E’ stato approvato con 23 voti a favore ed 8 contrari l’ordine del giorno presentato dal consigliere Riccardo Mencaglia del gruppo consiliare Fratelli d’Italia, avente ad oggetto: “Sostegno ed adesione alle iniziative di Coldiretti contro il cibo sintetico”.
“Negli ultimi anni – ha spiegato Mencaglia – soprattutto all’estero si è assistito alla proliferazione della creazione e della commercializzazione del cosiddetto cibo sintetico.
A titolo esemplificativo, il cibo sintetico per ciò che attiene la carne, si distingue in due macro categorie: il fake meat, una carne vegetale che si ottiene con sostituti vegetali, arricchiti da aromi, capaci di restituire sapore e consistenza della vera carne, e la clean meat, carne coltivata in laboratorio, che, invece, si ottiene da clonazione delle cellule staminali estratte dagli animali – che non vengono quindi macellati – e poi riprodotte in vitro.
Similmente, sono possibili riproduzioni in laboratorio di pesce e uova sintetiche.
Il cibo sintetico – continua il consigliere – è prodotto in bioreattori, non salvaguarda l’ambiente, limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo, favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo, spezza il legame che unisce cibo e natura, non tutela la salute non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali, può avere impatti socio-economici molto pericolosi.
In questo contesto Coldiretti ha promosso una petizione contro il cibo sintetico che, secondo Mencaglia, è pienamente condivisibile quanto a contenuti e modalità di attuazione. Infatti gli impatti omologanti di un modello produttivo distante dalle specificità territoriali locali possono cancellare le produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà della biodiversità locale. Ciò premesso, l’atto impegna sindaco e giunta:
-ad aderire pienamente alla petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico sostenendo tutte le conseguenti e connesse iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli del cibo sintetico e avvalorate anche dal mondo accademico e scientifico;
-ad adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico fornendo, a tal fine, specifiche direttive ai competenti uffici e servizi del Comune anche per la sollecita trasmissione della presente deliberazione al ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste”.
Il consigliere PD Marko Hromis ha ringraziato preliminarmente Coldiretti per la preziosa attività che svolge a livello locale e nazionale. Tuttavia, in merito a quanto contenuto nell’odg, ha sottolineato come lo stesso richieda una presa di posizione del Comune in merito ad alcuni punti, contenuti nella locandina che illustra l’iniziativa, espressi in maniera un po’ “azzardata”. Evidenzia il consigliere, infatti, che serve cautela sul tema perché se è vero che per alcuni il cibo sintetico è definito “finto”, per molti altri è considerato invece “pulito”.
Non essendo ancora a disposizione studi certi che accertino la pericolosità di tale cibo ed alla luce del fatto che molte aziende e Paesi del mondo stanno investendo su di esso, Hromis ha sostenuto che sarebbe stato preferibile in commissione approfondire ulteriormente la questione audendo alcuni esperti. Non essendo avvenuto ciò, ha quindi preannunciato un voto contrario all’odg.