La II commissione consiliare permanente Bilancio, presieduta da Alessio Fioroni, nella seduta del 9 febbraio, ha trattato l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Maria Cristina Morbello del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle su: Rafforzamento uffici tecnici per Fondi PNRR”.
Fino al 2026 – ha ricordato Morbello – i Comuni avranno un ruolo di primo piano nella gestione di quasi 50 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: il dato è riportato in un recente report – gennaio 2022 – di Cdp Think Tank (Centro studi di Cassa depositi e prestiti) dal titolo ‘Il PNRR e le sfide per i Comuni italiani’.
Per il Centro studi di Cassa depositi e prestiti il flusso di risorse del PNRR può colmare il fabbisogno di investimenti comunali rimasto in parte insoddisfatto negli ultimi anni.
Cdp Think Tank stima che la capacità di investimento annua dei Comuni aumenterà del 60%.
Gli obiettivi quantitativi sono rilevanti, ma lo sono ancor di più quelli qualitativi, ossia “dove” e “come” verranno impiegati i fondi del PNRR.
Il report del Centro studi di Cassa depositi e prestiti riporta l’elenco dettagliato dei capitoli di investimento che coinvolgono i Comuni. Solo per fare alcuni esempi, sono previsti: 6 miliardi per interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni; 4,6 miliardi per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia; 3,9 miliardi per la messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica; 3,3 miliardi per progetti di rigenerazione urbana per ridurre emarginazione e degrado sociale.
Tutte risorse attribuite direttamente ai Comuni come soggetti attuatori.
Lo studio di Cdp Think Tank elenca anche le risorse attribuite ai Comuni come soggetti attuatori in concorrenza con le Regioni, tra queste: 3,6 miliardi per lo sviluppo del trasporto rapido di massa; 3,6 miliardi per il rinnovo delle flotte bus e treni verdi; 2,8 miliardi per programma innovativo della qualità dell’abitare.
Gli interventi più significativi riguardano le misure a favore dell’istruzione, della tutela del territorio, delle risorse idriche e dell’inclusione sociale, con l’obiettivo di recuperare spazi urbani per ridurre l’emarginazione, il degrado sociale e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Lo chief economist del Cdp Think Tank, Andrea Montagnino, ha osservato che un quarto del PNRR italiano passa per i Comuni; è quindi evidente che, per non rischiare di lasciarlo in parte inattuato, serve da parte dei Comuni una risposta gestionale efficiente.
Gli Uffici tecnici rischiano di diventare il tallone di Achille perché dovranno rispondere in termini di quantità e qualità ai bandi di gara.
Con l’ordine del giorno pertanto Morbello impegna il sindaco e la giunta a rafforzare tali uffici, ad adottare best practice per semplificare e velocizzare programmazione e progettazione degli interventi e la definizione delle priorità e, ancora, a costituire un team di esperti, in collaborazione con associazioni di categoria e ordini professionali, per un confronto permanente sull’applicazione di best practice, nonché sull’attività di monitoraggio e verifica del rispetto dei cronoprogrammi per il conseguimento di obiettivi quantitativi e qualitativi inerenti ai fondi del PNRR.
L’assessore Clara Pastorelli ha riferito che anche lo sport è rientrato tra i progetti del prnn ai fini della rigenerazione e potenziamento dei campi da calcio ubicati nei quartieri lungo l’asta del Tevere. Ciò consentirà di proseguire un lavoro avviato da circa 2 anni e mezzo volto alla valorizzazione dell’impiantistica sportiva cittadina (n. 30 strutture).
Pastorelli ha spiegato che il Comune di Perugia dovrà affrontare molteplici progettualità connesse ai fondi del pnrr: alcune di esse sono già partite (es. Pinqua), altre sono in fase di completamento o ancora in avvio. Per tali ragioni il rafforzamento del personale è un tema centrale che, ad oggi, passa per alcune strade: in primis le risorse dei quadri economici per nomine a tempo determinato, l’aumento del personale a tempo determinato con risorse proprie, attualmente non disponibili, gli accordi quadro con consip ed Invitalia per acquisti, forniture e lavori, ed infine i mille esperti messi a disposizione dal ministero per tutta l’Italia. Ultima ipotesi è ottenere fondi per la progettazione tramite decreto del ministero dell’interno per interventi di messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico, di efficientamento di scuole ed edifici pubblici, nonché di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti. In questo quadro l’Amministrazione si sta attivando perché crede che la valorizzazione degli impianti sportivi sia fondamentale per sostenere l’attività dei ragazzi e delle famiglie.
