Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale l’ordine del giorno presentato dalla capogruppo Pd Sarah Bistocchi per l’adozione delle linee guida CITES per la tutela degli animali, per un circo pulito ed etico, fatto di artisti e non di animali sfruttati e mostrati al pubblico ludibrio.
Nell’atto, la capogruppo PD Bistocchi propone, in particolare, di impegnare l’amministrazione a sostenere l’attività circense e di spettacolo e intrattenimento in genere, purché non vengano impiegati animali, di nessuna specie; a inserire, all’interno del Regolamento dello spettacolo viaggiante della Città di Perugia, specifici rimandi, vincolanti, alle linee guida CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, firmata a Washington nel 1973) e, infine, a dare mandato alla Polizia locale e alla Polizia veterinaria affinché vigilino sul rispetto delle suddette linee guida.
“Il circo con animali non è uno spettacolo educativo, -ha sottolineato Bistocchi- poiché trasmette al pubblico un messaggio di sfruttamento di un essere vivente su di un altro essere vivente. Non a caso la Federazione dei Veterinari Europei (FVE) si è espressa contro l’utilizzo e lo sfruttamento degli animali nei circhi e lo stesso sostengono tutte le associazioni per la tutela degli animali. Da ultimo, anche la psicopedagogia infantile si è espressa in termini negativi verso tali spettacoli, perché diseducativi.”
La Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, o CITES, è una convenzione internazionale firmata a Washington nel 1973, con lo scopo di regolamentare il commercio internazionale di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione. In Italia la Commissione Scientifica CITES per l’attuazione della convezione citata e dei Regolamenti Comunitari svolge le funzioni di Autorità Scientifica nazionale.
La consigliera Tizi è intervenuta nel dibattito a evidenziare che il settore sta attraversando una profonda crisi dovuta al calo degli spettatori, proprio in conseguenza della sensibilità crescente del pubblico rispetto alla presenza e allo sfruttamento degli animali. Per questo, come ha ribadito anche la collega Morbello, oggi il circo non solo non ha bisogno di animali, contaminato com’è dal teatro, dalla danza e dalla musica, ma potrebbe ritrovare nella sua rinnovata eticità anche la chiave per la ripresa del settore circense.