La IV commissione consiliare Cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere Riccardo Mencaglia del gruppo Fratelli d’Italia: “Adesione del Comune di Perugia alla campagna per il ripristino degli effetti civili della festività del 4 Novembre – giornata dell’unità nazionale e delle forze armate”
Dopo aver ripercorso le tappe che portarono alla conclusione della “Grande Guerra”, Mencaglia ha spiegato che la data del 4 novembre è stata riconosciuta e festeggiata anche nella nostra città come festa nazionale con effetti civili negli anni che vanno dal 1919 al 1976. Attualmente la giornata, dedicata all’Unità nazionale e delle Forze Armate, non viene più riconosciuta come giorno di festività civile, ina gode unicamente di omaggi e riconoscimenti simbolici da parte delle autorità politiche e militari.
A lanciare la proposta di procedere al ripristino degli effetti civili della festività del 4 novembre è stato l’ufficiale dell’Esercito Pasquale Trabucco che ha simbolicamente percorso a piedi l’Italia dal 20 maggio al 9 luglio.
Richieste per ripristinare la festività sono pervenute dal costituito comitato Nazionale per il ripristino della Festa nazionale del 4 novembre e dal consiglio centrale di rappresentanza interforze dell’Esercito. Ciò è sfociato in ben 8 proposte di legge ed in due interventi da parte del presidente della Repubblica Mattarella.
Ricordando che Perugia ha aderito al progetto “milite ignoto – cittadino d’Italia”, con l’odg Mencaglia propone di impegnare l’Amministrazione:
-a formalizzare il sostegno del Comune di Perugia all’iniziativa dell’Ufficiale Pasquale Trabucco, aderendo alla richiesta per il ripristino degli effetti civili della festività del 4 Novembre – Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate;
-a trasmettere il presente atto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Difesa, ai Presidenti delle Commissioni Difesa di Camera e Senato, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, al Capo di Stato Maggiore della Marina, al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica; al Ministro dell’Interno, al Comandante generale dell’Arma dci Carabinieri, al Comandante della Guardia di Finanza.
L’assessore Luca Merli ha parlato di argomento caro alla comunità ed all’Italia intera.
“Tutti noi viviamo il 4 novembre come una festa molto sentita, una festa della gente, delle forze armate e delle Istituzioni. Proprio per questo è doveroso che torni ad essere una celebrazione civile da poter festeggiare in tutta Italia”.
Il Ten. Pasquale Trabucco Presidente del comitato “Io sto con Pasquale Trabucco” ha sottolineato che la richiesta, contenuta anche nell’odg, parte dal basso: “ho cercato – ha detto – con la mia iniziativa di smuovere le coscienze sul tema”.
Dopo aver rimarcato il forte legame che lo collega al territorio perugino, il tenente ha spiegato che dal 1947 la festa del IV novembre non viene più celebrata civilmente; ciò ha rischiato di disperderla essendo stata resa difficoltosa la partecipazione dei cittadini trattandosi di un giorno lavorativo.
“Ho quindi deciso di fare qualcosa per cercare di ripristinare la celebrazione onorando così la memoria di tanti militari e civili caduti sul campo durante la grande guerra, conosciuta anche come quarta guerra di indipendenza”.
Il Cap. Maurizio Cini delegato U.N.U.C.I. (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) per la Regione Umbria ha riferito che l’associazione crede fermamente nella battaglia che Trabucco sta portando avanti ritenendo doveroso ripristinare la celebrazione civile del IV novembre.
Per il consigliere FI Alessio Fioroni il 4 novembre 1918 rappresenta una data importantissima per il nostro Paese. E’ giusto quindi che quella data torni ad essere celebrata anche ad effetti civili. Si tratta di una data fondamentale perché la I guerra mondiale o quarta guerra d’indipendenza ha avuto effetti decisivi per l’Italia contribuendo a costruire lo spirito nazionale e la Nazione stessa. E’ stato il primo conflitto di massa – ha ricordato Fioroni – capace di coinvolgere tutte le fasce sociali da nord a sud con forte partecipazione soprattutto da parte dei giovanissimi, i famosi ragazzi del ’99. Insomma per Fioroni il 4 novembre, insieme al 2 giugno, deve tornare ad essere la festa per eccellenza d’Italia.
Il capogruppo di Progetto Perugia Francesco Vignaroli ha avviato il suo intervento ricordando la vicenda del barone Franchetti, suicidatosi dopo la sconfitta di Caporetto credendo che il suo sogno di unità dell’Italia fosse infranto.
Ciò fa capire quanto la prima guerra mondiale fu fondativa dell’Italia e dello spirito italiano.
Il IV novembre, tuttavia, è anche la festa delle forze armate: le vicende attuali – continua Vignaroli – mettono in luce l’importanza di avere corpi militari capaci e preparati, perché quanto sta accadendo in Ucraina può accadere a tutti e, dunque, è importante poter garantire la difesa e la pace. Infine Vignaroli ha espresso l’auspicio che il 4 novembre venga festeggiato non solo come ricordo del sacrificio di tanti durante la I guerra mondiale o come celebrazione delle forze armate, ma anche come ricordo di un momento tragico per tutta l’Europa, un’inutile strage come la definì il Papa di allora Benedetto XV.
Dopo alcuni minuti di sospensione richiesti dall’opposizione, il consigliere del PD Nicola Paciotti ha preso la parola per chiedere di inserire nel corpo dell’odg un emendamento, recante un ulteriore punto del dispositivo che così recita: “ad avviare un percorso con le scuole e le associazioni territoriali affinché si favorisca una riflessione collettiva sull’impatto della guerra e sulle sue nefaste conseguenze, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni e la cittadinanza tutta ai temi della pace e della nonviolenza, a un ripudio consapevole della risoluzione delle dispute attraverso la via armata e a un sentimento di unità nazionale che fonda i suoi principi sulla Costituzione della Repubblica italiana”.
E’ fondamentale – ha commentato Paciotti – lavorare con l’obiettivo di contribuire a diffondere lo spirito nazionale tra le nuove generazioni, ma anche valori condivisi come la pace e la non violenza”.
L’emendamento è stato accolto dal proponente perché in linea con l’odg e l’iniziativa.
Secondo il presidente Michele Cesaro il termine coesione è il comune denominatore emerso in tutti gli interventi. “Credo che questo tema, ossia rimettere in luce i grandi del secolo scorso che hanno consentito di costruire “l’impianto Italia”, debba farci riflettere sulle prospettive future, soprattutto per ciò che concerne le proposte volte ad un’amplificazione delle autonomie territoriali, che rischiano di aumentare le disuguaglianze”. Per Cesaro è necessario quindi preservare e fortificare quanto si è costruito nella storia con fatica e sacrificio, ossia l’unità d’Italia, principio fondante della Nazione.
Per Elena Ranfa (PD) Perugia è da sempre la città della pace e della non violenza. C’è soddisfazione, dunque, per l’accoglimento dell’emendamento presentato dall’opposizione affinché il 4 novembre sia, non soltanto la giornata del ricordo dei tanti caduti nella I guerra mondiale e di celebrazione delle forze armate, ma anche una data utile per riflettere su quello che deve essere un atteggiamento culturale basato sui principi condivisi della pace e della non violenza.
Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera Lucia Maddoli (IPP) secondo cui l’emendamento contribuisce a caratterizzare in maniera importante l’odg: il 4 novembre, infatti, rappresenta una data importante per l’Italia per ricordare il passato ma anche per rafforzare i valori della pace e della non violenza, sanciti dalla Costituzione e tanto cari alla città di Perugia.