L’assessore Gabriele Giottoli ha ricordato che il Comune, appena sono emerse notizie sul pnrr, si è adoperato per lavorare a questa opportunità dandosi un preciso metodo. Trattandosi di fondi che possono incidere sulle generazioni future, si è deciso di anticipare i tempi costituendo un tavolo di confronto con 13 comuni limitrofi e l’Università. L’obiettivo era ed è di mettere insieme idee progettuali e definire per l’effetto schede dettagliate degli interventi.
Proprio alla luce di questa partita così importante l’Amministrazione ha deciso poi di creare una nuova struttura organizzativa che si occuperà non solo della gestione dei finanziamenti ma anche di pianificazione urbanistica, turistica e di relazioni internazionali.
Questa “scatola” va ora riempita con assunzioni e opportunità di gestione del personale che le normative consentiranno.
Il dirigente della nuova struttura arch. Franco Marini ha spiegato che la stessa punta a gestire le programmazioni non solo legate al pnrr ma anche all’agenda 2021-2027.
Sul prnn, come noto, il lavoro è già stato avviato da tempo con risultati già in parte andati in porto: Pinqua, Asta del Tevere, San Marco per un complesso di 45 milioni di euro.
A ciò si aggiunge la partita del Brt, previsto nel pums.
In tale contesto rafforzare la struttura organizzativa e degli uffici sarà fondamentale per garantire risultati virtuosi.
Il capogruppo di FdI Michele Nannarone ha rappresentato che quella in esame è una occasione di sviluppo unica per la città. Proprio per le molteplici implicazioni che la partita comporta, ha quindi chiesto di poter approfondire l’odg invitando in audizione gli assessori al bilancio ed al personale.
Per Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) il prnn è un obiettivo che la città non può disattendere. Ci sono, infatti, tante risorse da intercettare e poi gestire, facendosi carico di una progettazione di interventi in grado di cambiare il volto di Perugia. E’ noto che i tempi per farlo sono strettissimi: certamente all’interno del Comune non mancano le idee, grazie ad un alto livello di capacità progettuale, ma metterle in pratica sarà decisivo per favorire un salto di qualità soprattutto dal punto di vista economico.
Dunque per Casaioli spetta ora all’Amministrazione riuscire a portare a termine queste progettualità: per farlo si deve lavorare per “catturare” le occasioni concesse dalle normative per il potenziamento delle risorse umane.
Nel concordare sulla necessità di ulteriori audizioni, Fabrizio Croce (IPP) ha ricordato che il tema riprende un dibattito già effettuato in Consiglio tempo fa in occasione di un odg della consigliera Renda. Secondo Croce in Comune vi sono professionalità adatte per portare avanti certe progettualità, previa specifica formazione. Solo così non si perderanno le occasioni offerte.
Per Roberta Ricci (Lega) il tema è di attualità anche se è sul tavolo da ben prima della pandemia. In questa partita, secondo la sua opinione, si deve rimanere con i piedi piantati per terra, perché se è vero che occorre intercettare i finanziamenti, è altrettanto vero che ad oggi non c’è chiarezza sui fondi.
Non si devono, per l’effetto, ingenerare false aspettative, salvo poi vederle sfumare; in tal caso la colpa non potrà essere ascritta agli enti locali, essendo i compiti principali posti sulle spalle del governo. Per la consigliera, quindi, prima di strutturare apparati tecnici ad hoc è bene capire quali saranno le risorse a disposizione del Comune.
Sostiene Michele Cesaro (FI) che sul pnrr sarebbe ideale poter gestire per fasi il processo, inserendo risorse umane in proporzione all’arrivo dei finanziamenti. Purtroppo ciò è irrealizzabile perché quando arrivano le risorse poi i tempi di attuazione sono strettissimi. Per tale ragione è fondamentale agire in anticipo, predisponendo strutture adeguate, la cui dotazione appare complessa trattandosi di una partita totalmente nuova.
Cesaro ha quindi rivolto un invito a tutti gli assessori di agire in stretta sinergia sviluppando quei progetti che porteranno ad opere in grado realmente di cambiare la città.
In replica Morbello ha spiegato che l’odg affronta una sfida che non può essere gestita con un approccio provinciale. Serve invece un’impostazione aperta, fatta di partecipazione e rafforzamento degli organici. Il tutto per trasformare Perugia in una città realmente europea.
Al termine del dibattito la commissione ha rinviato l’argomento per procedere ad ulteriori audizioni.