La I commissione consiliare permanente affari istituzionali, presieduta da Michele ha trattao nel corso della seduta del 18 novembre la proposta per il Consiglio presentata dal cons. Paolo Befani del gruppo consiliare Fratelli d’Italia su: Modifica agli art. 16, 17 e 21 del Regolamento comunale per la toponomastica cittadina.
Le modifiche sono le seguenti.
All’articolo 16 (targhe stradali. Modalità di attuazione) è stato proposto di inserire la frase: “Nei borghi e nei castelli, su specifica richiesta di associazioni del territorio e previa autorizzazione della Giunta comunale, le lapidi onomastiche possono avere superficie ceramicata con bordatura e scritta scura su fondo chiaro effetto travertino. Nelle targhe suddette possono essere inseriti, sempre su richiesta, i loghi, purché di piccole dimensioni, sia del Comune in alto a sinistra che dell’Associazione proponente in alto a destra”.
All’art. 17 (Apposizione, cura e manutenzione delle targhe viarie) è stato proposto di inserire la frase: “Nel caso delle lapidi onomastiche con superficie ceramicata, di cui al precedente art.16, l’onere della fornitura sarà a completo carico dell’Associazione del territorio proponente”.
Infine all’art. 21 (Regole per l’apposizione della numerazione civica) è stato proposto di inserire il principio secondo cui: “Nelle aree di circolazione ove sono apposte le lapidi onomastiche con superficie ceramicata, di cui al precedente art. 16, le piastrelle del numero civico devono avere le stesse caratteristiche delle lapidi onomastiche e l’onere della fornitura e relativa posa in opera sarà a completo carico dell’Associazione del territorio proponente”.
Befani ha spiegato che la proposta è dettata dalla necessità di normare puntualmente la tipologia delle lapidi, agevolando l’esigenza, che hanno principalmente associazioni e pro-loco, di rendere le lapidi onomastiche e numeri civici dei borghi e castelli più armoniosi.
Francesco Zuccherini (PD), pur concordando con le proposte, ha sollevato perplessità sulla fattibilità della terza modifica di cui all’art. 21. Della stessa opinione Fabrizio Croce (IPP) secondo cui va meglio precisato il perimetro su cui va ad incidere la questione. Problemi possono insorgere inoltre nei confronti delle proprietà private.
Concorde con la proposta generale sul tema del decoro la consigliera Borghesi (Pd); tuttavia gli interventi non dovrebbero – a suo parere – essere a carico delle associazioni, ma dell’Amministrazione; altra perplessità riguarda il materiale ceramico obbligatoriamente imposto.
Chiarimenti sul testo dell’art. 21 sono stati richiesti da Roberta Ricci (Lega).
Befani ha spiegato che per onere deve intendersi ricompreso il costo dei materiali.
Completamente d’accordo con le modifiche si è espressa Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) perché ciò va a vantaggio del decoro dei centri storici e delle aree di pregio.
La commissione ha comunque deciso di approfondire la questione (materiali e obbligatorietà di cui all’art. 21) rinviando la votazione ad una prossima seduta.