Due le interrogazioni sul tema della pratiche dei bonus governativi, alle quali ha risposto in maniera unitaria l’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia. La prima presentata dai consiglieri Pd, Zuccherini e Borghesi, la seconda della consigliera M5S Morbello.
Per Zuccherini e Borghesi, i bonus erogati dallo Stato ai cittadini per i lavori di ristrutturazione, riqualificazione e efficientamento delle abitazioni sono un’opportunità importante sotto diversi punti di vista, legati alla sostenibilità ambientale ed economica, che il nostro paese e la nostra città non possono perdere. Con l’interrogazione, quindi, Zuccherini e Borghesi chiedono, in particolare, di sapere il numero delle richieste di accesso agli atti effettuate, quelle evase e i tempi medi di attuazione; se è stato implementato il Servizio Archivio pratiche edilizie del Comune di Perugia per accorciare i tempi, a che punto sono le procedure di assunzione del personale, a seguito dei fondi stanziati dal Governo per l’assunzione di personale dedicato a tempo determinato; se il Comune di Perugia ha intenzione di supportare le richieste avanzate dalla Rete Nazionale delle Professioni dell’Area Tecnica e Scientifica (Agronomi, Architetti, Geologi, Geometri, Ingegneri ecc.) e da Cna per richiedere, oltre ai chiarimenti in merito agli interventi da effettuare, una proroga dell’efficacia dell’incentivo al 2025 e per conoscere il numero delle richieste di pratiche per Autorizzazioni Paesaggistiche (a regime e/o in sanatoria) effettuate, quelle evase e i tempi medi di attuazione.
La consigliera Morbello ha, quindi, ricordato che con un ordine del giorno presentato nel maggio 2020 ed approvato dal Consiglio comunale nel luglio 2020 la stessa ha chiesto la semplificazione delle pratiche urbanistiche per sfruttare al massimo il superbonus del 110% per l’efficientamento energetico e per il consolidamento e l’adeguamento antisismico delle case dei perugini.
“Come è noto, -ha aggiunto Morbello- il superbonus 110% consente la realizzazione dei lavori senza nessuna forma di anticipo da parte delle famiglie e dei condomini attraverso la cessione del credito di imposta alle imprese, alle banche o altri intermediari finanziari. L’Ance, peraltro, ritiene che il potenziale di tali bonus sia di enorme e fondamentale importanza per il rilancio dell’edilizia, settore trainante dell’economia. Il Sismabonus, in particolare, consentirà di migliorare il patrimonio edilizio, di consolidare gli edifici, di fare prevenzione e, quindi, di ridurre il rischio sismico. Gli incentivi al 110% sono un fondamentale sostegno al settore delle costruzioni e al bilancio delle famiglie, sostegno -ha concluso la consigliera- che non può essere vanificato dai tempi biblici della Pubblica Amministrazione.”
Per queste ragioni Morbello ha presentato l’interrogazione per conoscere quali misure e innovazioni siano state adottate dopo l’approvazione del predetto ordine del giorno per azzerare la burocrazia inutile e dannosa, semplificare ed accelerare pratiche urbanistiche e autorizzazioni, assicurare tempi certi e monitorare costantemente gli iter amministrativi.
L’assessore Scoccia ha risposto a entrambe le interrogazioni, confermando che il decreto rilancio e tutte le norme che hanno introdotto i cd superbonus sono sicuramente una misura giusta ed opportuna per la ripresa di un settore come l’edilizia che aveva senza dubbio necessità di una spinta per ridare opportunità ai lavoratori e alle imprese e per migliorare lo stato del patrimonio edilizio.
“Tuttavia la norma stessa fin da subito ha dimostrato di avere necessità di diversi aggiustamenti, con parecchie criticità sia per i cittadini che per le pubbliche amministrazioni. Da marzo dello scorso anno, -ha spiegato ancora Scoccia- siamo passati da una media di 50 istanze al mese a oltre 200, superandole alla fine dell’anno. Da gennaio 2021 a oggi sono state 1251 le richieste, che significa circa 250 al mese. La risposta degli uffici è stata di circa 100 pratiche al mese, con una tempo di attuazione nell’ordine di sei mesi.”
Il comune, ha spiegato ancora l’assessore, è intervenuto autonomamente e con risorse proprie per poter dare una risposta efficiente iniziando anche un intenso percorso di digitalizzazione che era ormai indispensabile. Inizialmente abbiamo, quindi, proceduto al trasferimento di 3 unità di personale nella sede di Balanzano, per la prima volta aperta al pubblico con attrezzature e spazi adeguati alle norme emergenziali, implementando al contempo il servizio a Palazzo Grossi con ulteriori 3 unità supplementari. Altre 4 unità sono state assunte con i fondi previsti dal governo ma hanno potuto prendere servizio solo a fine maggio, dopo l’approvazione del bilancio e del PEG, mentre altre 3 unità sono in servizio dalla questa mattina.” È intenzione del comune di continuare a operare in stretto contatto con gli ordini e le reti delle professioni, in maniera costruttiva, ritenendo peraltro che la proroga al 2025 sia un’opportunità da richiedere in maniera bipartisan in considerazione delle difficoltà incontrate da tutti gli enti locali sul tema.
Per le zone con vincolo paesaggistico, inoltre, il Comune di Perugia ha predisposto un abaco condiviso con la Sovrintendenza per semplificare al massimo il percorso autorizzativo ed ha predisposto la digitalizzazione delle istanze che sarà messa in produzione dalla prossima settimana. Avviata anche la digitalizzazione dell’archivio con risorse interne sia umane che economiche con un progetto speciale di accesso agli atti finalizzato alla completa digitalizzazione dell’archivio stesso. Anche rispetto alle autorizzazioni paesaggistiche è stato individuato un abaco insieme alla Commissione competente per velocizzare i tempi ce facilitare il lavoro dei professionisti.
“Auspichiamo -ha concluso l’assessore Scoccia- che una volta che tutti questi interventi, ai quali si è messo mano per la prima volta, siano arrivati a regime, si possa recuperare velocemente il ritardo, contando che ciò avvenga già entro la fine dell’estate.”
La consigliera Borghesi ha replicato che permangono ancora delle criticità, malgrado tecnici e dipendenti comunali siano impegnati quotidianamente per velocizzare le risposte, a causa della carenza di personale dell’ente e della necessità di riorganizzare meglio il servizio. “C’è senza dubbio preoccupazione per un’eventuale mancata proroga -ha spiegato Borghesi- e anche per questo auspichiamo che sia fatto il possibile da un lato, per consentire ai tecnici di svolgere il loro lavoro, dall’altra, per dare le risposte adeguate alle esigenze dei cittadini.”
Anche la consigliera Morbello, dal canto suo, ha tenuto a ricordare che il suo ordine del giorno sul tema è stato approvato già un anno fa e che da allora il problema è ancora sostanzialmente irrisolto. “Il comune -ha detto- non può e non deve scaricare la responsabilità. L’edilizia è il motore della ripresa, ma è evidente che la macchina non può correre se il comune continua a tenere il freno a mano tirato. Presenterò altri atti al riguardo, -ha annunciato- nella convinzione che il tema debba essere considerato una priorità dell’amministrazione.”