La II commissione consiliare permanente “bilancio”, presieduta da Alessio Fioroni, ha trattato nel corso della seduta del 13 ottobre tre pratiche.
E’ stata illustrata dall’assessore Cristina Bertinelli e dai dirigenti Stefano Baldoni e Fabio Zepparelli la proposta per il Consiglio n. 6619 del 06/10/2022 concernente la variazione al Bilancio di Previsione 2022 – 2024, ai sensi dell’art. 175, comma 2 del Dlgs 267/2000, variazione del Programma Biennale degli acquisti di beni e servizi e del programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024 e relativo elenco annuale.
In particolare le modifiche apportate al programma delle opere pubbliche riguardano nuovi lavori inseriti in conseguenza di atti amministrativi adottati a livello statale e regionale, nonché modifiche a lavori già inclusi nel programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024.
Tra le richieste di variazione presentate è compresa l’applicazione di quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione per 763mila euro così destinate: 100mila euro per maggiori spese relative all’energia elettrica, 450mila a copertura della riduzione tari per le utenze domestiche, 145mila euro circa per utilizzo contributo regionale per assistenza scolastica alunni portatori di handicap, 35mila per contributi U.E. per rafforzamento servizi sociali, 20mila euro per il progetto sperimentale “sostegno all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza”, circa 12mila euro per art bonus.
Inoltre va segnalato che nelle richieste di variazione è proposta l’accensione di un nuovo mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti per € 330.000,00 destinato al cofinanziamento del centro per l’infanzia case bruciate – intervento di demolizione e ricostruzione.
La variazione – ha spiegato l’assessore Bertinelli – è finalizzata ad allineare il bilancio con gli accadimenti che si verificano nel corso dell’anno. Tra le modifiche segnalate, oltre a quelle sopra riportate, vi sono: una maggiore entrata di 770mila euro quale dividendo di Gesenu per l’anno 2021, 1,1 milioni dal decreto aiuti per l’aumento del costo dell’energia: tale voce va detto è tuttavia di molto inferiore agli incrementi di costi che il Comune di Perugia è costretto ad affrontare pari ad oltre 5 milioni di euro.
Vengono poi recepite minori entrate da riallineamento per il canone unico componente pubblicitaria, imposta di soggiorno, tosap ed altre imposte minori.
Vi è la copertura di alcune somme rimaste incapienti a luglio, ossia 50mila euro per i maggiori risarcimenti assicurativi e 741mila euro per le rette dei minori in comunità.
Viene adeguato il fondo del contenzioso per 100mila euro, vengono infine inseriti il contributo per la statizzazione dell’Aba ed i risparmi provenienti dalla rinegoziazione dei mutui.
Per ciò che concerne le modifiche al piano triennale delle opere pubbliche, queste attengono sostanzialmente all’anno 2022 e riguardano:
inserimento di un finanziamento di 230mila euro per interventi sulla cripta dell’ex chiesa di San Francesco al Prato:
due interventi finanziati dal pnrr sugli impianti sportivi: in particolare 600mila euro per il palazzetto di San Sisto, 3,6 milioni per la nuova palestra polifunzionale di Balanzano;
tre interventi riguardano infine l’edilizia scolastica: è inserito il co-finanziamento comunale di 330mila euro con mutuo per l’abbattimento e successiva realizzazione della scuola di Case Bruciate, per il quale vige un finanziamento statale di 3 milioni di euro. Un milione di euro riguarda il finanziamento pnrr per la scuola di Cenerente; 3,7 milioni sono riferiti a fondi pnrr per la completa ricostruzione della scuola di San Martino in Campo che accorperà le funzioni degli attuali plessi di Santa Maria Rossa e San Martino in Campo.
E’ stata approvata con 8 voti a favore e 2 astenuti la proposta per il Consiglio n. 6571 del 5/10/2022: Rinegoziazione per l’anno 2022 dei prestiti concessi al Comune di Perugia dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., ai sensi della circolare della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. n. 1302 del 20/09/2022.
