La II Commissione Consiliare Permanente bilancio presieduta da Alessio Fioroni ha approvato all’unanimità nel corso della seduta del 20 ottobre l’Ordine del giorno presentato dal Movimento 5 stelle su: Educazione finanziaria.
Illustrando l’atto la capogruppo Francesca Tizi ha spiegato che la pandemia ha consentito di far emergere molte criticità nel sistema sociale ed economico tra cui quella relativa all’indebitamento collettivo e delle famiglie. In questo contesto è determinante la formazione e l’educazione per promuovere una cittadinanza consapevole e responsabile, anche in materia economica.
Ed infatti adeguate conoscenze in materia economica influenzano i comportamenti finanziari ed il benessere delle persone determinando benefici per l’intera collettività.
Peraltro la forte crisi finanziaria, ingenerata dal perdurante stato di pandemia, rende esplicito il costo per gli individui di scelte economiche sbagliate, colpendo soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Ciò ingenera effetti per l’intera economica nazionale costringendo lo Stato ad intervenire.
Spiega la capogruppo che in Italia il livello medio di conoscenze finanziarie è molto basso come rivelano alcuni studi ed indagini ufficiali. Essendo divenuto ormai fondamentale promuovere l’educazione finanziaria proprio alla luce delle difficoltà ingenerate dalla pandemia con l’odg il M5S propone di impegnare l’Amministrazione:
-a porre in essere gli atti più idonei per innalzare le conoscenze e competenze finanziarie, assicurative e previdenziali e migliorare per tutti la capacità di fare scelte coerenti con i propri obiettivi e le proprie condizioni;
-a collaborare con altri enti ed istituzioni, pubbliche e private, ed in particolare con la Regione Umbria, gli ordini professionali aventi competenze in materia finanziaria, fondazioni ed istituti di credito locali, associazioni dei consumatori, l’università nonché il comitato per la programmazione ed il coordinamento dell’educazione finanziaria al fine di creare un percorso di formazione ed informazione alla cittadinanza;
-a promuovere presso le scuole l’educazione finanziaria, economica e previdenziale attraverso materiale divulgativo ed informativo, business game, incontri e seminari organizzati direttamente o delegati agli istituti.
L’Avv. Carlo Orlando, Presidente dell’Associazione Italiana Avvocati e Gestori della Crisi da sovraindebitamento e d’impresa, ha confermato che esiste un problema di educazione finanziaria in Italia come confermano i dati: l’Italia oggi si pone in una posizione di classifica dietro a paesi come Tunisia, Tanzania e Zimbabwe ben al di sotto della media europea che si attesta sul 52%.
Non vi è consapevolezza di molte cose, financo i costi, soprattutto impliciti, legati alle operazioni finanziarie.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Avv. Damiano Marinelli, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Umbria, secondo cui dalle indagini effettuate gli Italiani si collocano agli ultimi posti tra i Paesi coinvolti. Ben venga quindi l’educazione finanziaria per migliorare le capacità dei consumatori di comprensione dei prodotti finanziari e dei concetti che ne sono alla base e attraverso istruzioni, informazioni, consigli sviluppare attitudini e conoscenze atte a comprendere i rischi e le opportunità di fare scelte informate.
L’Unione consumatori ha quindi rivolto tre richieste al Comune di Perugia sul tema:
– determini la possibilità di utilizzare locali comunali che ad oggi risultino non utilizzati per la creazione di uno sportello di informazione aperto al pubblico, almeno una mattina o pomeriggio la settimana, (richiesta già avanzata nel corso degli anni) e come luogo fisico di incontri tra stakeholder per la gestione di progetti coordinati nell’ambito dell’educazione finanziaria;
– adotti una politica che preveda risorse vincolate alla promozione di attività informative, sia on line che in presenza, aperte a tutta la cittadinanza tutta e ad attività specifiche per i gruppi più fragili e vulnerabili;
– adotti una politica proattiva nei confronti degli istituti scolastici, per la creazione di percorsi informativi/formativi di educazione finanziaria, eventualmente da inserirsi in seno alle ore di educazione civica, con codocenza interna.
La consigliera della Lega Daniela Casaccia ha confermato che la mancanza di conoscenza sui temi finanziari impedisce ai consumatori di fare scelte oculate a livello familiare soprattutto nei periodi di crisi. Ciò porta a commettere errori, determinando problemi all’economia familiare ed inducendo i cittadini alla disperazione. In conseguenza di questo, troppe volte i cittadini finiscono per seguire strade alternative che conducono verso l’illegalità. Va trovata una modalità, quindi, partendo dalle scuole, per parlare di un argomento che può portare a costruire una capacità di conoscenza delle scelte da assumere.
Per Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) educare vuol dire far crescere buoni cittadini.
Creare cultura, in questo caso finanziaria, vuol dire creare una società in cui si vive meglio.
Condivido – ha detto – che oggi questa educazione manchi, compresa quella civica.
In relazione all’odg, in ogni caso, Casaioli ha chiesto di estendere il novero delle audizioni convocando i rappresentanti dell’Amministrazione comunale onde comprendere i margini d’azione dell’Ente e ciò che già si sta facendo.
Secondo Roberta Ricci (Lega) la maleducazione finanziaria degli italiani, purtroppo, rappresenta un dato di fatto che emerge nei casi più disparati.
Troppo spesso infatti gli italiani investono i loro denari con leggerezza, quando in un settore tanto delicato servirebbe massima consapevolezza.
Vista la scarsa preparazione dei risparmiatori, l’unica strada è aumentare il livello di educazione finanziaria. Altrimenti gli errori, oltre che incidere sulle famiglie, continueranno a pesare sull’intera collettività. Nel condividere l’odg, Ricci ha chiesto ed ottenuto di emendare l’ultimo punto del dispositivo (formazione nelle scuole) precisando “secondo le linee guida contenute nel protocollo sottoscritto tra Ministero dell’Istruzione e Banca d’Italia”.
Anche per Fabrizio Croce (IPP) l’odg tocca tasti dolenti anche per le stesse Amministrazioni. Nello specifico si ritiene che il Comune possa fare un lavoro importante nelle scuole e ricoprire il ruolo naturale di facilitatore di percorsi formativi con la cittadinanza da sviluppare per il tramite delle associazioni e dei soggetti competenti.