La II (bilancio) commissione consiliare, presieduta da Alessio Fioroni, ha dedicato la seduta odierna all’esame di tre pratiche di giunta.
In avvio è ripresa la trattazione delle due preconsiliari, “documento unico di programmazione (D.U.P.) e stato di attuazione dei programmi al 31.12.2020 ed bilancio Di Previsione 2021-2023, già illustrate dall’assessore Bertinelli e dal dirigente De Paolis nel corso della seduta di venerdì 9 aprile.
Contemporaneamente assessore e dirigente hanno illustrato la pratica concernente il rendiconto di gestione per l’anno 2020.
L’esercizio chiuso al 31 dicembre – ha detto l’assessore Cristina Bertinelli – è stato fortemente caratterizzato dagli effetti della emergenza sanitaria e quindi economica e sociale derivanti dalla pandemia denominata Covid-19, peraltro ancora in corso. Le criticità, in termini di bilancio e di gestione economico-finanziaria, che sono state affrontate nel corso del 2020 sono testimoniate dalle diverse variazioni di bilancio adottate in via d’urgenza, rese necessarie dagli interventi governativi che si sono succeduti per sostenere anche gli enti locali, sia in termini di minori entrate correnti, sia in termini di maggiori spese di funzionamento e di adeguamento delle strutture.
I risultati complessivi del rendiconto di gestione 2020 sono comunque soddisfacenti dal momento che:
Non risultano anticipazioni di tesoreria non restituite e le somme vincolate utilizzate per la cassa corrente sono state ripristinate
Sono stati rispettati i vincoli di finanza pubblica ed in particolare il vincolo del Pareggio di bilancio
Il risultato complessivo della gestione presenta un saldo positivo di circa 35 milioni che, depurato delle risorse accantonate e vincolate sia in corso di esercizio, sia in sede di rendiconto, riporta un saldo positivo di € 3.363.466,46
Il risultato generale di amministrazione, che tiene conto anche dei residui attivi e passivi, presenta un saldo positivo di circa € 134 milioni che, depurato delle quote accantonate, vincolare e destinate (ad investimenti), riporta un saldo negativo di € 20.163.283,15.
Il saldo negativo rappresenta la somma ancora da ripianare del disavanzo tecnico accertato con il rendiconto di gestione 2014, ammontante a circa € 34 milioni, di cui si terrà conto nei prossimi bilanci di previsione annuale. L’aspetto positivo è rappresentato dal fatto che, rispetto al recupero del disavanzo tecnico in 28 rate da circa € 1,2 milioni all’anno, i risultati fino ad oggi conseguiti hanno consentito di accelerare la tempistica di rientro per circa 7 milioni di euro.
Per quanto riguarda la gestione corrente l’esercizio 2020 ha risentito, dal lato della spesa, dell’approvazione del bilancio di previsione a metà ottobre e quindi la gestione in esercizio provvisorio per la gran parte dell’anno, dal lato delle entrate, la riduzione di alcune tipologie – sia tributarie che extra-tributarie – in conseguenza della emergenza sanitaria e delle misure agevolative previste dall’Amministrazione, controbilanciate da misure quali i contributi statali vincolati (ad es. il fondo per il sostegno alimentare, i fondi per edilizia scolastica, i fondi per le sanificazioni, i fondi per i trasporti pubblici) e i trasferimenti per ristorare le minori entrate (ad es. Imposta di soggiorno, IMU, Tosap) determinate da interventi mirati – esenzioni e agevolazioni tributarie – e per garantire gli equilibri di bilancio; in particolare sono state assegnate importanti risorse attraverso il Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali, per circa € 11,6 milioni che, in parte hanno fronteggiato le minori entrate ed in parte sono confluite nel risultato di amministrazione e potranno essere utilizzate con il bilancio dell’esercizio 2021.
Per quanto riguarda la spesa per investimenti si rileva un incremento rispetto all’esercizio precedente passando da circa 10 milioni ad oltre 17 milioni di euro per effetto dell’attuazione dei cronoprogrammi di spesa di interventi su opere e lavori pubblici programmati negli anni precedenti, quali ad esempio gli interventi contenuti nel Programma di riqualificazione del Quartiere di Fontivegge e gli interventi finanziati con i fondi dell’Agenda urbana e con i contributi della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia.
Seppure l’andamento delle riscossioni delle entrate proprie non ha raggiunto i livelli dell’esercizio precedente, a causa della sospensione dell’attività di riscossione coattiva per fronteggiare l’emergenza sanitaria, i risultati della cassa sono stati positivi per il secondo esercizio consecutivo.
Gli obiettivi operativi e programmatici e i servizi essenziali relativi all’annualità 2020 sono stati comunque raggiunti ed erogati nonostante le difficoltà legate alla pandemia e all’attività amministrativa degli uffici che hanno operato per la gran parte dell’anno “da remoto”.
Il rendiconto della gestione 2020 del Comune di Perugia rappresenta pertanto un bilancio che, per effetto degli accantonamenti ai fondi, in primo luogo al Fondo crediti di dubbia esigibilità che ha raggiunto la somma di circa € 121 milioni, è strutturalmente solido e non presenta indici di deficitarietà.
Entrando nel dettaglio tecnico della manovra, il dirigente Dante De Paolis ha riferito che il risultato di competenza di parte corrente è pari a 31,6 milioni, mentre quello di parte capitale si attesta sui 3,5 milioni, per un complessivo risultato di gestione di 35 milioni circa, in crescita rispetto ai 20milioni del 2019 ed ai 15,3 del 2014.
Il fondo di cassa al 31 dicembre 2019 è di 19,2 milioni; ciò, in aggiunta ad altre voci, restituisce un avanzo di amministrazione pari a 134 milioni in crescita rispetto al passato.
