quindi lavorare per non perdere questo patrimonio. In ciò è fondamentale il sostegno di tutti gli enti, partendo dalla regione. Ciò consentirebbe di riaprire una prospettiva culturale che favorisca il coinvolgimento dei giovani, altrimenti costretti ad emigrare altrove.
Michele Cesaro (FI) ha evidenziato che, quando ci sono alte finalità, la politica è in grado di abbattere i confini, costruendo percorsi di alto livello culturale.
L’Amministrazione regionale da tempo sta traducendo in realtà il paradigma valore/qualità, riuscendo a valorizzare le eccellenze dei territori, ma molto ancora si può fare.
C’è molto da lavorare, infatti, nel settore dell’artigianato facendolo conoscere a livello locale e non solo; ciò deve partire soprattutto dalle scuole dalle quali non si può prescindere per tramandare radici storiche ed identitarie.
Il capogruppo di Progetto Perugia Francesco Vignaroli ha rimarcato che l’odg va in una direzione interessante che dovrebbe spingere regione ed enti locali ad attivare politiche strutturali e non interventi spot. Secondo Vignaroli, infatti, a nulla serve l’esistenza di una legge tout court, se poi ad essa non vengono fornite le opportune risorse economiche per tradursi in azioni concrete.
Se perdiamo la capacità di sostenere l’artigianato – ha detto – perdiamo una capacità produttiva e di sviluppo irrinunciabile che caratterizza l’Umbria nel mondo come un’assoluta eccellenza.
Ben venga, quindi, l’adesione alle associazioni ceramiche purché a ciò si accompagni una specifica politica programmatica.
In replica Ricci ha ringraziato tutti gli intervenuti per il prezioso contributo offerto al dibattito, ribadendo la necessità di sostenere l’artigianato artistico, eccellenza della regione.
Per il resto la consigliera ha confermato l’opportunità che Perugia aderisca alle associazioni, regionale e nazionale, ceramiche entrando per l’effetto in un circuito virtuoso.