Nella seduta del 9 gennaio il Consiglio comunale ha approvato con 10 voti a favore e 19 astenuti l’ordine del giorno del consigliere Nicola Paciotti (Pd) sul dissesto idrogeologico a Colombella: problemi e possibili soluzioni.
Il territorio di Colombella – ha spiegato Paciotti – vive fin dal suo insediamento a stretto contatto con realtà idriche che ne hanno influenzato gestione e sviluppo. Circondata da corsi d’acqua secondari, ha al suo interno un reticolo idrografico piuttosto sviluppato, costituito da un corso d’acqua principale rappresentato dal Rio Grande e da una serie di affluenti minori. Nel corso del tempo son stati effettuati interventi in favore dello sviluppo della zona – come l’intubazione del fosso Ruschiano, uno degli affluenti del Rio Grande. La situazione odierna necessita, tuttavia, di ulteriori interventi urgenti emersi con gravità a seguito dei fatti del 23 agosto 2021, in occasione della bomba d’acqua che ha coinvolto la zona di Colombella, Bosco, Ponte Felcino, Villa Pitignano e le frazioni limitrofe, causando disagi e perdite mai registrate prima. Tale eccezionale evento ha dato vita poi ad un’assemblea cittadina molto partecipata dai residenti della zona dove sono emerse le specifiche criticità oggi segnalate.
La prima situazione a rischio è quella del già citato fosso Ruschiano: la parte interessata è un lungo tratto a cielo aperto a sud della frazione. Questo fosso non è nuovo a disagi creati alla cittadinanza, avendo interessato nel passato sia la scuola nonché le singole abitazioni, con continue esondazioni in occasione di precipitazioni ordinarie.
Accanto alla scuola elementare, in particolare, si manifesta uno dei principali problemi: a causa di un percorso caratterizzato da strette curve e un letto ostruito da terra e arbusti, non vi è la possibilità per l’acqua di defluire in maniera opportuna, esondando e allagando di conseguenza le case e i terreni confinanti. La soluzione prospettata consiste nella deviazione del tratto in oggetto andando ad eliminare il meandro e permettendo così all’acqua, in presenza di un tratto dritto e scorrevole, di non avere ulteriori impedimenti nel suo deflusso.
L’altra situazione problematica per i cittadini di Colombella è rappresentata dalla zona a nord, confinante con i terreni agricoli e con fossi che già in condizioni di normali precipitazioni hanno problemi nel deflusso d’acqua.
In considerazione di questo quadro, con l’odg Paciotti chiede di impegnare l’Amministrazione:
-a risolvere l’annosa questione del fosso Ruschiano attuando il progetto di cui era oggetto già nel 2004;
-a realizzare un nuovo studio che attualizzi il rischio idrogeologico che interessa la frazione, così da registrare eventuali nuove criticità intercorse in questi due decenni di sviluppo e pianificare interventi risolutivi;
-a trovare, di comune accordo con i cittadini, azioni e soluzioni da mettere in campo per risolvere l’eccessivo aggravio d’acqua che le zone a valle, specie al centro del paese, subiscono a causa della configurazione morfologica dello stesso;
-a pianificare e avviare nel breve periodo un percorso di informazione e concertazione coi cittadini per mettere in campo azioni e soluzioni che incidano sempre più sulla prevenzione di tali fenomeni e le conseguenze negative da essi generate;
-a pianificare, nelle aree a più alto rischio idrogeologico e che hanno subito uno sviluppo negli ultimi anni, un aggiornamento degli studi e una lista di interventi che mitighino tale rischio a beneficio della sicurezza pubblica in occasione di fenomeni metereologici sempre più avversi e sempre meno eccezionali.
Il consigliere di Progetto Perugia Gino Puletti ha spiegato che su questo tema, come riferito dai tecnici comunali in commissione, l’Amministrazione ha già predisposto da tempo dei piani per salvaguardare le aree della città esposte a rischio idrogeologico, in alcuni casi ottenendo fondi del pnrr. Tra i progetti presentati vi è anche quello in discussione, già posto all’attenzione della regione dell’Umbria ed in attesa di un finanziamento per la cifra di circa 1,2 milioni. A ciò si è accompagnata nel tempo, da parte degli uffici comunali, un’attività di informazione rivolta ai frontisti per sollecitare l’assunzione delle responsabilità ad essi spettanti per legge. Puletti ha quindi espresso soddisfazione per questa attività di presa in carico del problema da parte dell’Amministrazione, preannunciando un benevolo voto di astensione sull’odg che fa riferimento ad un’azione già in atto.