La Cassa Depositi e Prestiti Spa – ha riferito l’assessore Bertinelli – si è resa disponibile alla rinegoziazione per l’anno 2022 dei prestiti in ammortamento alla data del 1° luglio 2022 concessi alle Città metropolitane ed ai Comuni capoluogo di Regione o sede di Area Metropolitana, inclusi quelli già oggetto di precedenti programmi di rinegoziazione.
In base alla circolare emanata da CDP i prestiti rinegoziabili devono essere delle seguenti tipologie:
-prestiti ordinari a tasso fisso o variabile, e flessibili;
– con oneri di ammortamento interamente a carico dell’Ente beneficiario;
– in ammortamento al 1° luglio 2022, con debito residuo a tale data pari o superiore a 10.000,00 euro e scadenza dell’ammortamento successiva al 31 dicembre 2024;
– anche oggetto di precedenti rinegoziazioni attivate dalla CDP successivamente alla trasformazione in società per azioni, nonché quelli rinegoziati ai sensi del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 20.06.2003, fatta eccezione per quelli di seguito specificati.
Alla luce di ciò risultano rinegoziabili per il Comune di Perugia n. 617 mutui, escludendo quelli con scadenza del piano di ammortamento entro il 2024, aventi un debito residuo complessivo, alla data del 1/07/2022, di € 72.101.202,49, con durata residua media di circa 22 anni ed un tasso medio del 3,583% (tasso massimo del 5,598% e minimo dello 1,04%).
La rinegoziazione dei mutui predetti consente alcuni risultati tra cui:
-invarianza della durata residua dei mutui;
– lieve incremento del tasso di interesse medio dal 3,583% al 3,616% (dati calcolati sulla base delle risultanze del sito della CDP Spa);
– risparmio in termini di rata per il periodo dicembre 2022 – giugno 2024 per complessivi € 3.689.592,00 circa;
– per effetto delle diverse scadenze dei mutui rinegoziati, si consegue un risparmio annuale, in termini di minori rate dovute rispetto al piano di ammortamento originario, per gli anni 2022 (meno 917mila euro), 2023 (meno 1,8 milioni) e 2024 (meno 785mila euro) ed un maggior importo dovuto per il periodo successivo al 2024 (es. +284mila nel 2025 e +200mila nel 2044).
Tale proposta consente al Comune di ridurre la spesa corrente annuale per l’ammortamento dei mutui negli anni 2022, 2023 e 2024, lasciando invariata la scadenza dei mutui rinegoziati.
L’operazione di rinegoziazione consente di generare un beneficio economico immediato per l’Ente, in quanto determina una diminuzione della spesa corrente per il periodo 2022-2024 per oltre 3,5 mln di euro, particolarmente utile in ragione dell’incremento delle spese dovuto al cosiddetto “caro-energia” che ha colpito in maniera significativa anche il Comune di Perugia.
La consigliera Emanuela Mori (IV) ha chiesto di conoscere, visto che la rinegoziazione determinerà un aumento del tasso percentuale, quale sarà la materiale incidenza a livello economico. La consigliera ha espresso perplessità infine per le tempistiche dal momento che i risparmi per l’Ente si produrranno solo fino al 2024, anno di scadenza della consiliatura Romizi, mentre dal 2025 si determineranno aumenti.
Per la consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) aver colto questa occasione in tempi rapidi rispetto alla proposta di CDP (4 ottobre), rappresenta un merito per gli uffici comunali.
Quella in oggetto è infatti un’opportunità utile per il Comune di Perugia i cui termini – va precisato – sono stati dettati da CDP e non certo dall’Ente. Per tali ragioni Casaioli ha respinto al mittente le illazioni su tempi e modi della procedura in quanto estranei alla volontà del Comune. Casaioli ha spiegato che per l’ennesima volta dall’inizio della prima consiliatura Romizi l’Amministrazione è costretta a tamponare una situazione straordinaria imprevedibile legata al caro-energia. Ciò viene fatto tramite un’operazione chiara e legittima che alleggerisce il peso sulle casse del Comune.
