Il Consiglio comunale nella seduta del 24 gennaio ha approvato con 23 voti a favore e 3 astenuti (Tizi, Morbello e Giubilei) la modifica del punto 66, comma 12 dell’allegato A)” del regolamento edilizio.
La norma – ha spiegato il presidente della commissione affari istituzionali Michele Nannarone – che disciplina il procedimento di formazione degli strumenti urbanistici attuativi di iniziativa privata, attualmente così recita: “la deliberazione consiliare di approvazione del piano attuativo è trasmessa entro 15 giorni dalla sua esecutività alla Regione per la pubblicazione nel BUR. Dalla data di pubblicazione decorre l’efficacia dell’atto ai fini della stipula della convenzione che dovrà intervenire entro tre anni da detta data; l’inutile decorso di tale termine comporta la decadenza del piano”.
Con l’atto si propone di modificare il comma 12 stabilendo in 4 anni (e non più in tre) il termine per la stipula della convenzione dalla pubblicazione nel BUR della delibera di approvazione del piano.
Il provvedimento è stato ritenuto congruo al fine di accogliere le richieste provenienti dalle categorie interessate. Dalle interlocuzioni tra rappresentanti dell’amministrazione e i soggetti attuatori di piani approvati o interessati alla presentazione di nuovi piani, è emerso che il termine di tre anni si rivela limitante per due ordini di ragioni:
-in primo luogo, per il perdurare della crisi economica che scoraggia gli investimenti e i progetti e delle forti difficoltà di accesso al credito che comportano sofferenza nel mercato immobiliare e nel settore edilizio;
-in secondo luogo per le sopraggiunte gravi difficoltà per il settore delle costruzioni, derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 che di fatto hanno comportato un parziale blocco e aperto una fase di forte incertezza andando a condizionare le prospettive future e a determinare un pesante rallentamento sia delle iniziative in corso sia di quelle in programma con pesanti ripercussioni sul piano economico e sociale.
La consigliera di Progetto Perugia Cristiana Casaioli ha riferito che le due commissioni competenti, I e III, hanno ritenuto valide le motivazioni per cui si proponeva un allungamento del termine a 4 anni. La modifica, infatti, rappresenta un gesto utile per dimostrare che l’Amministrazione è sensibile alle dinamiche di sviluppo del territorio che, per l’effetto, vuole favorire. A fronte delle note difficoltà delle imprese, dovute alla crisi economica ed alla pandemia che hanno rallentato l’attuazione dei piani edilizi ed urbanistici, è opportuno andare incontro alle esigenze degli operatori per far sì che si possa sostenere il tessuto economico della città.
Casaioli ha infine auspicato che a breve possa approdare in commissione la revisione del regolamento edilizio (come peraltro preannunciato da assessore e dirigente) con l’obiettivo di snellire il più possibile le procedure in linea con le nuove normative regionali.