Il risultato di amministrazione complessivo attesta al 31.12.2020 un disavanzo pari a meno 20 milioni, proveniente, come noto, dall’accantonamento al FCDE (fondo credito di dubbia esigibilità) effettuato con rendiconto 2014 (34 milioni) da ripianare in 28 annualità di cui 23 residue. Rispetto al piano di rientro il Comune di Perugia è in forte anticipo, circa 7 milioni. Cresce l’FCDE passando dai 102 milioni del 2019 ai 121 del 2020.
Per ciò che concerne la tesoreria, il fondo cassa al 31 dicembre 2020 è di 19,2 milioni.
Non sono presenti anticipazioni di tesoreria non restituite, come già avvenuto nel 2019. Ciò rappresenta un importante risultato se si pensa che nel 2016 le anticipazioni non restituite erano di 23 milioni.
I tempi di pagamento del 2020 (8,7 giorni) si confermano sui livelli del 2019 (8,7), in miglioramento rispetto ad esempio al 2015 (83 giorni).
Arrivando alle entrate per titoli, su un complesso di 287 milioni, 136 sono entrate tributarie (47%). Queste ultime sono composte principalmente dalla tari (36%) e poi dall’imu (29%).
In merito alle entrate da trasferimenti, su 33 milioni complessivi, il 76% arriva dallo Stato, il 16% dalle amministrazioni locali, in primis regione.
Circa le entrate extratributarie, su 21 milioni, il 30% sono proventi da gestione dei beni.
Passando all’esame della spesa, il totale si attesta sui 250milioni, di cui il 60% da spese correnti. La spesa pro capite passa dai 107 euro del 2010 agli attuali 919.
Gli investimenti nel 2020 sono stati pari a 17,2 milioni, destinati principalmente a lavori e manutenzioni del patrimonio comunale.
Nel 2020 sono stati contratti nuovi mutui per 4,2 milioni, di cui 3 per la realizzazione del plesso scolastico di Ponte Pattoli.
La spesa pro capite per gli investimenti è di 104 euro, in crescita rispetto ai 61 del 2019.
L’indebitamento totale decresce in maniera importante (meno 40%) dal 2010 passando dai 165 ai 98 milioni, in linea con il 2019, con incidenza pro capite di 587 euro (981 nel 2010).
Il debito residuo di 98 milioni è composto principalmente da mutui con cassa depositi e prestiti (77 milioni).
In forte calo il personale a tempo indeterminato dell’Ente che scende dalle 1350 unità del 2010 alle 981 del 2020 (meno 27%).
La spesa netta per il personale è di 34,5 milioni, in calo rispetto ai 43 milioni del 2011.
Il rapporto organico/popolazione si attesta su una proporzione 1/169 ben al di sotto dei limiti massimi imposti dalla normativa (1/120).
I residui attivi sono 190 milioni, quelli passivi 47.
Non emergono dal bilancio parametri di deficitarietà strutturale.
Il consigliere PD Francesco Zuccherini ha evidenziato che il bilancio in esame è stato necessariamente condizionato dalla pandemia in atto.
Entrando nel dettaglio dei numeri, ha fatto presente come, sulla partita dei fondi compensativi provenienti dallo Stato, il Governo abbia messo in campo un impegno importante consentendo di aumentare le risorse in favore del Comune di Perugia con crescita percentuale rilevante.
Quanto al bilancio, Zuccherini segnala come la parte centrale della manovra sia rappresentata dalle azioni che vengono portate avanti dall’Amministrazione. In questa fase di forte crisi ci sarebbe bisogno – ha detto – di uno sforzo maggiore in alcuni campi (si pensi sgravi tari e imu) per favorire la ripresa di alcuni soggetti messi in grave difficoltà dalla crisi (aziende, imprenditori, ecc.).
Il consigliere sostiene poi che la diminuzione della spesa per investimenti non vada letta come un dato positivo, essendo specchio della riduzione dei servizi e della capacità gestionale dell’Ente.
Altre criticità provengono dalla situazione del personale, visto che la netta riduzione dei dipendenti ha determinato difficoltà di gestione, anche a causa della carenza di un piano di riorganizzazione della macchina comunale.
Per il capogruppo della Lega Lorenzo Mattioni dal bilancio emerge che il Comune ha fatto benissimo dal punto di vista tecnico, visto che è in anticipo sul ripianamento del disavanzo. Ora, dunque, occorre lavorare bene per sfruttare al meglio questo vantaggio, magari abbassando la pressione sui cittadini o fornendo loro maggiori servizi.
Rispondendo a queste valutazioni, l’assessore Bertinelli, in replica, ha chiarito di essere favorevole alle agevolazioni citate da Zuccherini per sostenere le aziende in difficoltà. Tanto è vero che ciò verrà fatto al momento in cui verrà approvato il piano finanziario della Tari. Sulla riduzione della spesa per investimenti ha rimarcato che il 2020 è stato un atto eccezionale; per questo molte azioni hanno subito un forte rallentamento. Si sta lavorando, ora, per recuperare nel 2021 il tempo perduto.
Circa la situazione dei dipendenti, l’assessore ha riferito che il calo in parte è stato fisiologico, in parte dovuto ad eventi (blocco delle assunzioni, ecc.) che hanno poi determinato una situazione di sofferenza. E’ noto che, per reagire a ciò, l’Amministrazione ha avviato un significativo processo di riorganizzazione ed approvato un piano assunzionale importante.
Quanto all’utilizzo dei benefici derivanti dall’anticipazione del piano di ripiano del disavanzo, l’assessore ha fatto presente che era intenzione dell’Amministrazione utilizzare questo vantaggio conseguito al fine di ridurre le rate successive annuali. Ipotesi che è stata bocciata dalla Corte dei Conti.