La consigliera della Lega Roberta Ricci ha rimarcato che, in questo clima complesso (crisi, guerra, ecc.) i relatori hanno portato una ventata di ottimismo grazie ad un’operazione utile che va chiusa in tempi brevi e che recepisce regole dettate dalla sola CDP.
La situazione economica è gravissima – spiega Ricci – e come sempre spetterà a cittadini ed enti locali pagarne le conseguenze, quando spetterebbe allo Stato intervenire.
La consigliera fa presente infine che la rinegoziazione avviene con Cdp, organismo che detiene in larga parte Eni, ossia la partecipata dello Stato che tanti utili ha ottenuto proprio dal caro-energia.
Rispondendo a Mori l’assessore Bertinelli ha spiegato che le variazioni delle rate dei mutui dal 2025 in avanti saranno le seguenti: 2025-2039 + 284mila euro l’anno; 2040 +264 mila, 2041 + 235mila euro, 2042 e 2043 +221mila euro, 2044 + 200mila euro.
Tali incrementi non destano però alcuna preoccupazione in quanto nel 2023 e 2024 si estingueranno le operazioni legate all’assunzione di derivati e boc (effettuate nei primi anni 2000) con conseguenti risparmi per il Comune pari a circa 4 milioni, ben superiori alla crescita delle rate dei mutui.
Infine è stata approvata con 10 voti a favore e 4 contrari la proposta per il Consiglio n. 6581 del 5/10/2022: Bilancio Consolidato esercizio 2021 – approvazione.
Il bilancio consolidato – ha spiegato l’assessore al bilancio Cristina Bertinelli – consiste in un documento finalizzato a rappresentare la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dal Comune di Perugia attraverso le proprie articolazioni organizzative, i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate ed è riferito alle risultanze contabili alla data del 31 dicembre 2021.
All’uopo il gruppo “Comune di Perugia” oggetto di consolidamento è composto dalle seguenti società oltre all’Ente capofila: 1) A.FA.S. Azienda Speciale Farmacie Perugia; 2) Minimetrò S.p.A.; 3) CONAP S.r.l.; 4) Umbria Digitale S.c. a r.l.; 5) Ge.Se.Nu. S.p.A.; 6) Umbra Acque S.p.A.; 7) Fondazione Accademia Belle Arti; 8) A.U.R.I. 9) Umbria Tpl e Mobilità.
Dati:
immobilizzazioni immateriali sono pari a 10,1 milioni (nel 2020 8,3);
immobilizzazioni materiali 562 milioni (559 nel 2020);
immobilizzazioni finanziari 5,5 milioni (5,3 nel 2020);
Il totale delle immobilizzazioni si attesta quindi sui 578 milioni rispetto ai 573 del 2020.
I crediti sono pari a 111milioni (113 nel 2020), l’attivo circolante è di 178 milioni (162 nel 2020).
Tutto ciò porta un totale dell’attivo alla ragguardevole cifra di 757milioni, in crescita rispetto ai 736 del 2020.
Il patrimonio netto sale a 366milioni contro i 351 del 2020.
Il fondo rischi ed oneri è in leggera crescita con 16,8 milioni contro i 16,6 dell’anno precedente.
Il Tfr si attesta sui 3,8 milioni contro i 4 del 2020.
I debiti totale ammontano a 264 milioni (260 nel 2020), per un passivo complessivo, in pareggio rispetto all’attivo, di 757 milioni (736 nel 2020).
Per quanto riguarda il conto economico i componenti positivi sono pari a 297 milioni (274 nel 2020), mentre quelli negativi risultano pari a 280 milioni (263 nel 2019), con una differenza finale positiva di 17 milioni (11,3 nel 2020).
Il risultato di esercizio, al netto delle imposte e comprensivo delle quote di terzi, si attesta sui 11,5 milioni (6,6 nel 2019).
La consigliera Erika Borghesi ha rilevato che il Comune di Perugia non rispetta, come lo scorso anno, le scadenze di legge dal momento che il bilancio consolidato doveva essere approvato entro il 30 settembre. Pur essendo vero che per tale ritardo non sono previste sanzioni particolari, tuttavia sarebbe utile che il capoluogo di regione desse un segnale positivo e di serietà.