La III Commissione consiliare Urbanistica, presieduta dalla consigliera Casaioli, ha discusso la proposta per il Consiglio Comunale n. 821 del 19/03/2021 relativa alla variante al PRG, parte operativa, per l’ integrazione dell’ art. 171 del T.U.N.A. – Adozione ai sensi dell’art. 32 C. 5 L.R. 1/2015, approvandola con 9 voti a favore e 4 astensioni.
In apertura di seduta, la presidente Casaioli ha tenuto a sottolineare come i consiglieri tornino, da oggi, a riunirsi in presenza. “Dopo mesi di sedute via web -ha detto- questo è un altro passo verso la normalità. Come Consiglio comunale non ci siamo mai fermati, neanche nei momenti più critici della pandemia, continuando a portare avanti il nostro impegno e le nostre responsabilità. Oggi possiamo guardare al futuro con maggiore speranza.”
Rispetto alla pratica in discussione, è stato precisato che l’art. 171 del TUNA “Aree per l’istruzione e per attrezzature di interesse comune” disciplina le aree destinate alle attività ed ai servizi di quartiere, comprese quelle destinate all’istruzione, indicate con la sigla “Spu” in cui gli interventi edilizi sono realizzati dal Comune o dai soggetti istituzionalmente competenti ovvero dai soggetti proprietari delle stesse. Fra le destinazioni ammesse nelle aree “Spu” non è attualmente prevista la possibilità di realizzare esercizi di ristorazione (bar, piccoli ristoranti); quest’ultima è invece prevista per le aree per spazi pubblici attrezzati a parco, per il gioco e lo sport, classificate “Ppu”, di cui all’art.172 del TUNA. Nella gestione delle suddette aree e immobili “Spu” è emersa tuttavia la necessità -in particolare, nell’ambito del progetto Futuro nel Verde e per la gestione dei CVA- di consentire la realizzazione di esercizi di ristorazione (bar, piccoli ristoranti) a supporto e complemento delle attività pubbliche o di interesse pubblico previste (centri socio culturali, teatri, biblioteche ed altro) o delle aree verdi; attività necessarie a supportare la gestione di spazi o immobili pubblici che altrimenti avrebbero bisogno di stanziamenti di tipo pubblico.
“È opportuno -ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia- procedere all’approvazione di una variante al PRG, Parte Operativa, contenente l’integrazione del richiamato articolo 171 del TUNA nel senso di ammettere espressamente l’ulteriore destinazione d’uso volta a consentire la realizzazione di esercizi di ristorazione (bar, piccoli ristoranti) purché siano attività complementari e di supporto alla gestione delle attività pubbliche o di interesse pubblico previste per le zone Spu (con esclusione delle farmacie e degli edifici per il culto) o delle aree verdi. Detta integrazione è finalizzata a supportare la gestione delle aree verdi che, come noto, soffrono di una grave carenza di manutenzione, nonché a consentire la gestione delle aree verdi anche da parte delle associazioni del territorio, con un evidente beneficio per la qualità urbana e degli spazi di relazione e, infine, a rendere possibile l’attuazione dei progetti di Futuro nel Verde, anche nelle aree classificate Spu dal PRG, per valorizzare ulteriori aree verdi e migliorare la loro vivibilità e fruibilità con conseguente potenziamento del progetto stesso. L’integrazione -ha concluso Scoccia- va dunque a colmare una lacuna del nostro PRG, favorendo la realizzazione del progetto Futuro nel verde, progetto di grande interesse pubblico.”
“Quello che è consentito nelle aree classificate Ppu -ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Otello Numerini- non lo è nella aree classificate Spu, con conseguente disparità di trattamento non solo tra le stesse aree verdi, ma soprattutto tra le associazioni che le gestiscono. Oltretutto, vi sono delle aree verdi che sono a cavallo tra le due classificazioni, con evidenti difficoltà gestionali, permanendo la suddetta differenza di trattamento. Concretamente, -ha chiarito ulteriormente Numerini- le associazioni possono creare e gestire un chiosco, vendere ai soci prodotti confezionati o bibite, non, invece, alcolici né fare ristorazione con servizio, a meno che non abbiano le necessarie autorizzazioni da parte degli uffici del Commercio, come un qualsiasi altro esercizio pubblico. Si tratta, in conclusione, di una possibilità già prevista dal Tuna, per la quale è però necessario garantire omogeneità.”
L’integrazione oggetto della presente variante -è stato ulteriormente specificato- riguarda la sola parte operativa del PRG, e non comporta alcun incremento volumetrico poiché si tratta soltanto di consentire attività di bar o piccola ristorazione nell’ambito delle volumetrie e delle attività di natura pubblica o di pubblico interesse già ammesse per le zone Spu.
L’atto ha ottenuto, peraltro, i pareri tecnici favorevoli dagli organi competenti.