La consigliera Maria Cristina Morbello (M5s) ha presentato una interrogazione avente ad oggetto l’aumento dei prezzi. L’atto fa riferimento agli incrementi di luce e gas e alle spinte inflazionistiche causate dall’aumento dei prezzi delle materie prime e delle risorse energetiche. Il pericolo maggiore riguarda il settore agroalimentare dove il prezzo del grano duro nazionale è cresciuto del 96% e l’aumento del 50% del mais ben presto si ripercuoterà sull’alimentazione zootecnica e quindi sul prezzo di carni, latte e formaggi. Le famiglie rischiano di subire anche i rincari dei servizi locali, specialmente di tariffe e abbonamenti del trasporto pubblico locale, condizionato dallo scatto dei prezzi dei carburanti. A livello locale l’Osservatorio del Mise (aggiornato ad agosto) ha registrato anche aumenti delle tariffe rifiuti, dei prezzi dell’acqua, dei parcheggi e degli asili. Morbello ritiene che anche il Comune di Perugia debba fare la sua parte. La consigliera chiede alla giunta notizie sulla previsione di misure a livello comunale per contenere l’aumento dei costi dei servizi locali, a partire da tariffe rifiuti, acqua pubblica, trasporto locale, parcheggi, asili, mense scolastiche e quant’altro di competenza comunale.
Su questi temi l’assessore al bilancio, Cristina Bertinelli, ha evidenziato che l’incremento dei costi di energia elettrica e gas ha destato preoccupazione in tutti i Comuni d’Italia. Si tratta, infatti, di oneri connessi all’esercizio di funzioni essenziali, come l’illuminazione pubblica e il riscaldamento di scuole e uffici. Per tutelare gli equilibri degli enti locali e la loro offerta di servizi pubblici, non a caso si è mossa l’Anci, che ha proposto un emendamento alla legge di bilancio 2022 affinché sia istituito un fondo per la compensazione dei maggiori costi sostenuti dai Comuni a causa dei rincari di energia e gas. Tale fondo, come da proposta dell’Anci, per compensare parzialmente i maggiori costi, per il 2022 dovrebbe essere di 550milioni di euro. Il Comune di Perugia, attraverso Anci, continuerà a premere per tale misura.
L’ente non ha comunque disposto aumenti delle tariffe dei servizi educativi per la prima infanzia (nidi comunali), del trasporto e della refezione scolastici.
In materia di Tari, sono stati fatti e sono in corso di programmazione incontri con il gestore del servizio rifiuti per una definizione del Pef che deve tener conto dei criteri stabiliti dall’autorità di regolazione (Arera) e degli indirizzi della Regione, in particolare in merito all’obiettivo di raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata e degli altri adempimenti previsti dal Piano regionale per la gestione integrata dei rifiuti. Ad ogni modo, le tariffe della Tari, essendo calcolate sulla base del Pef previsionale dei costi 2022 (determinati in base ai costi dell’anno 2020, secondo il metodo Arera di cui alla deliberazione n. 363/2021), non sono incise dall’aumento dei costi delle utenze verificatosi a partire dal 2021.
In merito alle tariffe idriche, non sono previsti aumenti allo stato attuale. La relativa competenza, ad ogni modo, non è del Comune, ma di Auri.