La II commissione bilancio, presieduta da Alessio Fioroni, ha trattato nel corso della seduta del 12 maggio due odg.
E’ stato discusso in avvio l’odg presentato dalla cons. Cristina Morbello del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle su: Lotta all’evasione e all’elusione fiscale attraverso il Sistema Integrato del Territorio (SIT);
Illustrando l’atto Morbello ha riferito che a decorrere dal 1° febbraio 2021 è stata disposta l’attivazione del Sistema Integrato del Territorio, sistema tecnologico per lo svolgimento delle funzioni di competenza dell’Agenzia delle Entrate relative al Catasto e ai servizi geotopocartografici, nonché in materia di anagrafe immobiliare integrata.
I dati presenti negli archivi del SIT costituiscono l’informazione primaria ed originale delle risultanze informatizzate degli atti e degli elaborati catastali.
La base dei dati catastali è resa disponibile alle Pubbliche amministrazioni – compresi i Comuni – per lo svolgimento, diretto o per il tramite dei soggetti dalle stesse delegati, dei propri compiti istituzionali.
In conclusione la semplificazione e l’armonizzazione dell’aggiornamento dei dati attraverso il SIT consentirà anche alle altre Pubbliche amministrazioni di confrontarli velocemente con quelli delle rispettive banche dati ai fini della lotta all’evasione e all’elusione fiscale (TARI in primis), nonché per la tutela ambientale, paesaggistica e idrogeologica.
Per quanto concerne il Comune di Perugia, il maggior gettito derivante dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale attraverso il SIT potrà essere impiegato per la riduzione delle aliquote dei tributi locali, a partire dalla TARI, a vantaggio di tutti i cittadini del Comune di Perugia.
Tanto premesso, per ottenere sempre migliori performance nella lotta all’evasione e all’elusione fiscale ed abbassare così le aliquote dei tributi locali, si impegna il Sindaco e la Giunta a predisporre adeguate misure per utilizzare il Sistema Integrato del Territorio (SIT), appena sarà pronto per il territorio del Comune di Perugia, al fine di:
-attivare il procedimento di revisione parziale del classamento delle unità immobiliari site in microzone comunali per le quali il rapporto tra il valore medio di mercato individuato e il corrispondente valore medio catastale ai fini dell’applicazione delle imposte si discosti significativamente dall’analogo rapporto relativo all’insieme delle stesse microzone comunali ai sensi del comma 335 dell’articolo unico della legge 311/2004;
-diffidare, constatata la presenza di immobili non dichiarati in Catasto ovvero la sussistenza di situazioni di fatto non più coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie, i proprietari a provvedere alla dichiarazione in Catasto ai sensi del comma 336 dell’articolo unico della legge 311/2004;
-chiedere all’Ufficio tecnico erariale la classificazione di immobili il cui classamento risulti non aggiornato ovvero palesemente non congruo rispetto a fabbricati similari e aventi medesime caratteristiche ex art. 3, comma 58, legge 662/1996;
-verificare la coerenza delle caratteristiche dichiarate per le nuove costruzioni o per le variazioni di quelle esistenti e, in caso di non corrispondenza, di segnalare l’incoerenza all’Agenzia delle Entrate ex art. 34 quinquies del Dl 4/2006.
Il consigliere del Pd Francesco Zuccherini ha parlato di un atto interessante da approfondire con specifiche audizioni in considerazione della centralità della materia per tutte le amministrazioni. E’ ben noto, infatti, che la lotta all’evasione è una delle azioni più complesse, ma determinanti che tutti i Comuni, compreso Perugia, devono riuscire a portare avanti.
L’atto è stato rinviato per poter procedere alle preannunciate audizioni.
Successivamente è stato discusso l’Ordine del giorno presentato dalla cons. Cristiana Casaioli del gruppo consiliare Progetto Perugia su: Festa della donna, pari opportunità e imprenditoria femminile.
Illustrando l’atto Casaioli ha rappresentato l’importanza ed il significato della festa della donna (8 marzo), tra cui obiettivi vi è la riflessione sul tema della parità di genere. Tuttavia ancora oggi la condizione della donna nel mondo è da riconsiderare e suggerisce azioni concrete che si accompagnino alla denuncia formale.
Dal dai messi a disposizione all’interno del Rapporto sull’imprenditoria femminile realizzato da Unioncamere e pubblicato nel luglio 2020, risulta che sono un milione e 340mila le imprese guidate da donne. Le imprese di donne, sebbene ancora fortemente concentrate nei settori più tradizionali, stanno crescendo soprattutto in settori più innovativi e con una intensità maggiore delle imprese maschili.
In Umbria sono oltre 23mila le imprese guidate da donne, pari al 25% circa.
Purtroppo il covid ha colpito duro soprattutto sull’imprenditoria femminile, con 5mila unità in meno rispetto al 2019.
Questo forte calo delle iscrizioni rischia pertanto di rallentare quel processo di rinnovamento che si sta realizzando in questi anni nelle generazioni più giovani.
Passando ad analizzare il quadro legislativo, Casaioli ha ricordato che il principale strumento normativo nazionale che promuove l’imprenditoria femminile è costituito dalla Legge 215 del 1992 “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” che prevede delle agevolazioni per le imprese costituite o da costituire formate in prevalenza da donne.
Tra le fonti legislative statali, un posto di rilievo è poi occupato dal “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna” (D. Lgs. n. 198/2006 ), emanato allo scopo di riordinare la normativa vigente sul tema. Il provvedimento si propone di eliminare ogni discriminazione basata sul sesso. Per quanto riguarda il territorio Umbro, la Regione ha inserito l’ottica di genere in tutte le fasi di impostazione e programmazione delle politiche regionali.
A livello comunale, infine, il Comune di Perugia ha elaborato il Piano di Azioni Positive 2017-2019 che promuove la rimozione degli ostacoli che ancora si frappongono al conseguimento di una sostanziale uguaglianza tra i sessi e alla valorizzazione della differenza di genere nel lavoro e in ogni altro ambito sociale e organizzativo.
Alla luce di quanto sopra esposto, nel dispositivo Casaioli propone di impegnare l’Amministrazione:
-A promuovere azioni utili per facilitare lo sviluppo dell’imprenditoria femminile favorendo la piena attuazione degli strumenti normativi nazionali e regionali in materia, come per esempio l’istituzione di un Fondo per il microcredito all’ imprenditoria femminile (compatibilmente con le esigenze del Bilancio).
-a a procedere nell’attuazione delle misure del Piano di Azioni Positive quale strumento semplice ed operativo per l’applicazione concreta delle pari opportunità, per promuove la rimozione degli ostacoli che ancora si frappongono al conseguimento di una sostanziale uguaglianza tra i sessi e alla valorizzazione della differenza di genere nel lavoro e in ogni altro ambito sociale e organizzativo, al fine di riconoscere eguali opportunità per ambo i sessi e promuovere con ciò anche un sostegno all’imprenditoria e occupabilità femminile.
Tale indirizzo, oltre ad esprimere la volontà del Comune di Perugia di promuovere attraverso le politiche dell’Assessorato Pari Opportunità “azioni positive” in un’ottica di mainstreaming e di empowerment al femminile, intende dare un segnale di concreta attenzione alle donne, particolarmente significativo nella ricorrenza odierna che altrimenti rischia di restare banale occasione di vuota retorica.
Dopo l’illustrazione l’atto è stato rinviato al fine di procedere con alcune audizioni.