Il Consiglio comunale, nella seduta del 14 marzo ha approvato con 31 voti a favore, l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare Progetto Perugia e dal consigliere Massimo Pici (Perugia Civica) su: “Azioni di sostegno per il caro bollette”.
Illustrando l’atto, Nicola Volpi (Progetto Perugia) ha riferito che, vista la forte crescita dei costi dell’energia, i Comuni, compreso Perugia, hanno lanciato tramite Anci una protesta con spegnimento dei principali monumenti cittadini. Il timore, espresso dal presidente di Anci Decaro, è che questi rincari colpiscano in maniera significativa i Comuni mettendo a rischio i servizi che gli stessi offrono ai cittadini. L’impianto dei maggior costi sarebbe anche per Perugia insostenibile: si stima che la spesa energetica di uffici, scuole, impianti sportivi e altri servizi aumenterebbe fino a 2,7 milioni nel 2022 rispetto al 1,7 milioni spesi nel 2021 cosi come la spesa l’energia elettrica della pubblica illuminazione aumenterebbe nel 2022 di una quota variabile da 1,6 a 2,4 milioni.
In questo contesto il premier Draghi ha annunciato che il Governo sta lavorando ad un nuovo decreto che prevede “un intervento di ampia portata” per calmierare i prezzi delle bollette.
Ciò in quanto i maggiori costi stimati per famiglie ed imprese appaiono rilevanti: si parla di oltre 11 miliardi, che si traducono in 1.950 euro a famiglia, 426 euro in più rispetto allo scorso anno.
Per queste ragioni i consiglieri proponenti chiedono di impegnare l’Amministrazione:
-A chiedere al Governo di ampliare ulteriormente il fondo per contenere i rincari, introducendo interventi immediati, concreti e consistenti a sostegno delle famiglie e anche delle tante imprese che si trovano in difficoltà a causa del caro-bolletta.
– A sostenere come già fatto la linea promossa da Anci;
– di verificare e rafforzare le agevolazioni già esistenti per i nuclei familiari più poveri e fragili, utilizzando scontistiche e risorse pubbliche nazionali o regionali;
-A promuovere tutte le azioni e gli investimenti per migliorare l’efficientamento energetico e l’impatto ambientale, riducendo la spesa pubblica che grava sul bilancio comunale, oltre a farsi promotore di un piano regionale e nazionale di efficienza energetica che coinvolga imprese, abitazioni private ed edifici pubblici, per aumentare il risparmio energetico, comprendendo anche gli impianti sportivi.
La consigliera Maria Cristina Morbello (M5S) ha ricordato di aver presentato nel 2020 un odg, accolto dal Consiglio, sulle misure a carattere energetico necessarie per contrastare i cambiamenti climatici, impegnando l’Amministrazione ad elevare gli standard energetici soprattutto nel settore immobiliare.
Tra le misure proposte e approvate era previsto l’incremento degli impianti solari municipali.
Altro impegno riguardava l’acquisto di mezzi elettrici, con contestuale implementazione della rete di ricarica. Ciò al fine di puntare sul potenziamento delle energie rinnovabili, con ciò raggiungendo progressivamente l’autonomia energetica, con benefici evidenti per le tasche dei cittadini.
Se questi impegni fossero stati realizzati, oggi a Perugia circolerebbero più auto elettriche ed i cittadini avrebbero la possibilità di affrontare meglio questo periodo di crisi.
In merito all’aumento del prezzo dei carburanti, Morbello ha rappresentato che la crescita fuori controllo dei costi non è giustificata visto che si stanno consumando, ancora oggi, scorte anteguerra; ciò significa che gli italiani si trovano di fronte ad una bieca speculazione per fermare la quale il Governo deve intervenire con urgenza, con misure straordinarie che, per qualche mese, impongano il prezzo della benzina e, nel medio e lungo periodo, gettino le basi della formula del “basso prezzo” di Enrico Mattei.
Sul tema dei costi del gas, Morbello ha espresso perplessità per il modo in cui Arera fissa i costi in bolletta per le utenze, chiedendone una revisione.
In conclusione, essendo passati due anni dall’approvazione del suo odg citato, la consigliera ha rappresentato che la mancata adozione degli impegni ha impedito di rendere Perugia una città più autonoma sul piano energetico, a causa di una mancanza di azione da parte dell’Amministrazione